Cristina Spallanzani | LA SCIMMIA DELL’ASSASSINO

LA SCIMMIA DELL’ASSASSINO

LA SCIMMIA DELL’ASSASSINO

Ieri sono stati proclamati i vincitori del Premio Orbil.
Per la categoria Narrativa 11-14 ha vinto La scimmia dell’assassino, di Jakob Wegelius, Traduzione di Laura Cangemi, Iperborea (collana Miniborei).
Sono molto felice perché questo libro è straordinario.

Riporto in questo articolo la recensione che avevo scritto alcune settimane fa per Alir – Librerie indipendenti per ragazzi.

Protagonista assoluta di questo romanzo d’avventura è Sally Jones, una scimmia antropomorfa.
Un giorno riceve in regalo una macchina da scrivere dall’amico Henry Koskela, chiamato anche il Capo.
Koskela è un marinaio e viaggia per il mondo con la sua nave da carico per trasportare merci da un porto all’altro. Lui e Sally Jones sono inseparabili. Sally, grazie a lui, ha imparato moltissime cose sull’arte marinaresca, sui motori navali, e su altre questioni che le permetteranno di sopravvivere in un’avventura davvero incredibile e piena di pericoli.

Sally Jones affida proprio alla sua macchina da scrivere la storia di questa avventura.

Tutto ha inizio a Lisbona quando, a causa di un carico di merci non andato a buon fine, Henry Koskela si trova implicato in un omicidio e finisce in prigione. Sally Jones è sola, non sa dove andare, soprattutto perché stanno cercando anche lei, la scimmia dell’assassino.
Ma non si perde d’animo. Può contare sulla sua intelligenza, sull’esperienza maturata in mare e in tanti porti, può contare sul suo fiuto imbattibile e su alcune persone che faranno di tutto per aiutarla.

Un’avventura che ci tiene con il fiato sospeso, che ci porta in viaggio con Sally da Lisbona fin nel lontano Oriente e che affascina il lettore con una carrellata di personaggi intriganti, raccontati con una marcata intensità psicologica.

Entriamo nella bottega di un abile riparatore di strumenti musicali, nell’umile casa di una donna dalla voce che incanta, corriamo sui tetti di una città portuale, percepiamo i fumi e gli odori di una locanda di mare, assistiamo al fervore luccicante delle serate a teatro, restiamo abbagliati dallo sfarzo ostentato da un ricco maharajah indiano, vediamo sguardi loschi, poi volti rassicuranti. Passi, corse, canti, silenzi, parole nascoste, sentiamo la tensione crescere e l’inaspettato può celarsi dietro a ogni pagina.

Lo scrittore riesce a orientarci con maestria in un intreccio che si infittisce in maglie sempre più strette.
Ci guidano nella lettura bussole preziose: la scrittura impeccabile, la narrazione limpida dei fatti, la precisione descrittiva.
È un romanzo d’avventura che si apre a temi importanti: l’amicizia, quella vera, su cui si può sempre fare affidamento, il pregiudizio che nasce da una percezione distorta della diversità e la debolezza umana di fronte al denaro e alla possibilità di arricchirsi.

Consigliato dagli 11 anni.

La scimmia dell’assassino, Jakob Wegelius, Iperborea, 2020

https://iperborea.com/titolo/563/