Qui puoi conoscere la carriera e le curiosità sulla vita privata di Meryl Streep, leggere le notizie più recenti, trovare tutti i premi vinti e guardare le foto e i video.
BIOGRAFIA DI MERYL STREEP
Mary Louise Streep nasce a Summit, in New Jersey, il 22 giugno del 1949. Suo padre, di discendenza tedesca e svizzero-tedesca, lavora per l'industria farmaceutica, mentre sua madre, che ha radici inglesi, irlandesi e tedesche, è grafico pubblicitario.
Meryl cresce nella vicina Bernardsville e riceve un'educazione presbiteriana.
A dodici anni comincia a prendere lezioni di canto e, dopo aver studiato recitazione al Vassar College, si iscrive alla Yale Drama School, da cui esce con una
robusta esperienza di attrice di drammi shakespeariani.
Prima di interessarsi al cinema, si esibisce per qualche tempo sui palcoscenici di Broadway, dividendosi fra musical, teatro classico e grandi autori americani. E' grazie a uno di questi - Tennessee Williams - che riceve
la sua prima nomination ai Tony Award: lo spettacolo è "27 vagoni di cotone".
Per Meryl Streep il debutto cinematografico avviene nel 1977, dopo alcuni sfortunati provini.
Il film di esordio è Giulia e a dirigerlo c'è Fred Zinnemann.
L'anno dopo, l'attrice ottiene una parte ne
Il cacciatore di
Michael Cimino. L'ingaggio le fa particolarmente piacere perché le consente di stare vicino a
John Cazale, l'uomo che ama e che è gravemente malato. Una volta ultimate le riprese, la
Streep comincia la lavorazione della
miniserie Holocaust, con cui si impone all'attenzione generale. Nonostante la morte del compagno, si getta poi in una frenetica attività teatrale, per
ricevere infine la nomination all'Oscar come miglior attrice non protagonista per la sua performance ne Il cacciatore.
La candidatura all'Academy Award costituisce per
Meryl Streep l'inizio di un periodo piuttosto florido. Solo
nel 1979, l'attrice recita e viene applaudita in
Mahattan di
Woody Allen, ne
La seduzione del potere e in
Kramer contro Kramer, film di cui cambia in parte la sceneggiatura e che
la porta a vincere l'Oscar come miglior attrice non protagonista.
Gli anni 80 segnano per la
Streep il definitivo passaggio a ruoli da protagonista.
Degli undici film in cui recita nell'arco del decennio, sono da segnalare innanzi tutto
La donna del tenente francese (1981), nel quale ricopre un doppio ruolo e affianca
Jeremy Irons, e
La scelta di Sophie (1982), che le impone di calarsi nella difficile parte di una donna polacca che abbandona la figlia in un lager per poter salvare se stessa e l'altro figlio.
L'interpretazione le vale il suo primo Oscar come miglior attrice protagonista.
Se
nel 1984 Meryl Streep ritrova
Robert De Niro nel romantico e devastante
Innamorarsi,
nel 1985 forma una coppia perfetta con
Robert Redford, suo compagno di set ne
La mia Africa di
Sydney Pollack. Nel 1986 è la volta di
Jack Nicholson, che incontra sul set di
Heartburn - Affari di cuore. Il 1989, invece, è l'anno del premio per la
migliore attrice al Festival di Cannes (dove presenta
Un grido nella notte) e della sua prima parte comica, (in
She-Devil: Lei, il diavolo).
Negli anni 90 la carriera di
Meryl Streep continua ad andare a gonfie vele e arriva anche
la stella sulla Walk of Fame di Hollywood. Pur conservando un certo interesse per il cinema d'autore, come dimostra
Cartoline dall'inferno (1990) di
Mike Nichols, Meryl inizia a non disdegnare un cinema più popolare. Il film che le porta maggiore fortuna sta a metà fra queste due strade, perché a dirigerlo ci pensa un grande regista, ma a ispirarlo è un best-seller non proprio di alta letteratura: parliamo de
I ponti di Madison County (1995), in cui l'attrice fa la parte di una casalinga che vive una bellissima parentesi amorosa con un fotografo.
Negli anni 2000 la Streep è in tutto e per tutto l'attrice più richiesta di Hollywood. I registi amano la sua versatilità, il suo coraggio e la sua voglia di mettersi completamente in gioco, impersonando ora una cinquantenne in salopette che
canta i brani degli ABBA (
Mamma Mia!, 2008), ora la buffa zia di due tristi orfanelli (
Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi, 2004), ora l'autrice di un famoso libro di cucina (
Julia & Julia, 2009). Se i film che le recano maggiore successo sono
Radio America (2006) e
Il diavolo veste Prada (2006) - in cui dà vita all'indimenticabile Miranda Priestly, direttrice di una prestigiosa rivista di moda - la critica la apprezza soprattutto ne
Il ladro di orchidee (2003) e in
The Hours (2003). Quest'ultimo, tratto dall'omonimo romanzo di Michael Cunningham, le fa vincere,
insieme a Julianne Moore e Nicole Kidman,
L'Orso d'Argento a Berlino. Da non dimenticare, sempre a inizio Duemila, l'incursione di Meryl in film che affrontano argomenti politici:
The Manchurian Candidate (2004),
Rendition (2007) e
Leoni per agnelli (2007), diretto dall'amico
Robert Redford. Nello stesso decennio,
Meryl Streep viene acclamata anche per la miniserie
Angels in America, nella quale recita con
Al Pacino.
Il terzo Oscar Meryl Streep lo vince nel 2012, interpretando
Margaret Thatcher in
The Iron Lady di Phyllida Lloyd. Due anni dopo lo sfiora grazie alla sua performance ne
I segreti di Osage County, che le regala lo scomodo ruolo un'arcigna capo famiglia.
Dopo l'esperienza di
The Giver nel 2014, nel 2015 la Streep si prepara a raccogliere i frutti di
Into the Woods, il film di
Rob Marshall basato sull'omonimo musical di
Stephen Sondheim e ispirato da celebri fiabe tradizionali.
Prossimamente vedremo inoltre l'attrice in
Suffragette, in cui, nei panni di Emmeline Pankhurst, si batterà per l'estensione del diritto di voto alle donne.