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Ucraina, la diretta. Blinken all'Onu: "Mosca sfida l'ordine internazionale". La Nato: "Cercano un pretesto per attaccare"

Washington smentisce le notizie sul ritiro di truppe russe: "Sono aumentate". Oggi a Bruxelles vertice straordinario dei capi di governo. Di Maio incontra Lavrov: "Lavoriamo per la diplomazia, no alle sanzioni, presto incontro Draghi-Putin". Il ministro degli Esteri russo: "Oggi risposte scritte agli Usa". Zelensky: " Per l'Ucraina non c'è altra strada che la Nato"
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Nonostante la maratona diplomatica delle ultime due settimane, la tensione continua a salire sulla linea di contatto nel Donbass tra russi e ucraini, e le chance di una soluzione pacifica della crisi sembrano affievolirsi. Gli annunci di ritiro parziale della Russia sono stati smentiti dagli Stati Uniti e dalla Nato, che anzi insieme ai britannici accusano Mosca di star inviando persino nuove truppe al confine, circa 7mila, dopo aver ammassato più di 100mila soldati e aver avviato esercitazioni militari in Crimea e Bielorussia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che pure sta tenendo un profilo dialogante negli ultimi giorni, insiste sulla necessità per l'Ucraina di entrare sotto il cappello protettivo della Nato.

Mosca: non siamo soddisfatti ma pronti a dialogo serio

Le risposte degli Stati Uniti e della Nato alle proposte di garanzie di sicurezza della Russia nell'Europa orientale non sono state soddisfacenti, ma Mosca è pronta a impegnarsi in un dialogo serio. Lo dice il viceministro degli Esteri russo, Sergej Vershinin, all'agenzia di stampa Ria Novosti. "Nelle nostre proposte siamo stati molto concreti ma dalla Nato e dagli Stati Uniti abbiamo ricevuto risposte che non soddisfano le nostre preoccupazioni. Allo stesso tempo siamo pronti a un dialogo serio".

Espulso il viceambasciatore americano a Mosca

La Russia ha ordinato l'espulsione  del vice ambasciatore americano a Mosca in risposta ad un  provvedimento analogo degli Stati Uniti. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri in una nota, precisando che al numero due americano, Bart Gorman, "è stato ordinato di lasciare la Russia solo in risposta  all'irragionevole espulsione del ministro consigliere della nostra  ambasciata a Washington".

Alle Nazioni Unite la Cina critica Nato e Stati Uniti

Senza nominarli, la Cina accusa gli americani di aver alimentato la tensione in Ucraina con l'allargamento della Nato "che va contro i nostri tempi". Lo ha detto l'ambasciatore di Pechino Zhang Jun, sottolineando: "La Cina ritiene che tutte le parti interessate dovrebbero consentire alla ragione di prevalere e lottare per una soluzione politica astenendosi da qualsiasi azione che possa aggravare le tensioni o alimentare la crisi". Notando, però, che "Niente accade senza una ragione. L'allargamento della Nato è una questione che non può essere ignorata di fronte alle tensioni in Ucraina. La sicurezza regionale non può essere garantita attraverso l'espansione di un blocco militare. Questo vale per l'Europa come per altre regioni del mondo".

I russi alle Nazioni Unite: "Contro di noi accuse infondate"

Il vice ministro degli Esteri russo Sergey Vershinin ha respinto come "infondate" le affermazioni degli Stati Uniti e degli alleati europei secondo cui Mosca sta cercando un pretesto per invadere l'Ucraina."Penso che abbiamo avuto abbastanza speculazioni su questo", ha detto nel corso della riunione del Consiglio di Sicurezza Onu, di cui la Russia è presidente di turno. Ancora, ha detto, "gli scenari militari" evocati dal segretario di Stato Blinken poco prima sono "pericolosi e deplorevoli".

Blinken al Consiglio di Sicurezza Onu: "Mosca sfida l'ordine internazionale"

Intervenendo alle Nazioni Unite il segratrio di Stato americano lo ha detto chiaro: "Kiev è tra gli obiettivi di un'invasione russa". Una guerra che però gli americani ribadiscono di non volere: "Sono qui per impedirla, non iniziarla". Per questo, dice "ho proposto a Lavrov un incontro in Europa la settimana prossima". Ribadendo: "Il rispetto degli accordi di Minsk sono la base per la soluzione. E la diplomazia l'unica via responsabile per risolvere la crisi". L'appello è a Mosca: "Dica al mondo in modo chiaro che non vuole l'invasione e lo dimostri mandando a casa le truppe e sedendosi al tavolo negoziale. Abbandoni la strada che porta alla guerra e che sfida l'ordine internazionale". Ma fa anche accuse molto pesanti: "Gli obiettivi sono gia' stati identificati e mappati. I tank avanzeranno verso target precisi e la capitale è fra questi. Temiamo l'uso di armi chimiche, non convenzionali. Col falso pretesto di genocidio nel Donbass".

