Meghan Markle vs Kate Middleton: la sfida nella royal family è globale - la Repubblica
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Kate vs Meghan: la sfida tra cognate diventa una questione globale

Kate vs Meghan: la sfida tra cognate diventa una questione globale

La sfida tra la duchessa di Cambridge e la duchessa del Sussex è diventata una problematica mondiale, attirando l’attenzione della stampa praticamente in ogni continente e spaccando ovunque l’opinione pubblica. E se invece fosse possibile, a parte la legittima scelta di disinteressarsi completamente della cruciale vicenda, trovarle entrambe belle, simpatiche, intelligenti, ciascuna con una parte di ragione e una di torto nella disfida di cui si sono ritrovate protagoniste?

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LONDRA – Guelfi e ghibellini. Coppi e Bartali. Milan e Inter. Alla lunga storia dei duelli in cui gli italiani sono chiamati a schierarsi si è aggiunto ora Kate contro Meghan. La partigianeria, intesa come l’incontrollabile pulsione a tifare per l’una o l’altra parte, oltre che a dividere il mondo in due, i buoni e i cattivi, in questo caso non riguarda soltanto noi italiani ma buona parte dell’umanità: perché la sfida tra la duchessa di Cambridge e la duchessa del Sussex è diventata una questione globale, attirando l’attenzione della stampa praticamente in ogni continente e spaccando ovunque l’opinione pubblica. O uno è per Kate Middleton, e detesta Meghan Markle, o viceversa. E se invece fosse possibile, a parte la legittima scelta di disinteressarsi completamente della cruciale vicenda, trovarle entrambe belle, simpatiche, intelligenti, ciascuna con una parte di ragione e una di torto nella disfida di cui si sono ritrovate protagoniste?

Dopotutto, le due donne qualche punto in comune ce l’hanno. Hanno la stessa età, appena cinque mesi di differenza: Kate compirà 40 anni nel gennaio del 2022, Meghan l’agosto prossimo. Hanno entrambe sposato un principe: i fratelli William e Harry, sebbene il primo sia destinato a diventare re, il secondo no, a meno che i cinque discendenti di Elisabetta in linea per il trono prima di lui scompaiano tutti per una tragica sorte. E nessuna delle due è di sangue blu: i genitori di Kate facevano lo steward e la hostess della British Airways, prima di diventare ricchi con un business online di vettovaglie per party per bambini, e tra i suoi antenati ci sono dei poveri minatori; quelli di Meghan, la madre afroamericana rimastale vicina, il padre bianco con cui ha rotto ogni rapporto, sono lontani anni luce dall’aristocrazia britannica. In questo senso erano entrambe due outsider, quando hanno accettato di diventare la moglie di un membro della famiglia reale.

Altra somiglianza che occorre sottolineare: sono arrivate entrambe al matrimonio con un Windsor dopo avere avuto altre esperienze sentimentali e sessuali. Insomma, per dirla tutta, non erano vergini, come veniva richiesto alle spose dei principi ereditari di una volta, compresa Diana Spencer. Kate a un certo punto, dopo essersi conosciuti e messi insieme all’università, ha perfino mollato William: non erano più sicuri che il rapporto funzionasse. Quanto a Meghan è giunta alle nozze con Harry avendo addirittura un divorzio alle spalle. Caratteristiche, anche queste, che potrebbero avvicinarle anziché distanziarle.

Per concludere con le somiglianze, nelle interviste di rito alla Bbc che hanno dato entrambe insieme al fidanzato, subito dopo l’“engagement”, che in Inghilterra è un impegno serio e pressoché indissolubile, sono apparse tutte e due spigliate, sincere, spiritose, in grado di modernizzare la monarchia, due principesse perfette per il ventunesimo secolo. Possiamo aggiungere che sono una più bella dell’altra? I partigiani di cui sopra hanno ciascuno le proprie preferenze, ma sembra improbabile che due giovani donne così attraenti fossero gelose del reciproco aspetto fisico.

 

All'inizio, l'amicizia

In effetti, all’inizio, pareva che filassero d’amore e d’accordo. C’era da aspettarsi che le due coppie avrebbero mantenuto l’amicizia che univa William e Harry, anzi che l’avrebbero rafforzata. A unire i due fratelli, nella loro gioventù, era stato il tremendo dolore per la scomparsa della madre. Adesso che stavano diventando uomini adulti potevano sentirsi ricompensati dall’amore, per di più verso due donne che si sarebbero intese senza difficoltà. “Ho trovato in Kate”, dichiarò pubblicamente a un certo punto Harry, “la sorella che non avevo”. E la felicità di William, alle nozze del fratello minore con Meghan, era visibile senza bisogno di parole.

Poi è successo qualcosa di imprevedibile, sebbene non fosse così difficile da prevedere. Fino all’arrivo di Meghan nella famiglia reale, per qualche anno Kate era diventata la “nuova Diana”. Insieme a William incarnava una coppia giovane, disinibita, più vicina alla gente di quanto lo fossero la nonna, il padre e gli altri membri della “Ditta”, come vengono soprannominati i Windsor. Da sola, la duchessa di Cambridge riluceva ancora di più. Era, semplicemente, perfetta: non sbagliava una mossa, come moglie, madre e futura regina. Perfetti erano pure i suoi familiari, i genitori ex-dipendenti della compagnia aerea di bandiera, la sorella il cui “lato B” in virtù di un abitino attillato aveva temporaneamente distratto i paparazzi all’ingresso in chiesa il giorno del matrimonio, il fratello che presto si è fatto crescere una barbetta da nobiluomo d’altri tempi (con un’impressionante rassomiglianza ai Romanov). Ogni giorno Kate finiva in prima pagina sui giornali, togliendo spazio a Sua Maestà, che avendone avuto abbastanza nel suo lungo regno probabilmente non si ingelosiva, ma pure al suocero Carlo e alla sua (seconda) moglie Camilla, che avrebbero avuto più motivi per risentirsi. Il popolo, o perlomeno i tabloid che in questo paese si sentono di rappresentarlo come e più del parlamento, sbavava per fare saltare un turno alla monarchia e vedere William e Kate a Buckingham Palace. William sarebbe piaciuto più di Carlo anche da solo. Con Kate vicina era diventato una star, anche se la stella vera, a ben guardare, era lei.

