In che modo è evoluto il ruolo della donna nel corso dei secoli?

I diversi contesti culturali, sociali, politici ed economici hanno visto le donne attraversare un percorso complesso, fatto spesso di sfide e disuguaglianze da cancellare.

Tuttavia non sono mai mancate, in ogni epoca storica, le donne che con il loro carattere e carisma sono riuscite a far valere il proprio nome, donne che hanno sprigionato la propria forza e che hanno espresso i propri talenti, donne che sono diventate guerriere e donne che con saggezza hanno guidato popoli, cambiato le opinioni, creato cambiamenti e aperto la strada a chi veniva dopo di loro.

Sarebbe bello non fosse così, ma le lezioni di storia ci insegnano come spesso le donne abbiano vissuto in società patriarcali, e questa impostazione ancora oggi lascia i suoi strascichi.

Il percorso per promuovere l'uguaglianza e l'empowerment femminile per sfidare, trasformare le norme e le mentalità culturali è ancora in atto. Ma ora torniamo indietro nel tempo per conoscere storie affascinanti di donne forti, in queste epoche storiche:

  • Donne nell'Antichità
  • Donne nel Medioevo
  • Donne nel Rinascimento
  • Donne nel XIX e XX secolo
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Le grandi donne della storia dell'Antichità

Sebbene la donna nelle società primitive avesse un ruolo di fondamentale importanza e fosse valorizzata, in molte civiltà antiche spesso ha avuto un ruolo subordinato a quello maschile ed è stata considerata meno importante rispetto agli uomini.

ripercorriamo la storia per scoprire la posizione della donna
il ruolo della donna nel corso dei secoli

Ovviamente questa condizione dipendeva dalle società e dal momento temporale.

Prendiamo ora come esempio tre civiltà antiche, consapevoli però che non offrono una panoramica a 360° sulla figura femminile nell'antichità.

Le donne nell'Antica Grecia

Nell'Antica Grecia la donna era considerata inferiore e non godeva di molte libertà. Infatti non poteva partecipare alla vita politica e il suo ruolo era principalmente associato alla sfera domestica e famigliare: si occupava di tessere, organizzare il lavoro delle schiave e pensare all'educazione e alla crescita dei figli. Le donne raramente interagivano nella società, uscivano solo in caso di festività religiose e non potevano partecipare a banchetti. Tuttavia bisogna fare una distinzione tra le donne spartane e le donne ateniesi. Qui possiamo capire in che modo era diversa la condizione per le donne di Sparta:

@niccobrighe

L’educazione delle donne spartane e la loro vita libera e ricca di responsabilità rappresentava un’eccezione nel mondo greco. Libri consigliati 1. “La donna greca” di Maria Paola Castiglioni, Il Mulino; 2. “L’ambiguo malanno. Condizione e immagine della donna nell’antichità greca e romana” di Eva Cantarella, Feltrinelli editore; 3. “Donne e società nella Grecia antica” di Nadine Bernard, Il Mulino; 4. “Sparta” di Ernst Baltrusch, Il Mulino; 5. “Storia delle donne in occidente. L’antichità: vol. I” di Michelle Duby, Georges Perrot e Pauline Schmitt Pantel, Laterza Testo di Francesca Clasadonte #sparta #grecia #storia #donne #istorica

♬ Brighter Days - Tra$h

Ci sono state donne che hanno lasciato la loro impronta e che sono riuscite a contrapporsi alla società: le lezioni di storia ci parlano ad esempio di filosofe come Ipparchia, o dell'astronoma e filosofa Ipazia d’Alessandria, della pitagorica Teoclea, della sacerdotessa e profetessa Diotima di Mantinea, della filosofa epicurea Leonzia o ancora di Pompea Plotina, moglie dell’imperatore Traiano e grande appassionata della filosofia epicurea. 

Le donne in Egitto

Nell'Antico Egitto la condizione femminile era diversa nel senso che le donne avevano libero accesso all'istruzione e maggiori possibilità di partecipare alla vita pubblica, anche se il loro ruolo primario era comunque all'interno della casa e della famiglia.

Hatshepsut: la prima faraona

Oltre a Cleopatra, Nefertiti, Nefertari, anche Hatsheput merita di essere menzionata.