Ucraina, quattro feriti nel Donbass

Sale a quattro il numero dei feriti nei bombardamenti di stamani da parte dei separatisti filorussi del Donbass, dopo che un militare è rimasto ferito. Lo riferiscono i media ucraini, citando il quartier generale delle operazioni congiunte secondo cui fino alle 14 ci sono stati già 34 bombardamenti. I feriti sarebbero finora quattro, due civili e due militari. Secondo le stesse fonti, 28 di quegli attacchi stati effettuati con armi vietate dagli accordi di Minsk e hanno colpito 26 differenti siti.

L'allarme Usa: Mosca vuol portare all'Onu false accuse per giustificare l'invasione

Fonti americane dicono a Cnn che i russi potrebbero usare la riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu di oggi "come tentativo di creare un pretesto  per un'invasione dell'Ucraina". La notte scorsa i diplomatici russi dalla avrebbero fatto circolare un documento con "false accuse" riguardo "presunti  crimini di guerra commessi dagli ucraini in Donbass. Si parla addirittura di genocidio delle popolazioni russofone".  Potrebbero dunque usarlo nelle prossime ore per giustificare l'invasione

In caso di attacco la metro di Kiev funzionerà come rifugio

"Oggi i trasporti pubblici di Kiev funzionano regolarmente, ma in caso di emergenza funzioneranno secondo il piano di mobilitazione". Lo dice il capo del Dipartimento dei trasporti del Comune di Kiev, Ruslan Kandybor, illustrando le misure adottate dalle autorità nel caso di aggressione. "La metro dispone di strutture a duplice uso: per il trasporto di passeggeri e per proteggere la popolazione, come rifugio.

Zelensky: "Non vogliamo truppe straniere in Ucraina"

Le indiscrezioni dei media e dei governi occidentali circa specifiche date dell'invasione russa in Ucraina "vanno contro gli interessi" di Kiev. Lo ha affermato il presidente ucraino durante un' intervista rilasciata alla locale Rbc, rilevando che tale dinamica crea incertezza e panico, con ricadute economiche negative."Per noi, crea solo perdite, su tutti i fronti". Per poi ribadire, "Noi dichiariamo subito che non ci servono militari con bandiere straniere sul nostro territorio. Non lo chiediamo, perché altrimenti tutto il mondo  sarà destabilizzato. Non vorremmo creare un altro motivo per la Russia di dire che noi qui abbiamo basi straniere e loro hanno bisogno di difendersi".

Biden: rischio invasione molto alto

Il rischio di un'invasione dell'Ucraina da parte della Russia è "molto alto", ha detto giovedì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden prima di lasciare la Casa Bianca per un viaggio di poche ore in Ohio (nord). "La mia idea è che accadrà nei prossimi pochi giorni", ha aggiunto Biden. "Abbiamo ragione di credere" che la Russia stia preparando un'operazione sotto "falsa bandiera" in Ucraina, ha aggiunto il presidente.

Mosca espelle il vice-ambasciatore americano

Il vice ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca Bart Gorman è stato espulso dalla Russia. Lo rende noto la Tass.

Stoltenberg: "Preoccupati che Mosca cerchi un pretesto per attaccare"

 "Siamo preoccupati che la Russia crei un pretesto per attaccare l'Ucraina", ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. La Nato "al momento non ha osservato un ritiro reale" delle forze russe dispiegate sin dalla scorsa primavera alla frontiera con l'Ucraina, "abbiamo osservato forze entrare e altre uscire, forze che si spostavano, ma l'andamento e l'effetto netto di questi movimenti è una capacità aumentata", ha precisato. La Nato chiede quindi "un ritiro e una de escalation significativa, reale, che fino a ora non abbiamo visto, ma le cose possono cambiare ed è quello che speriamo". "La Russia ha soldati e capacità sufficienti per lanciare una vera e propria invasione dell'Ucraina con tempi di preavviso molto brevi o senza preavviso". ha chiarito Stoltenberg.

L'ambasciatrice Usa all'Onu: "La Russia va verso l'attacco"

L'ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield ha dichiarato giovedì che "la Russia si sta dirigendo verso un' "invasione imminente" dell'Ucraina nonostante i suoi annunci di ritiro militare. La diplomatica ha affermato di aver chiesto al Segretario di Stato Antony Blinken di partecipare a un incontro programmato da tempo sull'Ucraina del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite giovedì mattina a New York, presieduto dal viceministro russo degli Affari esteri, Sergei Verchinin, e che lo farà anche alla presenza di un viceministro britannico responsabile per l'Europa, James Cleverly. I

A Mosca intanto è arrivato il ministro degli Esteri Luigi di Maio per incontrare il suo omologo russo, Serghei Lavrov.

Di Maio da Lavrov: "L'Italia per una soluzione diplomatica. No alle sanzioni. Presto incontro Draghi-Putin"

"Ciò che voglio dirti anche rispetto alle tensioni al confine orientale dell'Ucraina, tra Ucraina e Russia è che l'Italia è sempre stata impegnata in prima fila per una soluzione diplomatica e si può contare sull'Italia per raggiungere una soluzione diplomatica", ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al suo omologo russo Serghei Lavrov prima di iniziare il bilaterale a Mosca. "Siamo tutti impegnati per una soluzione diplomatica e ciò significa escludere qualsiasi tipo di sanzioni" a Mosca, ha aggiunto Di Maio. "Siamo pronti a partecipare a meccanismi di deterrenza, ma speriamo non sia necessario". Il ministro ha annunciato anche che presto il presidente del consiglio Mario Draghi vedrà il leader russo Putin.