Il fattore imprevisto, ma non del tutto, è che qualcuno potesse portare via alla coppia William-Kate il ruolo dei protagonisti mediatici del regno. Invece Harry e Meghan ci sono riusciti. Tutto a un tratto, sui giornali in prima pagina ci sono finiti loro, e in particolare lei, l’ex-stella o se vogliamo stellina di Hollywood, finalmente proiettata in un ruolo da Oscar in grado di renderla indimenticabile. Un po’ è successo perché Meghan era effettivamente ancora più una novità di Kate: afroamericana, ex-attrice, divorziata. E un po’ perché, come in ogni telenovela che si rispetti, dopo un po’ personaggio stanca e al pubblico viene voglia di appassionarsi a un altro: regola elementare dello show-business, di cui la monarchia britannica, al di là dei suoi limitatissimi compiti istituzionali, è parte. Oltretutto, nei comportamenti pubblici William e Kate sono frenati dal fatto di essere i futuri re e regina: più di tanto non possono lasciarsi andare. Harry e Meghan erano molto più liberi: si buttavano nei bagni di folla con una disinvoltura da mettere a dura prova gli addetti alla scorta. In verità si buttava soprattutto lei. Per lei smaniavano gli inglesi, lei volevano sfiorare, toccare, abbracciare, da lei volevano una parola o magari un autografo. Lei era la “nuova Diana”, non più Kate. Anche Harry, insomma, avrebbe potuto ingelosirsi. Ma Harry era innamorato cotto e dunque felice del successo della moglie, che contribuiva al successo suo: a lungo considerato il ribelle, il monello, lo studente svogliato, quello che fuma spinelli e ne combina di tutti i colori, finalmente si sentiva amato da tutti. Perfino da quei tabloid che, almeno ai suoi occhi, avevano contribuito a fare morire sua madre.

Il resto della royal family non deve averla presa alla stessa maniera. Qualche saggio consigliere di palazzo reale deve avere detto a William che, avanti di quel passo, e il fratello minore sarebbe stato più popolare di lui. Carlo, già preoccupato per lo spazio che gli portava via il figlio primogenito, ora doveva temere anche il secondogenito. La regina ha assistito allo sconquasso che si preparava, ma aveva altro di cui occuparsi. Filippo, che forse avrebbe avuto il carattere giusto per intervenire, capire il problema, pacificare, era a quel punto troppo anziano e fragile per farlo. E così si è arrivati a quello che abbiamo avuto tutti sotto gli occhi nell’ultimo anno: la guerra dei Windsor, i fratelli coltelli, la rivalità fra le cognate, le accuse, “non sono stata io a fare piangere lei, è stata lei a fare piangere me, e pur sapendolo non ha detto una parola per ristabilire la verità”. Oggetto del contendere: il vestitino di una damigella alle nozze di Meghan. Robe da far tremare il mondo, ragazzi. Ma così funzionano le telenovele, tanto più se di marca reale. E i tabloid ci si sono buttati sopra come api sul miele.

Tutto questo che abbiamo finora raccontato, naturalmente, sono congetture, supposizioni di chi scrive, basate soltanto sull’osservazione della realtà. Del resto, il 99 per cento di quello che viene scritto sulla famiglia reale è frutto di congetture, se non di invenzioni vere e proprie, per cui possono starci anche queste. Una volta che il meccanismo si è messo in moto, era inevitabile che Kate prendesse le distanze da Meghan e che William si raffreddasse con Harry. Nessuno ha veramente colpe, in questo episodio della “soap opera” reale: è umano che la duchessa di Cambridge difendesse suo marito, è umano che la duchessa del Sussex si sentisse messa in disparte e risentisse tutto il veleno che i tabloid, fiutato il conflitto come i cani fiutano la volpe, le rovesciavano addosso.

Al funerale di Filippo, tuttavia, abbiamo visto William e Harry parlarsi, con Kate – tabloid dixit – a fare da paciere. Scommettiamo che, nel decennale del suo matrimonio, Kate riceverà una telefonata, un messaggino, un omaggio da Meghan? E che, quando prima o poi le due coppie si rivedranno in pubblico al completo, magari con prole al seguito, si parleranno e perfino sorrideranno? Questo, perlomeno, è il nostro personale augurio, per il loro bene e perché sarebbe il colpo di scena giusto nella telenovela, che in qualche modo deve pur proseguire con sempre nuovi elementi: altrimenti di cosa parlerà “The Crown” nel 2041?

Per il momento, diciamo dunque che la sfida tra Kate e Meghan non la vince nessuno o la vincono entrambe. Anche un pareggio, una volta ogni tanto, può essere magnifico, se in campo ci sono due formidabili interpreti come la duchessa di Cambridge e la duchessa del Sussex.