More uxorio: cosa significa e come si dimostra la convivenza
L'espressione latina more uxorio viene utilizzata per indicare la convivenza tra due persone non sposate che hanno una relazione stabile e vivono sotto lo stesso tetto: ecco cosa significa more uxorio, come si dimostra di essere conviventi e quali diritti si hanno.
- More uxorio è un’espressione latina che significa letteralmente a modo di moglie.
- Viene utilizzata nel diritto per designare una coppia di fatto.
Quando si parla di conviventi more uxorio, quali sono gli elementi di prova della convivenza, che potrebbe essere senza contratto, dunque non registrata?
Analizziamo di seguito cosa vuol more uxorio e prendiamo in esame i diritti che può avere in Italia una coppia convivente, non sposata.
Cosa significa more uxorio
Il termine more uxorio deriva dalle parole latine:
- mos, il cui significato è uso, consuetudine, usanza;
- uxor, che invece significa coniuge, moglie.
Quando si parla di conviventi more uxorio ci si riferisce a due persone che vivono insieme come se fossero una famiglia, pur non essendo sposati. I due dovranno dunque essere legati da una relazione affettiva e da una comunione di vita.
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Conviventi more uxorio: come dimostrarlo
Le convivenze more uxorio sono state oggetto di un’importante riforma con la cosiddetta legge Cirinnà, la quale ha attribuito alle coppie di fatto tutta una serie di diritti.
Come si dimostra nel concreto? I conviventi more uxorio potranno dare prova della loro condizioni tramite il certificato di stato di famiglia, il quale prevede che i due, nel momento in cui dichiarino la residenza comune all’anagrafe, chiedano anche che venga registrato lo stato di famiglia.
In sintesi, per dimostrare la convivenza more uxorio e ricevere i certificati anagrafici di residenza e lo stato di famiglia, si dovrà presentare presso il Comune in cui si ha la residenza un’autocertificazione nella quale si indicherà:
- l’indirizzo dell’abitazione in cui si vive insieme;
- la relazione che unisce la coppia.
In aggiunta, per poter esercitare i diritti previsti dalla legge Cirinnà non basterà la sola iscrizione nello stesso nucleo familiare: si dovrà, infatti, formalizzare la propria unione iscrivendosi nell’apposito Registro delle convivenze di fatto del Comune dove si ha la residenza.
I diritti dei conviventi more uxorio
I conviventi more uxorio hanno il diritto di assistere il proprio partner nel caso in cui venga ricoverato e di ricevere informazioni in merito al suo stato di salute. Il convivente potrà essere nominato tutore legale nell’ipotesi in cui ci si ritrovasse nello stato di interdizione.
Sarà inoltre possibile:
- subentrare nel contratto di locazione alla morte dell’intestatario;
- inserirsi nelle graduatorie con le quali vengono assegnate le case popolari;
- ricevere il risarcimento nel caso in cui il partner muoia a causa di un illecito procurato da terzi;
- ricevere gli alimenti qualora la convivenza dovesse terminare e non si fosse economicamente autosufficienti.
Sarà poi possibile visitare il partner nel caso in cui si trovasse in carcere e procedere con lo scambio di telefonate e lettere. Si potrà inoltre abitare nella casa familiare nel caso di morte del partner per un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni. Questo diritto si perderebbe se ci si dovesse risposare o si dovesse intrattenere una nuova convivenza more uxorio con un’altra persona.
Quali diritti non si hanno
I conviventi more uxorio non potranno ricevere l’assegno di mantenimento nel caso di fine della convivenza, a meno che non abbiano dei figli.
Tra le differenze rispetto ai coniugi uniti in matrimonio:
- non si ha l’obbligo di fedeltà;
- non si ha diritto all’eredità, a meno che non si venga inseriti nel testamento del partner.
Per disciplinare i rapporti di tipo patrimoniale, esiste comunque la possibilità per i due conviventi di registrare un contratto di convivenza.
More uxorio – Domande frequenti
Il termine convivente more uxorio indica la persona con la quale si ha una relazione affettiva stabile e si viva sotto lo stesso tetto, pur in assenza del vincolo matrimoniale.
La convivenza di fatto può essere dimostrata presentando al Comune in cui si risiede un’autocertificazione: scopri come funziona.
Il convivente more uxorio presenta una serie di diritti che sono stati introdotti dalla legge Cirinnà: ecco quali sono.
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