Balle Spaziali e gli altri film parodia di Mel Brooks da vedere e rivedere
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Dopo la tre giorni dedicata da Nexo al ritorno su grande schermo di Frankenstein Junior di Mel Brooks e la notizia che l’atteso sequel in formato seriale de La pazza storia del mondo giungerà il prossimo aprile su Disney+ con un cast all star, è il caso di ricordare quali sono gli altri film memorabili dell' attore, sceneggiatore, regista e soprattutto re delle parodie cinematografiche di Hollywood. Irriverente, esilarante, sregolato, anarchico, volgare e pacchiano, Mel Brooks è probabilmente il più grande inventore di battute comiche vivente. Al suo attivo vanta almeno tre tra i più grandi cult cinematografici di sempre e grazie a un cast formato da attori fedelissimi ricorrenti, anche i più immediatamente riconoscibili. Prima di assistere a La pazza storia del mondo parte II, sequel in forma di sketch del primo capitolo uscito ormai quarant’anni fa (e di cui Mel è sceneggiatore e produttore esecutivo), ecco una breve classifica delle sue migliori parodie cinematografiche.
01Frankenstein Junior (1974)
“Si può fare” un film citabile praticamente battuta per battuta? Mel Brooks e Gene Wilder ci sono riusciti: è una parodia degli horror gotici in rigoroso bianco e nero e colonna sonora a base di violino malinconico e sinistro, ambientata in una Transilvania dove gli abitanti sono... tedeschi e il protagonista pronuncia sbagliato il proprio cognome. Frederick Frankenstein (“Frankensteen”), nipote di quello scellerato Victor in grado di resuscitare i morti, il factotum Aigor che pare un gobbo di Notre Dame arrapato e di simpatico, l’assistente procace sempre mezza nuda e immune al freddo Inga, la governante Frau Blucher che fa nitrire i cavalli al solo pronunciare il suo nome e un mostro con le fattezze di Peter Boyle che oggi ci sembra somigliare in modo inquietante al David Harbour di Stranger Things. Sembra impossibile che un film possa diventare materiale di culto fotogramma per fotogramma – forse solo di The Rock Horror Picture Show, curiosamente ambientato in un altro castello della Transilvania e parimenti ispirato al romanzo di Mary Shelley si può dire lo stesso – eppure Young Frankenstein ce l'ha fatta.
02Mezzogiorno e mezzo di fuoco (1974)
“Tu sei finito. fregato. Tu fatto fiasco. Tu fatto tappare. Tu fatto buco, tu fatto cacca” pronunciata da Lili Von Shtupp è insieme al “Ghe pensi mi” del pistolero ubriacone interpretato da un Gene Wilder guantato, una delle più celebri battute di questa presa in giro dei western classici con John Wayne e Gary Cooper. Blazing Saddles è l’opera più spensierata e spudorata di Brooks, più scurrile e irriverente, l'unica provvista di una spiccata critica al razzismo, e anche quella con i personaggi più assurdi: da Hedley Lamarr e Taggart - una coppia di cattivi più ridicoli di Boss Hogg e Rosco di Hazzard, l’irresistibile Lily Von Shtupp di Madeline Kahn che fa il verso a Marlene Dietrich, il gigante Mongo e ovviamente lo sceriffo di colore Bart in coppia con “Waco Kid”, che ricordiamo come il Gene Wilder più hot di sempre.
03Balle spaziali (1987)
Nel 1987 Brooks già sapeva che i geek fissati con la fantascienza avrebbero conquistato il mondo (della popculture). Niente in quel periodo di prestava alla presa in giro come l’allora trilogia di Star Wars e Mel non si lasciò sfuggire l’occasione per farne una sua versione epica con Bill Pullman nei panni di Stella solitaria, l’Han Solo del caso che si aggira per la galassia su un confortevole camper moquettato al posto del Millenium Falcon. Al posto del poco loquace Chewbecca, c’era il logorroico can'uomo Rutto, in quelli di Leia una principessa Vespa altrettanto permalosa e dall’impressionante voce baritonale, in quelli di C-3PO una colf ginoide con la voce di Tina Pica e in quelli di Dart Fener un nanetto isterico denominato Lord Casco. Brooks si ritaglia due ruoli, tra cui quello di Yogurt il magnifico: è lui a regalare a Stella solitaria l’anello dell’Uovo di pasqua per governare lo Sforzo (che è meglio della Forza). Se mai ancora all’epoca qualcuno avesse dei dubbi sul genio di Brooks, questa è la prova definitiva.
04Alta tensione (1977)
Nella rassegna di prese in giro del grande cinema di Hollywood firmate da Brooks non poteva mancare quella che ironizza sui gialli hitchcockiani. Mel chiama a sé due volti noti dei suoi film – le splendide Madeline Kahn e Cloris Leachman, quest’ultima nei panni dell’infermiera sadomano Diesel – ed è anche il protagonista della pellicola che fa il verso a capolavori del thriller come La donna che visse due volte, Io ti salverò, Psycho, Gli uccelli e così via. Tutto ha inizio quando il professor Richard H. Thorndyke, psichiatra terrorizzato dalle altezze, viene assunto come nuovo direttore dell’Istituto Psico-Neurotico per i Molto Molto Nervosi, e tutto finisce con una constatazione: lo stesso Hitchcock andava matto per il film.
05Robin Hood - Un uomo in calzamaglia (1993)
A pensarci bene, Robin Hood, tornato dalla Terra santa dopo anni di guerra e defraudato di tutti suoi averi, era davvero scalognato. Tuttavia, c’era di peggio, come ricorda Brooks in questa parodia dei film di cappa e spada con Errol Flynn che ci ricorda come il disgraziato ladro nobiluomo avesse perso anche padre, madre, fratelli, il cane Pongo, il pesce rosso Goldie e il gatto. Cary Elwes nei panni dell’eroe col pedigree che ruba ai ricchi per dare ai poveri senza vergognarsi di andarsene in giro vestito come una versione anzianotta di Peter Pan e Richard Lewis in quelli del villain nevrotico di Re Giovanni sono strepitosi e dimostrano come Mel sia in grado di cavare il massimo della comicità da chiunque lavori con lui.
06Dracula morto e contento (1995)
Terribile è constatare che risale agli anni ‘90 l’ultima parodia cinematografica diretta da Brooks. Per chiudere in bellezza la messa alla berlina dei generi e dei personaggi che hanno fatto Hollywood, Mel affida a una pietra miliare della comicità americana demenziale – il Leslie Nielsen di Una pallottola spuntata – la parte del principe della notte. Il suo Dracula fa il verso a Nosferatu e agli horror della Hammer ma più di tutti è l’adattamento del romanzo di Bram Stoker firmato da Francis Ford Coppola a essere rifatto in modo esilarante. Quasi più del vampiro col parruccone che fa roteare come per magia l’ingenue Mina, di memorabile c’è il Renfield di Peter MacNicol pavido, lecchino e... avido divoratore di insetti che “lottano per la vita”.
