Laura Bailey di Call of Duty Vanguard: «Per raccontare storie femminili servono più donne nei videogame»- Corriere.it

Laura Bailey di Call of Duty Vanguard: �Per raccontare storie femminili servono pi� donne nei videogame�

di Riccardo Lichene

La doppiatrice dell’ultimo titolo della serie: �Scrittrici e game designer donne sono fondamentali per raggiungere un cambiamento reale nell’industria�

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Laura Bailey � una veterana del doppiaggio nel mondo dei videogiochi. La sua ultima grande interpretazione � stata Abby: la protagonista-antagonista di The Last of Us Part 2. Ora ha dato la voce al tenente Polina Petrova, una delle protagoniste del nuovo Call of Duty Vanguard. L’abbiamo intervistata per farci raccontare la sua esperienza e chiederle cosa ne pensa della rappresentazione delle donne nei videogiochi, anche dopo lo scandalo molestie che ha colpito Activision Blizzard, la casa madre di Sledgehammer Games, che ha sviluppato il titolo.

Dovrebbero esserci altri personaggi femminili come Polina nel mondo dei videogiochi?
�Assolutamente si. Penso che dovrebbe esserci un’equa rappresentazione di tutti quando si parla di protagonisti dei videogame. I personaggi rappresentano chi siamo e cosa facciamo nella vita reale e le persone vogliono non solo rivedere s� stesse ma vestire i panni di altri. L’immersivit� crea un’empatia che potremmo non riuscire a vivere in altre circostanze�.

Cosa ne pensi della situazione attuale per quanto riguarda le protagoniste femminili e la rappresentazione delle minoranze nell’industria dei videogiochi?
�Siamo all’interno di un trend molto positivo per quanto riguarda l’inclusione e sono convita che andr� avanti. Le persone e la societ� stanno evolvendo e insieme a loro devono cambiare i personaggi che rappresentiamo. Le persone hanno bisogno di rivedersi nei videogiochi e nei media ed � compito dell’industria riflettere i bisogni e le sfaccettature di tutti�.

Pensi di essere riuscita a dare vita a un personaggio a tutto tondo e non alla solita �ragazza da videogioco� che � o una girlboss o un personaggio secondario?
�� un impegno che cerco di dare a tutti i personaggi che interpreto, voglio che siano esseri umani… o qualunque altra razza aliena o mitologica (ride). Spero di vedere pi� personaggi come Polina e pi� ruoli femminili in generale. L’industria sta cambiando, Sam Mags � una fantastica scrittrice (� lei l’autrice della maggior parte della storia di Polina) e avere pi� donne nella produzione (sceneggiatura, game design ecc…) sta portando un grandissimo cambiamento�.

� importante che lo sviluppo delle protagoniste dei videogiochi del futuro passi dalla scrittura di un’autrice?
�Assolutamente s�. Avere una prospettiva femminile non solo nella sceneggiatura ma in tutte le aree di produzione di un videogioco aiuta enormemente nel raccontare le storie da un punto di vista che le donne di tutto il mondo possano sentire come autentico�.

Qual � stata la tua reazione quando ti hanno dato il copione di Polina per la prima volta?
�L’ho adorata, la prima volta che ho letto la storia di Polina ero molto emozionata all’idea di vivere alcuni di quei momenti narrativi insieme a lei e di darle voce perch� penso che il suo personaggio sia davvero ispirante�.

Cosa ne pensi della sua storia e di come il suo personaggio si evolve nel corso della campagna?
�All’inizio della campagna il suo personaggio appare come molto vulnerabile. Sta vivendo una vita normalissima con la sua famiglia e scherza con suo fratello ma tutti gli eventi drammatici che accadono a Stalingrado quando viene assediata dai Nazisti la costringono a crescere molto rapidamente. Per sopravvivere deve imbracciare il fucile di famiglia e smettere di essere un’infermiera. Il suo � un battesimo del fuoco e in poco tempo diventa un’icona per il suo popolo�.

Come hai scelto di rappresentare quest’evoluzione da infermiera a eroina nazionale?
�Senza spoilerare troppo posso dire che attraverso la storia di Polina i giocatori capiranno cosa la motiva e il perch� la sua corazza emotiva si inspessisce cos� tanto. Penso che giocando a quei livelli i giocatori svilupperanno un discreto livello di empatia con lei. Questo � anche il potere dei videogiochi: mettendoti nei panni dei personaggi � possibile costruire relazioni mai viste prima tra medium e spettatore�.

Polina � la prima soldatessa a cui hai dato la voce?
�Non � la prima soldatessa che ho interpretato ma Polina � la prima che io sento veramente radicata nella realt� e nella storia. Molti dei miei ruoli passati appartengono al genere della fantascienza sia spaziale sia post apocalittica come Abby in The Last of Us Part 2, e quegli zombie e quei demoni sono frutto della fantasia. Quello che combatte Polina invece � drammaticamente reale. La bellezza di una produzione come questa � che non � solo doppiaggio ma recitazione vera e propria perch� abbiamo filmato molte scene con le tute mock-up�.

Che differenze hai sentito tra il doppiaggio e la �performance capture� (recitare con tutto il proprio corpo in una tuta che digitalizza i movimenti)?
�Recitare con tutto il mio corpo � stato difficile ma anche molto stimolante. Quando sono nella cabina di doppiaggio devo creare un intero mondo con la mia immaginazione e dargli vita con la mia voce. Quando ho fatto performance capture in quelle tute avvolgenti � come se stessi facendo teatro ma con la mia mente, � una sensazione molto particolare soprattutto perch� sei insieme a tutti gli altri attori che sono in quella scena. L’immersione � totale perch� al personaggio dai sia la tua voce che il tuo corpo�.

Com’� stato lavorare con gli altri attori? Avete filmato tutto insieme?
�Assolutamente s�! Sarebbe stato difficile fare altrimenti. I miei compagni di cast sono stati incredibili, soprattutto un collega che non posso ancora rivelare. Lavorare con lui � stato bellissimo, soprattutto per quanto riguarda le scene pi� intense e le discussioni; � stato davvero divertente�.

Per quanto riguarda il personaggio di Polina, pensi che possa essere un modello per le ragazze che giocheranno a Vanguard?
�� un’assassina a sangue freddo (ride), quindi non penso che userei la parola “modello” ma credo che la sua forza e la sua resilienza siano abilit� in cui tutte le persone possono trovare ispirazione, soprattutto le donne. Una cosa che io porter� con me dopo questo ruolo � la sua fiducia in se stessa. Una volta che si � posta un obiettivo, sa, senza ombra di dubbio, che riuscir� a portarlo a termine. Personalmente vorrei avere la sua stessa risolutezza nella mia vita�.

3 novembre 2021 (modifica il 3 novembre 2021 | 12:28)