Il misterioso omicidio di Lord Mountbatten per mano dell'IRA irlandese

Il misterioso omicidio di Lord Mountbatten per mano dell'IRA irlandese

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Era il 27 Agosto del 1979 e Louis "Dickie" Mountbatten, conosciuto dall'opinione pubblica come lo zio materno del marito della regina Elisabetta II, era nella Repubblica d'Irlanda quando divenne bersaglio di un attacco terroristico dell'IRA. Quel breve istante divenne uno dei simboli principali del conflitto nordirlandese.

La quarta stagione della serie Netflix "The Crown" sembra aver suscitato un po' di scandalo nel Regno Unito, ma ha messo nuovamente in luce un importante personaggio della famiglia reale: Lord Mountbatten, mentore del giovane principe Carlo.

L'uomo, prima del suo omicidio, era stato l'ultimo viceré dell'impero anglo-indiano e il primo governatore dell'India indipendente. Successivamente, aveva assunto la carica di capo maggiore della Marina britannica e della difesa - ruolo che mantenne fino alla morte.

Fu sicuramente una figura molto controversa - dal suo ruolo nell'imperialismo inglese e nei rapporti tra la sua famiglia con quella reale fino alla sua presunta bisessualità. Tuttavia, agli occhi di un giovane Carlo, rimase una seconda figura paterna, da cui poteva ricevere sia consigli severi che amorevoli.

Il lord era solito trascorrere le proprie vacanze in un piccolo villaggio marittimo nell'Irlanda del Nord. Amava andare in barca per rilassarsi e spesso coinvolgeva persino la sua famiglia. Tuttavia, quel luogo di villeggiatura era anche conosciuto per essere frequentato da molti esponenti dell'IRA, un'organizzazione paramilitare che si batteva per la fine del dominio britannico nell'Irlanda del Nord e l'unificazione di tutta la repubblica irlandese.

Il corpo di polizia della Repubblica d'Irlanda aveva più volte avvisato l'uomo della loro presenza e della situazione di pericolo, ma Lord Mountbatten continuò a frequentare il villaggio.

Il 27 Agosto del 1979 lui e parte della sua famiglia, tra cui due bambini (uno era un semplice quindicenne che lavorava nel luogo), decisero di salire nella loro nave in legno, la Shadow V, e salpare. Tuttavia, nessuno poteva sapere che i terroristi dell'IRA avessero piazzato delle bombe radio-controllate sul natante.

Ad un certo punto le poche autorità sul posto, che dovevano osservare i membri della famiglia reale, videro uno scoppio nel mezzo delle acque. Tutti i passeggeri di quell'imbarcazione, compreso Lord Mountbatten, morirono.

Durante il processo dei sospettati, si venne a sapere che l'uomo era diventato l'obiettivo dell'organizzazione paramilitare sin dai primi anni del 1960. Vi erano stati altri tentativi per ucciderlo, ma fallirono tutti.

Inoltre, venne fuori che, per qualche strano motivo, la Shadow V, da anni controllata per evitare un evento del genere, quell'anno non venne ispezionata.

Da qui sono iniziati i misteri intorno alla morte dell'anziano lord. Se tutti erano a conoscenza del fatto che sulla sua testa pendesse una condanna a morte, perché non venne protetto?

Iniziò a circolare la voce, dopo il funerale, che gli accusati del suo omicidio altro non fossero delle coperture dell'Intelligence britannica - il vero mandante. Tuttavia, fino a prova contraria, questa teoria si basava solo sulla testimonianza di Patrick Holland, un compagno di cella di uno dei due arrestati.

Altri, invece, iniziarono a sostenere che dietro quella morte terribile ci fosse la CIA, visto le idee di Mountbatten sul disarmo nucleare.