È morto Paul Auster: era malato di cancro ai polmoni
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Venerdì, 10 Maggio 2024
Addio a un gigante / Stati Uniti d'America

È morto Paul Auster

Lo scrittore americano era malato di cancro, come annunciato dalla moglie Siri Hustvedt su Instagram. Aveva 77 anni

Addio a un gigante della letteratura. È morto Paul Auster, il grande scrittore americano che è stato la voce di New York. Aveva 77 anni. A darne notizia è il New York Times, che cita un'amica dello scrittore, Jacki Lyden. Era malato di cancro, come aveva annunciato la moglie Siri Hustvedt (sposata con Auster dal 1982) su Instagram. "Vivere con qualcuno che ha il cancro e viene bombardato con la chemioterapia e l'immunoterapia è un'avventura di vicinanza e separazione", aveva scritto la donna lo scorso anno, in un post struggente. Auster è morto proprio per le complicazioni dovute a un cancro ai polmoni nella sua casa di Brooklyn.

Autore della "Trilogia di New York", romanziere prolifico, autore di memorie e sceneggiatore diventato celebre negli anni Ottanta per aver ridato nuova linfa al romanzo noir, negli anni è diventato uno degli scrittori newyorkesi più caratteristici della sua generazione.

È stato uno dei grandi cantori di New York. La sua trilogia sulla Grande Mela - "Città di vetro" del 1985, "Spettri" del 1986 e "La stanza chiusa" del 1987 - raccontò la metropoli attraverso la parodia di una "detective story" e fu subito acclamata dalla critica. Tradotto in oltre 40 lingue, tra le sue opere più importanti ci sono anche "Moon Palace" del 1989, "La musica del caso" del 1990, "Il libro delle illusioni" del 2002 e "Follie di Brooklyn" del 2005. Ha saputo raccontare solitudini, angosce e nevrosi dell'uomo di oggi, alla ricerca dell'identità e del significato della propria esistenza.

Dopo gli studi alla Columbia University, nel 1970 Auster si recò a Parigi dove lavorò come traduttore, fino al ritorno a New York nel 1974. L'esordio letterario furono le poesie e i racconti pubblicati sulla "New York Review of Books" e sulla "Harper's Saturday Review". Poi arrivarono i romanzi, "Il paese delle ultime cose" (1988), "Il palazzo della luna" (1989), "La musica del caso" (1991, dal quale Philip Haas trasse un film nel 1993), "Leviatano" (1992), "Mr. Vertigo" (1994) e "Timbuctu" (1998). Nel cinema è stato regista e sceneggiatore dei film "Smoke", diretto insieme a Wayne Wang, e di "Blue in the Face". Nel 1998 diresse "Lulu on the Bridge", interpretato da Willem Dafoe e Harvey Keitel. Il suo ultimo romanzo, "Baumgartner", era uscito nel 2023 in coincidenza con l'annuncio della sua malattia. In Italia le sue opere sono state pubblicate da Einaudi.

Per la famiglia dello scrittore 77enne si tratta dell'ennesima tragedia, dopo la morte del figlio Daniel di overdose, subito dopo quella della nipotina Ruby. Il 44enne era stato ritrovato senza vita in una stazione della metropolitana di Brooklyn tre giorni dopo esser stato rilasciato su cauzione dopo l'arresto per la morte della figlia di dieci mesi. Il figlio dello scrittore era accusato di omicidio colposo, perché nel corpo della bambina erano state trovate ingenti quantità di stupefacenti.

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