Procedimento disciplinare per Serena Bortone: che cosa è successo

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Procedimento disciplinare per Serena Bortone dopo il "caso Scurati": la decisione della Rai

La decisione della Rai sul procedimento disciplinare a Serena Bortone
La decisione della Rai sul procedimento disciplinare a Serena Bortone  (getty images)
Il post Instagram di Serena Bortone non è affatto piaciuto alla Rai. Roberto Sergio, che della società televisiva è l'Amministratore delegato, ha detto la sua sulla presunta censura a Scurati e la giornalista ha ricevuto una lettera di contestazione.
di Marta Mancosu

Il monologo sul 25 aprile torna a fare discutere: l'aggiornamento? Per la conduttrice di Che sarà è in arrivo un procedimento disciplinare. Nel frattempo, in tv imperversa la diatriba tra Enrico Mentana e Lili Gruber, che potete trovare nel video qui sotto.

Enrico Mentana risponde alla stoccata della collega: "Lilli Gruber mi ha offeso, se La 7 non interviene ne trarrò le conseguenze"

La decisione della Rai sul caso Bortone-Scurati

Il post incriminato di Serena Bortone 

Il 20 aprile scorso, esattamente cinque giorni prima della Festa della Liberazione, Serena Bortone pubblica sul suo profilo Instagram un post con la foto di Antonio Scurati. Le parole della giornalista sono chiare: "Come avrete letto nel comunicato stampa, nella puntata di questa sera di Che sarà era previsto un monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile. Ho appreso ieri sera, con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato. Non sono riuscita a ottenere spiegazioni plausibili [...]". Sarebbe proprio questo post ad avere acceso le polemiche: Bortone avrebbe insinuato che sarebbe stata proprio la Rai ad avere annullato l'intervento di Scurati, dichiarazione che non è passata di certo inosservata ai vertici. Questi, infatti, hanno scelto di intervenire.

Il procedimento disicplinare a Serena Bortone

Censura, non censura, questioni economiche, questioni editoriali, motivazioni contrattuali. Il caso Scurati ha alzato un grande polverone mediatico e Serena Bortone con quel post ha alimentato i rumours. Dopo le dichiarazioni pubbliche, infatti, alla giornalista sarebbe arrivato un procedimento disciplinare, con tanto di lettera di contestazione.

Le parole della Rai a Serena Bortone

"La Rai ha inviato una lettera di contestazione a Serena Bortone in riferimento al post pubblicato dalla giornalista sui propri profili social il 20 aprile in merito alla vicenda Scurati. Come da prassi nella contestazione si chiedono alla giornalista eventuali giustificazioni e chiarimenti". Ad aggiungere dettagli è proprio Roberto Sergio, che dichiara che a essere contestata è proprio la violazione della policy aziendale che "vieta ai dipendenti di rilasciare dichairazioni pubbliche su 'attività, notizie o fatti aziendali'". L'AD dell'azienza, però, ci tiene anche a precisare una cosa: "Non si tratta di un vero e proprio procedimento disciplinare, bensì di una richiesta di chiarimenti e di spiegazioni. E poi si potrà decidere quali azioni prendere".

Che cosa rischia Serena Bortone dopo il caso Scurati?

Serena Bortone è attualmente "sotto accusa" per il suo post, ma che cosa rischia concretamente? A quanto pare, al primo posto c'è il pagamento della "scorrettezza", interpretata come un "danno d'immagine" dell'azienda.  

"È stato avviato un procedimento di audit interno"

Roberto Sergio ha aggiunto qualche dettaglio sulla decisione, dichiarando pubblicamente che  "le risultanze del procedimento, in arrivo a breve, si concentreranno su due aspetti: il primo, sugli eventuali disallineamenti procedurali, e sicuramente ce ne sono stati. Il secondo, i comportamenti dei singoli su cui sono state chieste relazioni". Secondo l'Amministratore delegato, quindi, "all'esito saranno decise azioni migliorative dei processi o interventi nei confronti dei dipendenti. La vicenda ha creato un danno reputazionale all'azienda e a tutti i dipendenti, con un'accusa di censura inesistente", conclude.

Qual è la verità sulla vicenda Scurati e monologo del 25 aprile?

La decisione tanto polemizzata di non avere Antonio Scurati in studio sarebbe stata presa per motivi non legati alla censura. "Non è stato annullato il contratto. Si era d'accordo con il valore economico, ma quando si è scoperto che si trattava di una promozione è stato invitato a titolo gratuito", queste le parole di Roberto Sergio sul caso Scurati.