Oggi, giovedì 25 aprile, pur essendo accadute cose di un certo rilievo sul piano politico e parlamentare, l’attenzione dei giornali principali si concentra su quello che potrà accadere oggi in occasione del 25 aprile. In particolare il Cosera con un un’apertura che sembra anticipare quello che potrebbe accadere oggi in occasione del 25 aprile. E lo fa con un’apertura che sembra quasi anticipare una giornata di tensioni e di scontri con il titolo ‘Allerta e tensioni sul 25 aprile’.

Naturalmente noi non sappiamo cosa accadrà durante le manifestazioni ma è anche plausibile aspettarsi che ci siano dei focolai d’altronde è da anni che attorno a questa scadenza si concentrano delle attenzioni improprie perché dovrebbe essere la festa della liberazione dal fasciamo e dal nazismo invece più tempo passa più si dimenticano le vicende. Sono passati 80anni e sentiamo parlare di queste vicende dai racconti, dai libri di storia, ma nulla che abbia a che fare obiettivamente con la nostra vita quotidiana. Quindi più si allontana la storia vera e più le polemiche crescono. Un po’ perché la memoria crea fantasmi e siamo noi a ricostruirla. E un po’ perché conviene lavorare su questa memoria per attivare delle polemiche sul presente.

Oggi c’è in Italia un governo di destra e quindi è utile mobilitare le piazze e creare associazione tra quei governi di 80 anni fa e l’oggi distorcendo a proprio vantaggio la memoria e creando una sorta di corto circuito. Non è un caso che per diversi gruppi di estremisti al centro delle celebrazioni del 25 aprile c’è l’odiato Israele e ci sono sempre per tutto quello che accade al mondo le responsabilità degli Stati Uniti. Tutto questo si concentra dentro questo appuntamento e lo si fa con maggiore forze perché c’è un governo di destra. Questa è l’occasione annuale ed evidente di strumentalizzazione.

E veniamo al punto di fondo. Ovvero se un Paese guarda solo indietro come in queste circostanze e se non facciamo in via definitiva i conti con il passato, uno sforzo comune per costruire una memoria condivisa a quel punto è molto difficile guardare avanti e costruire il futuro. Un Paese che si divide su fatti accaduti 80 anni fa non riesce a guardare al presente e al futuro. Un cortocircuito che si genera in maniera eccessiva nel quale l’Italia affonda sempre di più nella sfiducia e nel pessimismo. Una data che diventa un appuntamento che ci fa cadere l’autostima sotto i piedi e questo di certo non aiuta.

Autostima che invece dovrebbe crescere. I problemi di cui dovremmo occuparci oggi avrebbero bisogno della concentrazione e di un grande sforzo nazionale. Un solo esempio che ritengo molto serio sul quale ci è tornato ieri il ministro Giorgetti il quale è impegnato su questo tema da diverso tempo ma non ha torto. Il Superbonus che ha aperto una voragine nei conti, questo ‘mostro’ che ha portato il deficit del 2023 al 7.4 e le agenzie di dating anziano ad essere parecchio preoccupate.

Sempre sulla giornata, segnalo le tensioni in Parlamento per una commissione che ha votato sull’autonomia differenziata e le opposizioni hanno gridato allo scandalo perché secondo loro il voto non è stato gestito bene ed è stato ripetuto. Poi come sempre ci sono le vicende radio televisive tipo Rama, premier dell’Albania, che se la prende con Report per un servizio sull’immigrazione. Mentre invece in radio ad una senatrice viene chiesto se è ebrea e questo suscita altre polemiche. Infine in conclusione c’è Fassino che viene accusato di aver rubato una boccetta di profumo in aeroporto.