Sanremo 1965, canzoni e classifica della 15esima edizione
Sanremo 1965

Tutto ma proprio tutto quello che c’è da sapere su Sanremo 1965, dalle canzoni alla classifica della 15esima edizione della storica kermesse canora, vinta da Bobby Solo e The New Christy Minstrels con “Se piangi se ridi”.

Quindicesimo anno di vita per la manifestazione condotta per la terza volta di seguito da Mike Bongiorno, affiancato per l’occasione dall’attrice Grazia Maria Spina. Ben quarantatré gli artisti impegnati a interpretare le ventiquattro canzoni in gara. Pochi i veterani, tra cui si annoverano i ritorni di Betty Curtis, Pino Donaggio, Milva, Bruno Filippini, Fabrizio Ferretti, Robertino e della giovanissima vincitrice dell’Eurofestival Gigliola Cinquetti.

Tra i debuttanti, invece, si imposero alcuni grandi nomi del nostro panorama discografico nazionale: da Ornella Vanoni a Iva Zanicchi, passando per Nicola Di Bari, Bruno Lauzi, Fred Bongusto, Peppino Gagliardi, Franco Tozzi, Beppe Cardile, Gianni Mascolo, Don Miko, Giordano Colombo, John Foster, Remo Germani, Le Amiche, Vittorio Inzaina, Ricky Gianco e Wilma Goich.

A trionfare fu Bobby Solo che si riprese con gli interessi dall’esclusione dell’anno precedente quando, a causa di una raucedine, si era esibito in playback con la sua “Una lacrima sul viso”. Anche in questa edizione, il regolamento prevedeva l’abbinamento delle ugole nostrane a grandi nomi di caratura internazionale, tra cui: il francese Danyel Gérard, i britannici Anita Harris, Dusty Springfield, Kiki Dee e Petula Clark, i tedeschi Audrey e Bernd Spier, l’austriaco Udo Jürgens, il gruppo malgascio dei Les Surfs, la giapponese Yukari Ito e gli statunitensi Connie Francis, Joe Damiano, Jody Miller, Kenny Rankin, i The New Christy, Johnny Tillotson, Timi Yuro e Gene Pitney.

Nulla togliere alla vittoriosa “Se piangi, se ridi”, ma la canzone che si aggiudicò moralmente gli onori del tempo fu senza ombra di dubbio “Io che non vivo (senza te)”, composta da Pino Donaggio e dal maestro Vito Pallavicini, proposta che verrà di lì a poco riadattata in inglese in “You don’t have to say you love me”, incisa da artisti del calibro di Elvis Presley, Dusty Springfield e, in tempi più recenti, anche da Il Volo, Morgan, Francesco Renga, Gianna Nannini e molti altri ancora.

Altro brano che riscosse particolare successo, sia in Italia che all’estero (tra cui in Giappone grazie ad una successiva versione di Gigliola Cinquetti) fu “Le colline sono in fiore”, composto da Mogol per la debuttante Wilma Goich. Nessuna delle altre ventuno canzoni passò tuttavia alla storia, sinonimo del fatto che non si trattò di una delle migliori edizioni del Festival. Tra le varie cause, incise sicuramente il forfait della RCA, uno dei più grandi colossi discografici dell’epoca, che ritirò all’ultimo minuto le candidature di Paul Anka, Dalida, Claudio Villa, Domenico Modugno e Gino Paoli.

