Alessandro Cattelan e la ricerca della felicità: "Il segreto sta nelle domande più che nelle risposte" - la Repubblica

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Alessandro Cattelan e la ricerca della felicità: "Il segreto sta nelle domande più che nelle risposte"

Il conduttore dal 18 marzo su Netflix. Sei puntate e tante chiacchierate con personaggi che vanno da Roberto Baggio a Paolo Sorrentino, da Gianluca Vialli a Geppi Cucciari, poi Elio e Francesco Mandelli. E il 14 sul palco dell'Eurovision con "un messaggio di pace"

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Un lungo girovagare su e giù per l'Italia e Una semplice domanda: esiste la ricetta della felicità? È questo il tema portante del nuovo programma di Alessandro Cattelan in onda su Netflix dal 18 marzo. Sei puntate e tante chiacchierate con personaggi che vanno da Roberto Baggio a Paolo Sorrentino, da Gianluca Vialli a Geppi Cucciari, passando per Elio e Francesco Mandelli. Tanti gli argomenti affrontati, tra ironia e pacatezza: religione, fede, amore e la morte.

"Spero che questo programma generi domande - spiega il conduttore - Gli incontri che ho fatto non danno una risposta sulla ricerca della felicità, direi che generano domande, sia negli interlocutori che ho avuto la fortuna di avere con me in questo viaggio, sia nel pubblico. È un programma umanistico, un programma di introspezione, quindi a volte sono sensazioni quelle che ti rimangono. Non sono necessariamente risposte. Sono sensazioni che fanno sì che le persone si pongano delle domande".

Una scena da 'Una semplice domanda', nella foto  Alessandro Cattelan
Una scena da 'Una semplice domanda', nella foto  Alessandro Cattelan (ansa)
Una semplice domanda è il primo docu-show italiano della piattaforma streaming, in 6 episodi è prodotto da Fremantle, di cui è anche autore Cattelan, star della televisione pop italiana meno tradizionale. Gavetta su Mtv, poi conduttore di talk show, successo come frontman di X Factor (lo vedremo anche alle prese come concorrente, in incognito, del talent in Ungheria dove porterà un suo inedito, annuncia in una delle puntate).

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La serie è nata da una riflessione del conduttore in risposta ad una domanda, solo in apparenza semplice, di sua figlia Nina: "Papà, come si fa a essere felici?". "Ho una bella famiglia, sono in salute, ho un bel lavoro, dovrei sapere cos'è la felicità. E allora perché mi ha messo in crisi quella che in fin dei conti è solo una semplice domanda? La domanda del secolo".

Una scena da 'Una semplice domanda', nella foto  Alessandro Cattelan a X Factor Ungheria
Una scena da 'Una semplice domanda', nella foto  Alessandro Cattelan a X Factor Ungheria (ansa)
"In un primo momento - racconta il conduttore - le ha risposto 'chiedi a mamma'". Poi si è messo in moto. Ed è proprio la ricerca di risposte che ha portato Cattelan a viaggiare, in Italia e all'estero, confrontandosi e condividendo esperienze uniche con i suoi compagni di viaggio.

Con loro Cattelan ha dato vita ad un racconto sugli elementi che caratterizzano la felicità per ognuno di noi, spinto dal desiderio di scoprire di più su che ruolo giochino l'amore, la famiglia, la ricchezza, il dolore e la fede. Lo ha fatto uscendo dallo studio televisivo, con una costruzione originale, sperimentando così esperienze uniche e incontri straordinari.

Tra gli incontri di Cattelan per il suo programma c'è il Divin Codino, Roberto Baggio, una vera icona degli anni Novanta, che condivide con il conduttore la sua ricetta della felicità. "È dentro di noi", dice, parla di buddismo e lo fa recitando mantra, con tanto di campane tibetane e incensi fumanti. Alla domanda "cosa ti manca del calcio?", la risposta è: "Giocare", ma con un finale che non ti aspetti: "Quando ho giocato la mia ultima partita ho pensato: menomale, è finita!".

Una scena da 'Una semplice domanda', nella foto  Alessandro Cattelan (a sinistra) e Roberto Baggio
Una scena da 'Una semplice domanda', nella foto  Alessandro Cattelan (a sinistra) e Roberto Baggio (ansa)
Il secondo episodio ha ancora come filo rosso il tema della religione, "4 Religioni": cattolica, islamica, ebrea e induista, attraverso quattro giovani esponenti che mettono in luce punti in comune.

Poi l'incontro con il premio Oscar Paolo Sorrentino, candidato di nuovo alla statuetta per È stata la mano di Dio. Il regista, dichiaratamente ateo, confessa che ha avuto un momento da adolescente in cui ha anche pensato di farsi prete: "Sì, è vero, ma lo vediamo dai suoi film, lui considera con distacco la religione cattolica, ma allo stesso modo ne è affascinato, dice che è intelligente".

Una scena da 'Una semplice domanda', nella foto  Alessandro Cattelan
Una scena da 'Una semplice domanda', nella foto  Alessandro Cattelan (ansa)
Poi senza retorica ci troviamo con Gianluca Vialli: "Mi sono portato a casa una bella chiacchierata su un argomento che ci accomuna tutti ma che facciamo fatica ad affrontare, che è la morte". E Vialli, senza autocommiserarsi, spiega che sapere di avere una scadenza, che non coincide con quella naturale, ti dà un vantaggio rispetto alla vita che ti resta: "Noi abbiamo timore ad affrontare il tema della morte".

Una scena da 'Una semplice domanda', nella foto  Alessandro Cattelan (a sinistra) e Gianluca Vialli
Una scena da 'Una semplice domanda', nella foto  Alessandro Cattelan (a sinistra) e Gianluca Vialli 
Il programma di Cattelan arriva in un momento storico particolare. Ma per il conduttore questo non sembra condizionare il senso del progetto: "La felicità è una necessità millenaria - spiega - Noi a volte abbiamo la tendenza a valutare il mondo solo per lo spicchio di storia che ci è concesso di vivere. Ma nella storia dell'umanità, che di momenti come quello che stiamo vivendo è piena, la domanda di felicità era presente prima di noi e lo sarà dopo di noi. Ovviamente questo è un momento che ci spaventa, che in larga parte facciamo fatica a comprendere e a motivare. Ci sembra tutto assurdo. Spero che come tutti i momenti di questo tipo della storia, passi e passi il più velocemente possibile".

Il 14 maggio Cattelan condurrà la finale dell'Eurovision Song Contest insieme a Mika e Laura Pausini. Un'edizione dedicata alla pace alla quale l'Ucraina ha confermato la sua partecipazione e da cui la Russia è stata esclusa: "Non mi sento all'altezza di affrontare un argomento di tale portata: tutto il mondo ne sta parlando, cosa posso dire di tanto profondo in più in una situazione del genere? La pace è prioritaria, le domande sono tante e le risposte non le ho in tasca io".