Julia Roberts: "Mi sono innamorata di uno smeraldo grezzo da 6.225 carati" - la Repubblica
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Julia Roberts indossa i gioielli che ha creato in collaborazione con Caroline Scheufele, direttrice artistica di Chopard. Foto di Greg Williams per Chopard
Julia Roberts indossa i gioielli che ha creato in collaborazione con Caroline Scheufele, direttrice artistica di Chopard. Foto di Greg Williams per Chopard 
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Julia Roberts: "Mi sono innamorata di uno smeraldo grezzo da 6.225 carati"

Julia Roberts debutta come creatrice di gioielli. E qui spiega perché si è innamorata di uno smeraldo, dalla forma unica al mondo

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Per rompere il ghiaccio, Julia Roberts si racconta come farebbe un’amica. Parla di cucina, lavoro a maglia e di quanto le piaccia suonare il piano. «Spero di avere tanto tempo per dedicarmi a queste attività nei prossimi vent’anni», si augura in modo scaramantico. Anche se a breve finirà le riprese del thriller After the Hunt in cui è diretta da Luca Guadagnino, il motivo dell’incontro non è il cinema, ma un’altra sua passione, altrettanto creativa. Già testimonial di Chopard, ora Roberts non si è limitata a indossare gioielli, ma ne ha disegnata un’intera parure in collaborazione con Caroline Scheufele, che della maison svizzera è co-presidente e direttrice artistica.

Il punto di partenza è un’incredibile smeraldo grezzo da 6.225 carati, scoperto nella miniera di Kagem, in Zambia, e ribattezzato Insofu, che nella locale lingua bemba significa “elefante”, con un chiaro riferimento alle sue dimensioni fuori dal comune. La gemma, unica al mondo, ha richiesto un trattamento speciale: prima è stata studiata dai tagliatori di smeraldi più esperti dell’India e poi lavorata, a Ginevra e a Jaipur, polo d’eccellenza della gioielleria indiana, in modo da farne risaltare ogni minima sfumatura di verde. Infine, questo tesoro è stato affidato a Julia Roberts. Negli anni l’attrice ha sviluppato una profonda conoscenza dei gioielli e la consapevolezza di come collane, orecchini, bracciali interagiscano con il corpo femminile. Quando Caroline Scheufele le ha proposto di mettere alla prova la sua creatività al di fuori della comfort zone del set, Roberts ha accettato subito sia per i legami «quasi familiari, per me realmente significativi», che ormai la uniscono alla squadra di Chopard, sia per sperimentare qualcosa «di completamente nuovo e diverso, lontano dal mio mondo». Il processo di creazione è stato «divertente e illuminante», dice l’attrice, «anche perché mi sono affidata alle mani esperte di Caroline e ho potuto contare sulla sua esperienza e sul suo incoraggiamento». 

A Julia, nel cinema come nella vita, «piace essere parte di un racconto collettivo, lavorare in un team costituito da persone che si ispirano a vicenda». Un processo collaborativo che ha caratterizzato anche l’ideazione della parure composta da un anello, un collier e un paio di orecchini, impreziositi da una selezione di smeraldi tagliati dall’Insofu e abbinati a turchesi e rubellite (una variante rosa-rossa della tormalina). «Sono rimasta impressionata dalla cura e dal tempo dedicati a ogni passaggio della creazione dei gioielli, in particolare dal rispetto con cui è stato maneggiato lo smeraldo Insofu», continua. «Ho voluto osare con il colore, puntando sul contrasto di tonalità molto accese». Sull’anello da cocktail che si apre a ventaglio tra le dita, sugli orecchini chandelier e sul collier con pendenti, il verde abbagliante appare ancora più luminoso grazie all’accostamento con il turchese opaco e con la brillantezza del rosso ciliegia delle rubellite. Il turchese è da sempre una delle pietre più amate dall’attrice, che infatti l’ha indossata spesso sul red carpet e nei suoi film – tanto che gli orecchini e l’anello con turchesi del marchio americano Irene Neuwirth che porta in una scena di Ticket to Paradise, in cui recita con George Clooney, sono diventati virali. 

Ora però, dopo l’incontro ravvicinato con questo smeraldo speciale, confessa una preferenza per questa pietra. Nelle foto della campagna indossa la parure con una camicia bianca e una gonna nera: un look minimal che fa da sfondo neutro al sapore bohémien delle gemme, ispirate alla tradizione indiana e lavorate con le tecniche più all’avanguardia dell’alta gioielleria. Un comparto riservato a pochi, che si muove ormai nella direzione della trasparenza e della completa tracciabilità: la collezione è realizzata in oro rosa etico certificato Fairmined e la catena dei fornitori è controllata in ogni aspetto, sociale, economico e ambientale. «Siamo responsabili di ogni nostro gesto, dobbiamo innescare il cambiamento per le nuove generazioni. Non possiamo più aspettare», spiega Roberts che ha tre figli (i gemelli Hazel e Phinnaeus di 19 anni e Henry di 16, avuti con il marito Daniel Moder, ndr), «tutti estremamente attenti e informati sulla salute del pianeta». Ora che i due maggiori sono al college, Julia vive con il terzogenito e con Moder nel ranch di Taos, in Nuovo Messico. «Mi sento privilegiata, posso dedicare tanto tempo alla mia famiglia». D’altronde la sua carriera è cominciata presto, quando aveva appena 18 anni, e così a 35 ha potuto “congelarla” per crescere i bambini. «La mia priorità sono loro. Anche adesso che sono cresciuti», conclude prima di salutare con il suo inimitabile sorriso.