Fu infatti regina sovrana della XVIII dinastia egizia, regnò per circa 22 anni, dal 1479 al 1458 a.C. ed è ampiamente considerata una delle regine più influenti e potenti dell'antico Egitto. Dopo essere stata reggente per Thutmose III, organizzò un colpo di stato e assunse il titolo di faraona. Si dice che per rafforzare la sua identità indossava abiti maschili e adottava attributi regali maschili come la barba posticcia.

Il suo regno fu caratterizzato da una relativa pace e prosperità, in quel periodo infatti prosperarono i commerci e anche la costruzione di monumenti grandiosi, incluso il celebre templip di Deir el-Bahari, ancora oggi ammirato da molti turisti.

Sui rilievi murali dei suoi templi viene ricordata una delle sue imprese più note come faraona: la spedizione con cinque navi egizie nella terra di Punt, (oggi non sappiamo dove si trovasse, secondo alcune ipotesi nell'attuale Eritrea o Sudan), per acquisire preziosi beni come avorio, pietre preziose, incenso, mirra e anche esotici animali selvatici.

Hai mai pensato di approfondire il tema con delle video lezioni storia?

Le donne nell'Antica Roma

Le donne Romane invece erano subordinate spesso alla figura maschile. Erano escluse dalla vita civile, non potevano quindi diventare avvocate o intervenire in rappresentanza di qualcuno, non godevano di diritti ed erano escluse dalla vita politica. Di nuovo: il loro ruolo doveva trovare espressione semplicemente all'interno della vita domestica, fin da quando erano piccole erano preparate per diventare matrone di casa. Conosciamo ora la storia di una donna dal forte carisma!

Livia Drusilla

Il ruolo di Livia nella politica romana fu fondamentale. Questa donna era conosciuta per la sua spiccata intelligenza e abilità diplomatica. Esercitava un'influenza significativa sugli affari di stato e nella politica interna. Ma chi era? Appartenente a una famiglia influente e aristocratica, sposò Tiberio Claudio Nerone, un membro di una delle famiglie più importanti di Roma. Da questo matrimonio nacque il futuro imperatore Tiberio

Nel 38 a.C., dopo la separazione da Tiberio Claudio Nerone, Livia sposò Ottaviano, il futuro imperatore Augusto. Questo matrimonio contribuì a rafforzare il potere di Augusto, in quanto Livia proveniva da una famiglia nobile e influente.

Donne famose nella storia del Medioevo

Il Medioevo, questo vasto periodo storico che dura dieci secoli, era dominato dalla società patriarcale.

Le donne "dipendevano" quasi sempre dalla figura maschile, prima erano subordinate alla figura paterna e poi al marito. Nonostante svolgessero diversi tipi di lavori, che spesso variavano in base alla classe sociale, non potevano mai raggiungere una dipendenza economica.

Il loro ruolo principale era all'interno della famiglia: per loro tutto ruotava attorno al matrimonio. I matrimoni infatti erano contratti tra le famiglie per affermare la posizione sociale. Una volta sposate ricevevano la dote dalle loro famiglie, ma la gestione passava direttamente al marito.

Nonostante i limiti di questa società patriarcale, ci furono donne che segnarono la storia in modo forte e che con il loro coraggio cambiarono il corso degli eventi. Vediamone di seguito alcune!

Giovanna d'Arco

una guerriera del Medioevo, Giovanna d'Arco

Una donna guerriera che guidata da voci divine e da una missione, riuscì a guidare un esercito e cambiare un pezzo della storia della Francia.

Giovanna d'Arco visse infatti nel periodo in cui Inghilterra e Francia erano impegnate nella guerra dei Cent'anni.

Gli inglesi avevano possedimenti feudali sul territorio francese e regnava Enrico VI d'Inghilterra.

Jeanne d'Arc nacque nel 1412 in Borgogna da una famiglia di agricoltori. Fin da bambina era molto devota, a 13 anni iniziò a sentire delle voci attraverso cui Dio la incaricava di liberare la Francia. Doveva riportare la corona ai francesi e far consacrare re Carlo VII nella Cattedrale di Reims.

Giovanna riuscì ad avere un incontro con Carlo VII nel 1429 durante il quale gli raccontò della sua missione, lui decise di affidarle un'armata per dare supporto a Orléans e liberarla, sotto l'assedio degli inglesi. Orléans fu liberata e Carlo VII fu consacrato re a Reims.

Jeanne d'Arc continuò nella sua missione di liberazione della Francia ma nel 1430 venne catturata in battaglia a Compiègne dai Borgognoni che la consegnarono ai nemici inglesi.

Nel 1431, dopo essere stata condannata di eresia e stregoneria, fu fatta bruciare viva nella piazza del mercato di Rouen.

Oggi appare nella lista dei santi cattolici. Infatti nel 1920 papa Benedetto la dichiarò santa. Guarda il video per avere un approfondimento della sua storia:

Teodora di Bisanzio

Fu una delle figure più influenti dell'Impero Bizantino, conosciuta per la sua intelligenza e astuzia politica. Nacque intorno al 500 d.C., inizialmente era attrice e ballerina presso l'Ippodromo di Costantinopoli. Tuttavia Teodora attirò l'attenzione di Giustiniano, all'epoca principe ereditario, che se ne innamorò e la sposò nel 525 d.C. Nel 527 d.C. (anno in cui morì l'imperatore Giustino), i due diventarono imperatore e imperatrice dell'impero bizantino.

Teodora svolse un'influenza significativa sulla politica dell'Impero Bizantino. Si interessò alle questioni sociali e promosse politiche volte a migliorare le condizioni delle donne e dei poveri. Si impegnò ad esempio a porre fine alla prostituzione forzata. Durante il periodo in cui regnò insieme a Giustiniano inoltre fu introdotta la quarta giustinanea: alle donne vedove venne riconosciuto un diritto di proprietà sulla quarta parte del patrimonio del marito (e non era scontato per quel tempo)

Più volte le sue intuizioni politiche e la sua influenza furono fondamentali nel mantenere Giustiniano al potere. Un esempio è durante l'insurrezione di Nika nel 532 d.C., un violento tumulto che minacciava di rovesciare il governo di Giustiniano. Nonostante il timore della situazione, convinse Giustiniano a rimanere a Costantinopoli e a reprimere la rivolta con fermezza.

In questo articolo abbiamo fatto due esempi di donne influenti nel Medioevo ma sono state tante personalità femminili, imperatrici, sante e intellettuali che hanno illuminato questo lungo periodo storico con la loro forza, ribaltando la percezione che si aveva della donna.

Donne che hanno cambiato la storia nel Rinascimento

ll Rinascimento è stata un'età di cambiamento, si riscoprirono gli ideali classici dell'antica Grecia e Roma, vennero valorizzate la scienza e le arti, e l'individualità e la creatività umana furrono esaltate.

la figura della donna nel Rinascimento
il Rinascimento, periodo di rinascita culturare

In questo periodo cambiò la concezione del ruolo dell'uomo, che poteva nobilitare la propria esistenza attraverso il sapere. E per quanto riguarda la figura femminile nel Rinascimento? In modo generico, possiamo dire che rimase l'impostazione della società del Medioevo.

La donna non arrivò quindi ad ottenere una sua totale indipendenza, ma per alcune vi fu la possibilità di "guadagnarsela" grazie al proprio lavoro in campo artistico.

Le donne appartenenti a ceti sociali più alti avevano maggiori possibilità di studiare e di prendere in mano le redini della propria vita anche se non sempre era possibile. La società era ancora patriarcale. Conosciamo ora alcune figure femminili che hanno ribaltato la concezione e il ruolo della donna in quell'epoca.

Elisabetta I, Regina d'Inghilterra

Elisabetta I è una delle regine inglesi più amate. Nacque nel 1533 dal Re Enrico VIII Tudor d'Inghilterre e Anna Bolena (seconda moglie del re, che venne fatta decapitare per stregoneria dal re stesso, quando Elisabetta aveva solo 3 anni). Elisabetta salì al trono nel 1559 e governò fino al 1603.

Si distinse per la sua capacità diplomatica nel mantenere la pace, affermare il prestigio dell'Inghilterra all'estero e dirigere con successo le dinamiche politiche e religiose del suo tempo.

Ebbe un ruolo cruciale nel trionfo del 1558 contro la Spagna, quando Filippo II di Spagna inviò un'armata per invadere l'Inghilterra. La Regina con grande maestria riuscì ad organizzare la flotta inglese che sconfisse gli spagnoli.

L'età elisabettiana inoltre fu un'età famosa per la rinascita culturale.  In quest'epoca fiorirono le opere di grandi scrittori e drammaturghi come William Shakespeare poiché Elisabetta incoraggiava lo sviluppo delle arti e delle lettere. Con lei nacque infatti il teatro elisabettiano, che riuniva le diverse classi sociali e che celebrava la grandezza dell'Inghilterra.

Questa donna è stata fondamentale per la storia dell'Inghilterra, governò con passione e determinazione e con il suo carattere riuscì a farsi amare da molti!

Questo è un esempio di una Regina che riuscì a farsi apprezzare e che dimostrò grande valore, ma il Rinascimento è ricco di altre donne che andarono oltre gli "stereotipi" e le convenzioni di quel tempo: pittrici, monache, scrittrici e tante altre sfidarono il loro tempo. Conosciamo ora la storia di un'artista.

Sofonisba Anguissola

Sofonisba è stata una delle più famose pittrici del Rinascimento italiano, conosciuta soprattutto per i suoi meravigliosi ritratti. Era la prima di 7 fratelli e nacque nel 1532 in una nobile famiglia. Suo padre Amilcare incoraggiò Sofonisba e le altre sue sorelle a studiare arte e altre materie umanistiche come letteratura e musica, fu forse per questo che nacque la sua passione per la pittura.

I suoi ritratti si contraddistinguono per i colori vividi e per il loro realismo, per la cura dei particolari e per la capacità di comunicare e stabilire un contatto diretto con lo spettatore.

La sua arte fu apprezzata in Italia già intorno agli anni 50 e presto si fece conoscere anche in Europa.

Nel 1554, divenne la dama di compagnia di Elisabetta di Valois, promessa sposa di Filippo II di Spagna, per insegnarle l'arte della pittura. Durante questo periodo di servizio alla corte spagnola, continuò a dipingere (eseguendo anche ritratti della famiglia spagnola) e ad esporre le sue opere, guadagnando fama e riconoscimento. 

Dopo il suo servizio presso la corte spagnola, Sofonisba visse e lavorò in varie città italiane, tra cui Genova e Palermo. Fino al 1625, anno in cui morì, continuò ad alimentare la sua passione per la pittura lasciando un'eredità nel mondo dell'arte rinascimentale e un esempio di determinazione e talento per le generazioni future di artisti e, in particolar modo, per le donne.

Donne che hanno fatto la storia del femminismo nel XIX e XX secolo

Dopo la Rivoluzione Francese nel 1789 nacquero i primi veri e propri movimenti femministi, le donne iniziarono a lottare per ottenere il diritto di voto, l’accesso all’istruzione superiore e alle libere professioni e pari privilegi rispetto agli uomini.

Il movimento per i diritti delle donne nell'Ottocento gettò importanti basi per i progressi che si ottennero nel corso del XX secolo e oltre, contribuendo a cambiare radicalmente la posizione sociale, politica ed economica delle donne in molte parti del mondo.

Emmeline Pankhurst

Una delle leader maggiormente conosciute del movimento delle Suffragette in Inghilterra.

Emmeline (anche conosciuta come Emily) nacque il 15 luglio del 1858 a Manchester, ma a lei piaceva raccontare di essere nata un giorno prima perché voleva associare il giorno della sua nascita ad un atto rivoluzionario come quello della presa della Bastiglia.

donne che hanno cambiato la storia, le suffragette

La sua vita fu effettivamente rivoluzionaria perché fu interamente dedicata alla lotta per il diritto di voto per le donne e in generale a creare cambiamenti significativi per le donne nella società.

Anche all'interno del suo matrimonio cercò di farlo, infatti sposò Richard Pankhurst, che era un avvocato e magistrato sostenitore dei diritti delle donne.

