Provocatoria e trasformista, Lady Gaga non ammette definizioni o contorni netti. Musicista ineccepibile, cantante dalle qualità vocali uniche e attrice da Oscar, dagli esordi a oggi ha trasformato ogni suo progetto e tutte le sue apparizioni pubbliche in un’opera d’arte contemporanea a metà strada tra le performance di Abramović e le sculture ultra-pop di Koons.

Considerata una delle migliori interpreti del nuovo millennio, ha rivoluzionato musica e cinema creando connessioni tra generi e annullando i confini tra i campi artistici. In attesa di un nuovo album e dell’uscita di Joker: Folie à Deux al cinema, è dunque necessario ripercorrere la biografia di Lady Gaga e rimanere nuovamente a bocca aperta di fronte a ciò che l’artista ha saputo creare nei primi diciotto anni di carriera.

La biografia di Lady Gaga tra infanzia ed esordi

La biografia di Lady Gaga, nome d’arte di Stefani Joanne Angelina Germanotta, inizia il 28 marzo 1986 nell’Upper East Side di New York, città in cui la futura artista cresce insieme al padre Joseph, un imprenditore di origini siciliane, alla madre Cynthia e alla sorella Natali. Qui Stefani frequenta l’istituto Convent of the Sacred Heart School, dove mostra un'indole disciplinata, un carattere insicuro e una forte propensione per la musica.

Convinta dalla madre, riesce a entrare nella Tisch School of the Arts della New York University, salvo poi abbandonare gli studi per dedicarsi completamente alla carriera. Inizia così a esibirsi nei club, dapprima in piccoli gruppi musicali e poi da sola. Dopo un inizio nella musica underground e nel rock and roll, si dedica infine al genere pop e al burlesque salendo sul palco in compagnia di drag queen e spogliarellisti.

Nel 2005 arrivano le prime esperienze in studio insieme al rapper Melle Mel che le permettono di essere notata dai produttori Joe Vulpis e Rob Fusari. È proprio quest’ultimo a trovare per lei il nome d’arte Lady Gaga, ispirato dalla canzone “Radio Ga Ga” dei Queen. Per l’occasione che le cambierà la vita, tuttavia, dovrà attendere fino al 2008.

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Kevin Mazur//Getty Images

Il successo mondiale di Lady Gaga

Nel febbraio di quell’anno, la biografia di Lady Gaga segna una decisa svolta verso il successo. Messa sotto contratto dalla Interscope, l’artista propone ai suoi produttori il brano “Just Dance” che viene rilasciato l’8 aprile in compagnia di un video registrato in una casa di Los Angeles. Dopo un esordio in sordina, la canzone riscuote enorme successo a partire dal 2009, raggiungendo la prima posizione della Billboard Hot 100.

Il brano viene dunque inserito nell’album di esordio della cantante The Fame, da cui vengono estratti anche i singoli “Beautiful, Dirty, Rich” e, soprattutto, “Poker Face” che si trasforma in un tormentone mondiale. Nasce poi la Haus of Gaga, un collettivo di amici artisti che firma gran parte dei look con cui Lady Gaga si presenta di fronte al pubblico durante le esibizioni dal vivo.

L’incredibile riscontro di pubblico continua con il brano “Paparazzi” che convince la casa discografica a pubblicare, allo scadere del 2009, un secondo EP dal titolo The Fame Monster. Il nuovo progetto consacra l’artista a livello globale grazie a hit come “Bad Romance” e “Telephone” interpretata insieme a Beyoncé. Seguiranno due Grammy e un lungo tour mondiale in compagnia del fotografo Terry Richardson, che successivamente manderà alle stampe il foto-libro Lady Gaga x Terry Richardson.

Biografia di Lady Gaga nei primi anni Dieci

A inizio anni Dieci, Lady Gaga è una delle star della musica più apprezzate da critica e pubblico. Chiamata a confermare quanto di buono fatto vedere con i primi due lavori, l’11 febbraio del 2011 l’artista lancia il singolo “Born This Way” per anticipare l’uscita dell’omonimo disco che arriverà solo a seguito del rilascio dei brani “Judas” e “The Edge of Glory”.

Il terzo progetto discografico della cantante mostra fin da subito un’artista più matura e impegnata, aprendosi a sperimentazioni musicali ardite e a testi molto più introspettivi. Sarà inoltre seguito dalla tournée mondiale Born This Way Ball, interrotta solo nel febbraio 2013 a causa di un intervento chirurgico all'anca.

Dopo pochi mesi di pausa, Lady Gaga inaugura la quarta era discografica della sua carriera con il singolo “Applause” estratto da Artpop. L’album viene lanciato attraverso l’evento ArtRave dove la cantante coniuga musica, danza e arte contemporanea esponendo opere di Jeff Koons e Marina Abramović. Viene inoltre accompagnato dal tour ArtRave: The Artpop Ball che porta l’artista a girare nuovamente il mondo intero, prima di un breve residency show a New York presso il Roseland Ballroom.

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Lady Gaga dall’album Joanne a oggi

Dopo una breve parentesi in stile rétro per l’album Cheek to Cheek registrato insieme a Tony Bennett, Lady Gaga prende una lunga pausa di tre anni per lavorare al disco Joanne in cui si spoglia di tutti gli orpelli estetici per offrire una versione di sé più intima e personale.

Grazie a brani come “Perfect Illusion” e “Million Reasons” e all’esibizione durante l’half-time del Super Bowl del 2017, anche questa era discografica si trasforma in un successo planetario sublimato dalle quarantanove date sold-out del Joanne World Tour.

Lady Gaga biografia: debutto nel cinema come protagonista

Nel 2018 l’artista ottiene poi il primo ruolo da protagonista al cinema grazie al film A Star Is Born recitato insieme a Bradley Cooper, per il quale viene premiata con l’Oscar alla migliore canzone originale. Il MGM Park Theater di Las Vegas la ingaggia inoltre per un nuovo residency show della durata di quasi tre anni.

Nel frattempo viene lanciato l’ultimo album di Lady Gaga dal titolo Chromatica, la cui promozione viene tuttavia interrotta a causa della pandemia. Al termine dell’emergenza sanitaria, la cantante intraprende la tournée negli stadi The Chromatica Ball, affiancando all’impegno nella musica nuovi ruoli al cinema. Interpreta infatti Patrizia Reggiani in House of Gucci, incide il brano “Hold My Hand” per Top Gun: Maverick e inizia le riprese del film Joker: Folie à Deux in cui veste i panni di Harley Quinn recitando accanto a Joaquin Phoenix.

Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione