Tra i Santi più conosciuti ed apprezzati della religiosità cristiana c'è San Paolo, non solo per le scritture di grande profondità che sono giunte a noi tramite la sua penna, ma anche per la particolare storia che lo ha portato alla conversione. Ma chi è San Paolo e come è divenuto San Paolo Apostolo?

Chi è San Paolo: la storia e la conversione al Cristianesimo

Paolo nasce a Tarso intorno al 5-10 d.C e può essere, a buon ragione, considerato il primo missionario della storia della chiesa cristiana. Diffonde e fa conoscere, infatti, la parola di Dio tra i pagani Greci e Romani. La sua storia ci racconta che Paolo, ebreo per nascita, crebbe con solidi valori ebraici e si abituò a pensare che i cristiani non fossero altro che una setta di persone pericolose che andavano contro l'unica, secondo lui giusta, religione. Fu proprio per seguire i dettami della sua religione che colui che poi diventò San Paolo Apostolo, ricoprì posti di rilievo e di comando che lo portarono a essere il più grande e feroce persecutore della storia della chiesa cristiana. Suo è, infatti, l'ordine, da quello che ci raccontano le Sacre Scritture, di uccidere Stefano, il primo martire della storia della Chiesa.

La prima parte della vita di Paolo è stata, dunque, centrata sulla persecuzione dei Cristiani. La sua ferocia e la sua determinazione nel cercare ed uccidere quei traditori lo portò a viaggiare moltissimo. Fu proprio, raccontano le Sacre Scritture, mentre inseguiva dei cristiani a Damasco che ebbe letteralmente la sua illuminazione. É molto nota l'espressione "folgorato sulla via di Damasco" per ricordare l'esperienza di San Paolo Apostolo che fu investito da una luce così forte da diventare cieco. Fu proprio questa cecità a dargli la possibilità di vedere quanto fino a quel momento aveva sbagliato perseguitando i cristiani. In quel momento San Paolo udì la voce di Gesù che gli chiedeva perché si accanisse così tanto verso di lui e che gli diceva di seguire le indicazioni che Egli stesso gli avrebbe dato da quel momento in poi.

La sua vita dopo la conversione

Una volta convertito al Cristianesimo, San Paolo dovette confrontarsi con diversi suoi personali stati d'animo. Non fu una cosa facile perché se da un lato si trovò contro tutta la sua comunità che lo vedeva come un traditore, dall'altro dovette scontrarsi con le rigidità dei cristiani che voleva aiutare, ma che lo vedevano ancora come uno di cui non potersi fidare. Cominciò a frequentare altri apostoli ed in particolar modo fu proprio San Pietro a renderlo edotto sul Vangelo e su Cristo. Le sue nuove ed acquisite conoscenze lo portarono a viaggiare moltissimo per diffondere la Buona Novella, la sua fedeltà a Dio e l’instancabile attività per diffondere la Verità lo resero martire. Dopo la sua esecuzione fu avviata la costruzione della "Basilica di San Paolo fuori le mura" dove è possibile trovare le spoglie mortali del Santo e, nel cortile esterno, ammirare la colossale statua di San Paolo.

Roma lo ricorda il 29 giugno, giorno in cui ricorre la festa di San Paolo e San Pietro Apostoli. Online è possibile trovare diverse tipologie di statue di San Paolo in resina e vetroresina.