I 90 anni di Margaret d’Inghilterra
La sorella minore della regina nacque il 21 agosto 1930 nel castello di Glamis, in Scozia, dimora della madre. Tra comportamenti ribelli, amori proibiti e scelte anticonvenzionali, la vita di questa prima principessa dell’era moderna è ormai passata nella leggenda. Ed Elisabetta la ricorderà a Balmoral, teatro di tanti giochi e complicità della loro infanzia.
Le prime tre serie di “The Crown” l’hanno fatta conoscere al grande pubblico confermandola come la prima vera celeb royal della storia o “la ribelle senza una corona”, come l’ha definita un recente documentario della britannica Channel 5. Irrequieta, anticonformista di natura ma spietatamente dedita al futuro della monarchia, Margaret d’Inghilterra fu molto criticata per uno stile di vita poco consono a una principessa. Ma colei che passò un’intera vita all’ombra della sorella regina, che pure adorava, fu una principessa infelice che pochi riuscirono a capire. “Non mi dispiace essere definita la figlia minore” disse una volta, “ma mi dà fastidio essere indicata come la sorella minore”.
Amori proibiti
Costretta dal governo e dai membri senior della famiglia reale, Elisabetta le impedì di sposare il suo grande amore, Peter Townsend, fedele assistente del padre Giorgio VI. I due riuscirono a mantenere segreta la loro relazione fino al 1953, quando, in occasione dell’Incoronazione della regina, la principessa si chinò per togliergli con la mano dello sporco dalla giacca, un gesto che fu notato dai giornalisti presenti. Ma Townsend fu giudicato troppo anziano, oltre che essere colpevole di essere un divoziato con figli a carico. E Margaret, piuttosto che rinunciare ai privilegi della Corona, annunciò di essersi separata dall’amore della sua vita. E non perdonò mai la sorella.
Le nozze con un commoner
Affranta dalla delusione, per anni Margaret visse una vita fin troppo spericolata per gli standard dei Windsor, frequentando ambienti bohemienne, bevendo in eccesso e fumando 60 sigarette al giorno. Conosciuto il fotografo delle star Antony Armstrong-Jones, noto bisessuale e dedito a rapporti promiscui, che la portava in motocicletta a casa sua nell’est di Londra, i due si sposarono nel maggio 1960, nell’Abbazia di Westminster, di fronte a duemila persone. Più di 300 milioni assistettero alla diretta televisiva.
I tradimenti di entrambi
Antony Armstrong Jones fu il primo commoner a sposare una reale d’Inghilterra in oltre quattro secoli. L’unione fu a dir poco burrascosa e la nascita di due figli – David e Sarah – servì a poco. Lei si vendicò dei suoi tradimenti con scappatelle tutte sue, tra cui il cantante Mick Jagger e l’attore David Niven, oltre che John Bindon, un gangster londinese. E nel suo rifugio a Mustique, l’isola nei Caraibi dove intratteneva feste ormai leggendarie, si consolò con il giardiniere Roddy Llewellyn, di 17 anni più giovane, spingendo Armstrong-Jones, ora Lord Snowdon, a chiedere la separazione. Così, nel 1978, Margaret divenne la prima reale d’Inghilterra a divorziare dai tempi di Enrico VIII, spianando la strada ai tanti che hanno fatto poi seguito, come Carlo e Diana.
La tiara più regale
Dagli anni Cinquanta fino all’arrivo sulla scena della principessa Diana, agli inizi degli Ottanta, tutto ciò che Margaret faceva finiva sui giornali e le sue scelte sartoriali (non si spostava mai con meno di 75 valigie) non mancavano mai di fare tendenza, trasformandola in un’icona di stile e contribuendo in modo notevole all’esplosione della moda britannica negli anni Sessanta. Quattro anni dopo la sua scomparsa nel 2002, all’età di 71 anni, Christie’s di Londra ospitò un’asta di gioielli e oggetti appartenuti alla principessa. La tiara di diamanti Poltimore, sfoggiata in occasione delle sue nozze nel 1960, fu venduta per quasi un milione di sterline. Margaret l’aveva indossata tutta la vita in occasione di eventi ufficiali. Forse per improvvisarsi regina, o solo per sembrare un pochino più alta.
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