Sanremo 1965 | Info e regolamento

XV Festival della canzone italiana
in scena dal 28 al 30 gennaio al Salone delle feste del Casinò municipale di Sanremo
presenta: Mike Bongiorno con Grazia Maria Spina
direzione artistica: Gianni Ravera

24 canzoni in gara eseguite da 43 interpreti (Gigliola Cinquetti, Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Betty Curtis, Pino Donaggio, Milva, Nicola Di Bari, Bruno Lauzi, Fred Bongusto, Peppino Gagliardi, Franco Tozzi, Beppe Cardile, Gianni Mascolo, Don Miko, Giordano Colombo, John Foster, Remo Germani, Le Amiche, Vittorio Inzaina, Ricky Gianco, Bruno Filippini, Fabrizio Ferretti, Robertino, Wilma Goich, Danyel Gérard, Anita Harris, Dusty Springfield, Kiki Dee, Petula Clark, Audreye Bernd Spier, Udo Jürgens, i Les Surfs, Yukari Ito, Connie Francis, Joe Damiano, Jody Miller, Kenny Rankin, Johnny Tillotson, Timi Yuro, Gene Pitney, i The New Christy Minstrels e Bobby Solo). Vengono presentate 12 canzoni per sera, per i primi due giorni. Al termine di ogni serata la giuria (composta da 400 membri) vota e decide quali sono le canzoni che hanno accesso alla finale, durante la quale i cantanti sono tutti classificati al secondo posto a pari merito.

Sanremo 1965 | Canzoni e classifica

 Bobby Solo – The New Christy Minstrels – Se piangi, se ridi
(Mogol, Roberto Satti, Gianni Marchetti)

Finalisti
Ornella Vanoni – Udo Jürgens – Abbracciami forte
(Mogol, Carlo Donida)
Nicola Di Bari – Gene Pitney – Amici miei
(Vito Pallavicini, Giancarlo Colonnello)
Fred Bongusto – Kiki Dee – Aspetta domani
(Vito Pallavicini, Fred Bongusto)
Gigliola Cinquetti – Connie Francis – Ho bisogno di vederti
(Piero Ciampi, Roberto Ciampi)
Betty Curtis – Petula Clark – Invece no
(Vito Pallavicini, Ezio Leoni)
Pino Donaggio – Jody Miller – Io che non vivo (senza te)
(Vito Pallavicini, Pino Donaggio)
Bruno Filippini – Yukari Ito – L’amore ha i tuoi occhi
(Vito Pallavicini, Giorni Kramer)
Wilma Goich – The New Christy Minstrels – Le colline sono in fiore
(Mogol, Calibi, Renato Angioli, Carlo Donida)
Remo Germani e Le Amiche – Audrey – Prima o poi
(Vito Pallavicini, Antonio Amurri, Giorgio Ferrari)
Vittorio Inzaina – Les Surfs – Si vedrà
(Alberico Gentile, Calogero Lentini)
Milva – Bernd Spier – Vieni con noi
(Franco Maresca, Mario Pagano)

Non finalisti
John Foster – Joe Damiano – Cominciamo ad amarci
(Vito Pallavicini, Gino Mescoli)
Ricky Gianco – Jody Miller – Devi essere tu
(Vincenzo D’Acquisto, Ricky Gianco)
Gianni Mascolo – Dusty Springfield – Di fronte all’amore
(Silvana Simoni, Umberto Bindi)
Don Miko – Timi Yuro – E poi verrà l’autunno
(Antonio Amurri, Caio Bascherano)
Iva Zanicchi – Gene Pitney – I tuoi anni più belli
(Mogol, Mimma Gaspari, Enrico Polito)
Bruno Lauzi – Kenny Rankin – Il tuo amore
(Bruno Lauzi)
Giordano Colombo – Hoagy Lands – Io non volevo
(Saro Leva, Gianfranco Reverberi)
Beppe Cardile – Anita Harris – L’amore è partito
(Beppe Cardile)
Robertino – Danyel Gérard – Mia cara
(Mogol, Pino Massara)
Franco Tozzi – Johnny Tillotson – Non a caso il destino (ci ha fatto incontrare)
(Antartide, Carlo Alberto Rossi)
Peppino Gagliardi – Timi Yuro – Ti credo
(Gaetano Amendola, Peppino Gagliardi)
Fabrizio Ferretti – Dusty Springfield – Tu che ne sai?
(Antonio Amurri, Franco Pisano)