Lavrov: "Nessun accordo senza esclusione allargamento Nato. Oggi risposte agli Usa"

"Non risolveremo tutti i problemi finché non ci metteremo d'accordo su alcuni punti, è importante non togliere dal pacchetto alcune cose, tra cui il non allargamento a est della Nato e il non dispiegamento a est", ha detto il ministro degli Esteri russo Lavrov nella conferenza con di Maio.

La Russia invierà oggi agli Stati Uniti la lettera di risposta alle proposte americane sulle richiesta di Mosca sulla sicurezza. "Sarà una lettera pubblica, aperta all'opinione pubblica", ha specificato il ministro degli Esteri russo, "è importante che la gente abbia accesso se teniamo segreti questi documenti l'opinione pubblica dovranno piegarsi alle menzogne che ci sono nello spazio mediatico". Lavrov ha poi specificato che la lettera verrà inviata "nelle prossime ore" sia in forma cartacea che elettronica.

Zelensky: Nessun'altra strada per l'Ucraina fuori dalla Nato

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito in una intervista con Bbc la sua determinazione affinché il suo Paese si unisca alla Nato, dicendo che "non c'è altra strada" per l'Ucraina.

I separatisti russi: "Kiev ci sta attaccando"

Yan Leshchenko, capo del dipartimento della milizia popolare dell'autoproclamata repubblica popolare di Luhansk, denuncia che dall'alba di giovedì sarebbero in corso dei bombardamenti con colpi di mortaio messi in atto dalle Forze armate ucraine. Le forze di Kiev avrebbero aperto il fuoco utilizzando dei mortai del calibro di 120 millimetri contro cinque insediamenti situati nel territorio controllato dai separatisti. "Le forze armate ucraine hanno brutalmente violato il regime di cessate il fuoco, utilizzando armi pesanti, che, secondo gli accordi di Minsk dovrebbero essere ritirate", si legge nella nota diffusa dal Centro.

Mosca: via i blindati dopo le esercitazioni

Dieci convogli militari stanno lasciando la Crimea, al termine delle esercitazioni militari, per tornare alle loro basi permanenti.
Lo ha reso noto il servizio stampa del distretto militare meridionale russo. "La polizia stradale sta scortando convogli di equipaggiamenti militari che stanno tornando alle basi di partenza al termine di un'esercitazione militare in Crimea". "La polizia stradale ha già scortato circa 10 convogli con carichi di grandi dimensioni, pesanti e pericolosi". Il comunicato fa notare che, una volta raggiunte le basi permanenti e sottoposto a manutenzione, il materiale "sarà pronto" per le prossime esercitazioni di routine.

La guardia nazionale ucraina ai cittadini: "mantenete la calma"

La Guardia Nazionale ucraina esorta i concittadini alla calma. "Mantenete la calma e abbiate fiducia nella Guardia Nazionale", si legge in un messaggio postato dall'agenzia di sicurezza su Twitter mentre cresce la tensione per la mancata de-escalation russa lungo i confini del Paese.

Mosca pubblica video con i carri armati che tornano alla base

Il ministero della Difesa russo ha pubblica un video in cui si vedono i carri armati delle unità occidentali che tornano alla base

Cnn, in Bielorussia ponte in costruzione a confine con Ucraina

Immagini satellitari degliultimi due giorni mostrano nuove strade e un ponte tattico in costruzione lungo il Pripyat River, un fiume chiave in Bielorussia a meno di 6-7 km dalla frontiera ucraina, in quello che alcune fonti della Cnn definiscono un potenziamento delle forze russe e un supporto per un'eventuale invasione puntando verso Kiev. Le attività di costruzione sono monitorate attentamente dall'intelligence e dai dirigenti militari occidentali. Non è chiaro se a operare siano i russi o i loro alleati bielorussi, con cui stanno facendo esercitazioni comuni.

Yellen, sanzioni a Russia avrebbero ripercussioni mondiali

La segretaria al Tesoro americano Janet Yellen ha ammesso che le sanzioni contro la Russia in caso di invasione dell'Ucraina avrebbero delle "ripercussioni mondiali". "Evidentemente noi vogliamo che questo pesi soprattutto sulla Russia, ma riconosciamo che queste sanzioni avrebbero anche delle ripercussioni mondiali", ha detto in un colloquio con la Afp, evocando un "pacchetto di sanzioni" contro persone e imprese del settore finanziario e preparato in concerto con gli europei.

Gli Usa: "La Russia può lanciare operazione che funga da falso pretesto"

La Russia potrebbe lanciare "in qualsiasi momento" una operazione che funga da falso pretesto per invadere l'Ucraina: lo ha riferito una fonte della Casa Bianca. Secondo Washington la Russia non solo non ha ritirato truppe ma ha aggiunto almeno altri "7000 militari" ai confini con l'Ucraina.