Scene da un matrimonio felice, sale in cattedra l'imperatrice dello stile Penélope Cruz in abito bianco Chanel al MET Gala 2023. Che alla trama centrale, potente, dell'omaggio a Karl Lagerfeld secondo copione intreccia un ordito di autocitazioni sottili, creando un tweed personalissimo che sembra riassumere la sua vita. La Spagna da cui è nato e partito il mito di Penélope Cruz nel velo che rievoca una mantilla dei costumi tradizionali, il non-colore amatissimo da Kaiser Karl nella sua infinita ricerca dell'equilibrio perfetto, i dettagli sparkling spumeggianti sull'abito che racconta l'etereo di una sposa onirica fattasi reale. Non senza una traccia lieve di dolce amarezza, Penélope Cruz sceglie di ricordare l'uomo che per primo la volle come volto di Chanel, poco tempo prima di lasciare la vita terrena, dedicandogli parole affettuose. "Mio adorato Karl, spero tu senta tutto l'amore, so che lo farai", il messaggio di Penélope Cruz su Instagram poco prima di conquistare il white carpet di New York, in un carousel di foto b/n.

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Kevin Mazur/MG23//Getty Images

Una scelta pienamente consapevole, intelligente, calibrata quella di Penélope Cruz al MET Gala in vintage Chanel dalla collezione primavera-estate del 1988, cinque anni dopo l'avvento di Karl Lagerfeld a Rue Cambon. Il sentimento candido e profondo dell'attrice spagnola pluripremiata, volto insindacabile della maison, riesce nell'opera monumentale di uno dei più bei ripescaggi dagli archivi preziosi di Lagerfeld, celebrandone la vitalità e la purezza senza nascondersi in strati nero liquirizia che pure Kaiser Karl amava follemente. La scelta del bianco per schiarire gli orizzonti, liberare le ispirazioni e assecondare il genio creativo, lo stile di Penélope Cruz oggi ridisegna il perimetro infinito di azione e eredità di Karl Lagerfeld, nel modo più dolce possibile.

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