Lia Capizzi | Radio TV Serie A con RDS
type=9
Serie-A-Radio-TV_Logo

RADIO TV SERIE A CON RDS

bg_speaker
Lia_Capizzi_1692881819516
Lia Capizzi

“Ma è vero che il tuo vero nome è Amelia?” Eccolo qui, il ritornello-tormentone della mia vita.

Si, fin da piccola tutti mi chiamano Lia, ma sui documenti mi firmo Amelia con orgoglio, dal momento che era il nome di mia nonna, la parte siciliana delle mie origini.

Sono nata e cresciuta a Padova, che resta la mia città-famiglia, anche se da più di 25 anni sono una milanese di adozione.

Avevo il sogno di diventare ingegnere ma durante gli anni dell’Università sono stata tramortita da un colpo di fulmine per la radio. Davanti ad un microfono ho iniziato la mia attività lavorativa, prima in alcune radio private del Veneto e poi a Milano a Radio 105, nella cui redazione sono diventata giornalista professionista con un successivo passaggio a Radio RAI. La televisione è venuta dopo, non tanto per una questione di vanità ma di opportunità: i tanti anni trascorsi in tv (Mediaset, Sky Sport) mi hanno permesso di coniugare il binomio della mia vita, cioè giornalismo e sport.

Non chiedetemi di scegliere una singola disciplina, non potrei. Anzi, da testarda ho cercato sempre di spaziare dal calcio al nuoto, dal basket al ciclismo, dalla scherma ai tuffi. È faticoso? Sì e no, a volte. Ma non potrei fare altrimenti. Sono convinta che ogni sport abbia dignità di essere raccontato, non solamente durante i grandi appuntamenti quali Olimpiadi e Mondiali, è una questione di cultura sportiva. Comunque, negli ultimi anni in Italia sono stati fatti passi da gigante in merito, nella narrazione di imprese e trionfi ma anche nel comprendere l’accettazione delle sconfitte, nell’esigenza di allargare la pratica sportiva come fattore di benessere e di salute dell’intera società, nella volontà di denunciare le criticità legate all’impiantistica…

Ci sono i grandi campioni ma pure i dilettanti o gli amatori, ognuno con una storia che può essere esempio, stimolo, insegnamento.

Continuo ad alternare la televisione alla carta stampata (scrivo per il settimanale OGGI), adoro usare Twitter più di Instagram ma ho sempre pensato tra me e me: prima o poi torno al mio primo amore, la radio. Et voilà.

Eccomi qui. Di nuovo davanti ad un microfono, con le cuffie in testa, pronta per questa nuova avventura di Radio Serie A con RDS.

Vi va di trascorrere la domenica mattina in mia compagnia? Calcio, opinioni, analisi, curiosità, sorrisi… e il vassoio di paste lo offro io! Vi aspetto!


“Ma è vero che il tuo vero nome è Amelia?” Eccolo qui, il ritornello-tormentone della mia vita.

Si, fin da piccola tutti mi chiamano Lia, ma sui documenti mi firmo Amelia con orgoglio, dal momento che era il nome di mia nonna, la parte siciliana delle mie origini.

Sono nata e cresciuta a Padova, che resta la mia città-famiglia, anche se da più di 25 anni sono una milanese di adozione.

Avevo il sogno di diventare ingegnere ma durante gli anni dell’Università sono stata tramortita da un colpo di fulmine per la radio. Davanti ad un microfono ho iniziato la mia attività lavorativa, prima in alcune radio private del Veneto e poi a Milano a Radio 105, nella cui redazione sono diventata giornalista professionista con un successivo passaggio a Radio RAI. La televisione è venuta dopo, non tanto per una questione di vanità ma di opportunità: i tanti anni trascorsi in tv (Mediaset, Sky Sport) mi hanno permesso di coniugare il binomio della mia vita, cioè giornalismo e sport.

Non chiedetemi di scegliere una singola disciplina, non potrei. Anzi, da testarda ho cercato sempre di spaziare dal calcio al nuoto, dal basket al ciclismo, dalla scherma ai tuffi. È faticoso? Sì e no, a volte. Ma non potrei fare altrimenti. Sono convinta che ogni sport abbia dignità di essere raccontato, non solamente durante i grandi appuntamenti quali Olimpiadi e Mondiali, è una questione di cultura sportiva. Comunque, negli ultimi anni in Italia sono stati fatti passi da gigante in merito, nella narrazione di imprese e trionfi ma anche nel comprendere l’accettazione delle sconfitte, nell’esigenza di allargare la pratica sportiva come fattore di benessere e di salute dell’intera società, nella volontà di denunciare le criticità legate all’impiantistica…

Ci sono i grandi campioni ma pure i dilettanti o gli amatori, ognuno con una storia che può essere esempio, stimolo, insegnamento.

Continuo ad alternare la televisione alla carta stampata (scrivo per il settimanale OGGI), adoro usare Twitter più di Instagram ma ho sempre pensato tra me e me: prima o poi torno al mio primo amore, la radio. Et voilà.

Eccomi qui. Di nuovo davanti ad un microfono, con le cuffie in testa, pronta per questa nuova avventura di Radio Serie A con RDS.

Vi va di trascorrere la domenica mattina in mia compagnia? Calcio, opinioni, analisi, curiosità, sorrisi… e il vassoio di paste lo offro io! Vi aspetto!


Lia Capizzi | Radio TV Serie A con RDS