19
aprile

Porta a Porta, polemiche per la puntata sull’aborto con ospiti solo uomini. La Presidente Rai richiama Vespa, la replica del conduttore

Porta a Porta

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La Presidente Rai Marinella Soldi richiama Bruno Vespa dopo la puntata di ieri sera di Porta a Porta, in cui si è parlato di aborto con ospiti in studio soltanto uomini. La Presidente ha ricordato al conduttore e giornalista di Rai 1 il ruolo fondamentale del servizio pubblico, soprattutto su un tema così sensibile che chiama in causa il corpo delle donne.

La puntata ha scatenato un dibattito anche politico, dove le accuse nei confronti di Vespa sono arrivate da diversi partiti, a cominciare dal PD:

“Cinque uomini in studio a discutere di aborto: la Rai ai tempi di Giorgia Meloni lascia che sia un parterre tutto maschile a discutere dei diritti delle donne. Quanto avvenuto nella trasmissioni di ieri sera di Porta a Porta è gravissimo. Porteremo in Commissione di Vigilanza questa vicenda, bisogna fermare questo declino e contrastare la palese violazione dei principi della parità di genere. Sono venuti meno tutti i principi di parità di genere contenuti nel Contratto di Servizio Rai. Un fatto che mina alle basi la credibilità dell’azienda pubblica radiotelevisiva italiana. Meno di un anno fa la Presidente Rai Soldi si era impegnata con il progetto della Commissione europea ‘No women no panel’ a garantire una rappresentazione paritaria nei talk e nei dibattiti pubblici. In meno di un anno dobbiamo registrare che alle promesse non sono seguiti i fatti, con l’aggravante che l’argomento in discussione riguardava un diritto femminile, quello all’aborto”.

Dura – come riporta Ansa – è stata anche la reazione di Alleanza Verdi e Sinistra con Peppe De Cristofaro:

“Una vera e propria forzatura contro una legge che già oggi rende alle donne difficilissimo ricorrere a questo diritto negli ospedali pubblici. E per discutere di tutto questo per Vespa non servivano le donne, bastano i maschi. L’unica concessione, nel grande schermo alle spalle degli ospiti, una dottoressa ripresa mentre fa una ecografia. Ma l’immagine serviva a porre l’attenzione del telespettatore non sulla donna, ma sull’ecografia. Un’immagine plastica di una società maschilista e patriarcale. Il diritto delle donne non si tocca ed è mortificante che la Rai, la più grande azienda culturale del Paese, venga usata senza ritegno per una crociata identitaria sul corpo delle donne. Una cosa gravissima, una violazione del codice etico dell’azienda, su cui presenteremo un’interrogazione in Commissione di Vigilanza Rai e sulla quale chiederò alla Presidente Floridia di convocare l’amministratore delegato Sergio e il direttore generale Rossi. TeleMeloni, una volta servizio pubblico, è sempre più piegata agli interessi di una maggioranza reazionaria che vorrebbe farci tornare indietro anche sulle conquiste acquisite. Una destra che esalta le ecografie, i feti, loda i non nati e fa la guerra a quelli nati in Italia, ma da genitori non italiani, è una destra da mandare a casa il prima possibile”.

La replica di Porta a Porta e Bruno Vespa

In seguito alle polemiche e, soprattutto, al richiamo della Presidente Rai, non si è fatta attendere la spiegazione della redazione di Porta a Porta, che in una nota giustifica così la presenza unicamente al maschile in studio per parlare di aborto (e non solo):

“Gli inviti per la trasmissione politica di giovedì 18 aprile sono stati fatti nei giorni precedenti al manifestarsi della polemica. Essendo prevista la presenza del Partito Democratico, avevamo invitato tre donne parlamentari del PD (sostituite alla fine dall’onorevole Zan per la loro indisponibilità) e una direttrice di giornale, anch’essa indisponibile. In ogni caso l’aborto è stato solo uno degli otto temi trattati nella trasmissione di ieri. Gli altri sette erano la guerra, Meloni a Bruxelles, il ricorso al governo contro l’Emilia-Romagna sul fine vita, la discussione sulla foto di Berlinguer nella tessera del PD, il 5 in condotta e i sondaggi preelettorali. Come sa la stessa interessata, fin dalle 9:47 (prima che uscissero le agenzie con le reazioni polemiche) avevamo valutato la presenza dell’onorevole Sportiello (Movimento 5 stelle) per i Cinque Minuti di oggi, ma la tensione internazionale successiva all’attacco israeliano all’Iran ci costringe ad occuparci di questo. Sarà nostra cura, naturalmente, tornare sul tema alla prima occasione utile.

Evidentemente risentito, Bruno Vespa respinge ogni accusa di insensibilità nei confronti del delicato tema dell’aborto, quindi delle donne:

Non può essere insensibile alle presenze femminili chi da direttore del Tg1 affidò a tre donne la conduzione delle 13.30. Al di là della circostanza specifica che credo di aver ampiamente chiarito, ho ricordato che la reputazione di Porta a Porta nasce dall’ospitare politici molto rappresentativi. Ebbene ci sono soltanto 5 donne (PD e M5S) su 18 presidenti, vicepresidenti e presidenti dei gruppi parlamentari dei primi 5 partiti. In ogni caso faremo il possibile per garantire alle donne il ruolo che meritano”.

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2 Commenti dei lettori »

1. Cettina ha scritto:

20 aprile 2024 alle 07:46

Bellissima la risposta di Vespa!!!da vero politico.Non ho mai guardato il suo programma, anzi mi rifiuto di guardare la sua faccia! In ogni caso per mancanza di presenze femminili, considerato l’argomento la sua redazione poteva pensare un parterre di donne e non dovevano per forza essere del mondo politico!



2. Francesco ha scritto:

20 aprile 2024 alle 17:49

Evviva la vita!



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