A casa Pankhurst nel 1889 nacque la “Women’s Franchise League” (WFL) con il fine di combattere per il suffragio universale delle donne e per l’uguaglianza dei diritti tra i due sessi.

Nel 1903, insieme alla figlia Chirstabel e ad altre attiviste fondò la WSPUl'Unione Sociale e Politica delle Donne (Women's Social and Political Union), un'organizzazione chiave nel movimento per il suffragio femminile, nota per le sue tattiche radicali e militantismo.

Emily morì il 14 giugno 1928, e nel luglio dello stesso anno fu concessa la parità di voto a tutte le donne in Inghilterra. Il coraggio di questa donna ha lasciato un'eredità duratura, poiché ha ispirato generazioni successive a lottare contro l'ingiustizia di genere.

In quegli anni sono state numerose le donne che si sono unite al movimento delle Suffragette e negli anni successivi la lotta per l'uguaglianza e l'empowerment femminile non si è mai spenta.

Questo è un percorso che continua ancora oggi perché in diverse parti del mondo la disuguaglianza è ancora molto forte.

Ecco un esempio di una donna che appartiene alla nostra storia, che ha lottato e sta lottando tuttora per questa causa. Tutti ne avrete sentito parlare, ma ora entriamo nel vivo della sua storia!

Malala Yousafzai

Malala è una giovane attivista pakistana (nata nel 1997) che lotta per i diritti delle donne e in special modo per il diritto all'istruzione. Per raccontare la sua storia, partiamo dall'attualità.

Oggi è attivo il Malala Fund: un'organizzazione non governativa fondata nel 2013 da Malala, insieme a suo padre, Ziauddin Yousafzai. L'obiettivo principale del Malala Fund è quello di garantire che tutte le ragazze abbiano accesso a un'istruzione di qualità in tutto il mondo.

L'organizzazione sostiene programmi educativi che mirano a rimuovere gli ostacoli che impediscono alle ragazze di frequentare la scuola, come la povertà, il matrimonio precoce, le pratiche culturali dannose e la discriminazione di genere. Promuove inoltre politiche e riforme che favoriscono l'istruzione delle ragazze a livello globale.

@freeda_it

Oggi, in occasione della Giornata internazionale dell'istruzione, vogliamo condividere con voi questo discorso di Malala Yousafzai, simbolo della lotta per l'istruzione delle giovani ragazze. La sua storia di coraggio ha ispirato molte persone: nel 2012 è stata colpita da un'arma da fuoco per essersi opposta alle restrizioni dei talebani, e da quel momento non ha mai smesso di far sentire la sua voce in difesa del diritto allo studio per i bambini di tutto il mondo #MalalaYousafzai #Istruzione #Scuola #Studenti #DirittiUmani #Alunni #Bambini

♬ suono originale - Freeda

La sua passione e la sua determinazione hanno animato la sua vita da sempre. A soli 11 anni Malala scrive un blog anonimo per la BBC Urdu sotto lo pseudonimo di Gul Makai “fiore di granturco”, per raccontare e documentare la sua vita sotto il regime dei Talebani nella regione di Swat.

Identificata dagli estremisti come "simbolo di infedeltà e oscenità", nel 2012 subisce un attentato durante il quale le spararono alla testa mentre tornava a casa da scuola. Questo evento scosse il mondo e portò un'attenzione globale sulla situazione delle ragazze e dell'istruzione in Pakistan. A causa della grave situazione, Malala fu portata in un ospedale in Gran Bretagna. Da questo momento il suo impegno per il diritto all'istruzione femminile si consolidò ancora di più, fino ad arrivare alla fondazione del Malala Fund.

Con questo articolo abbiamo attraversato secoli e secoli di storia, affacciandoci su qualche finestra aperta per scoprire la vita straordinaria di donne uniche. Tutti questi anni sono costellati però da donne che hanno illuminato le diverse epoche con la loro forza e il loro coraggio, continuare a scoprirle può essere fonte d'ispirazione per ognuno di noi!

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Alice

Colleziono quaderni e penne da scrivere, amo i fogli bianchi ma ancora di più amo riempirli con le mie parole. Copywriter di professione, da sempre innamorata della lettura e della scrittura.