Leonardo DiCaprio diventa Frank Sinatra nel biopic di Martin Scorsese. Che forse non si farà mai
Nel progetto è coinvolta anche Jennifer Lawrence per interpretare il ruolo di Ava Gardner, seconda moglie del crooner. Ma c’è un grande impedimento alla realizzazione del film: è una donna che si chiama Tina
Martin Scorsese ci riprova. Dopo aver abbandonato il progetto anni fa, ora tenta di rimettere in piedi un film su Frank Sinatra. Ma i problemi di allora sono gi stessi di oggi. E annunciare di volere Leonardo DiCaprio nei panni del crooner italoamericano e Jennifer Lawrence in quelli di Ava Gardner potrebbe non bastare a ottenere l’agognato sì.
Leonardo DiCaprio è Frank Sinatra e Jennifer Lawrence è Ava Gardner
Perché per poter andare avanti con un biopic di questo livello, il regista deve avere il consenso di una donna. Colei che detiene i diritti su tutto quanto ha a che fare con Frank Sinatra: sua figlia Tina. Che non ha ancora detto sì. E potrebbe non dirlo mai. Perché l’idea di Martin Scorsese è di portare in scena il secondo matrimonio di Sinatra. Quello con Ava Gardner. Era stata la relazione con la diva a far naufragare le prime nozze del cantante e attore. Quelle con la mamma di Tina Sinatra, Nancy Barbato.
«La figlia del leggendario crooner, Tina Sinatra, controlla il patrimonio del padre e non ha ancora dato la sua approvazione al film», scrive, infatti, Variety. Che nomina Leonardo DiCaprio come prima scelta per interpretare The Voice (o, come lo chiamano gli americani, ol’ blue eyes, vecchi occhi azzurri).
E Jennifer Lawrence per il ruolo di Gardner. «Con due delle più grandi star del cinema del pianeta come protagoniste, il film sta attirando l’interesse dei principali studios e streamer». Che si stanno contendendo il progetto anche se il rischio che non si faccia mai è davvero molto alto.
Anche perché c’è un altro motivo che non incontra il favore degli eredi di Frank Sinatra: il tema della mafia.
Il sogno di Martin Scorsese di fare un film su Frank Sinatra
Sono più di 20 anni che Martin Scorsese prova a fare un film su Frank Sinatra. Cantante, attore, uomo di mondo. Dongiovanni incallito. Accusato di legami con la mafia italoamericana. Inizialmente, siamo più meno negli anni 2000, Scorsese aveva pensato di affidare a John Travolta il ruolo di Frank Sinatra e a Tom Hanks quello di Dean Martin. Ma il progetto è naufragato velocemente.
A quanto pare perché Scorsese voleva esplorare i legami di Sinatra con la mafia. Mentre il trust che gestisce i diritti e l’immagine della star voleva evitarlo a tutti i costi.
Cosa c’è di vero nei (presunti) legami di Frank Sinatra con la mafia
Stiamo parlando di avvenimenti degli Anni 50. Nel bel mezzo della campagna che la politica americana aveva intrapreso per arginare le attività mafiose dilaganti in alcune città come New York e Las Vegas. Frank Sinatra era in un momento di stallo della sua carriera. E, secondo un’accusa mai provata, l’aiuto di alcuni clienti “particolari” che venivano a sentirlo quando si esibiva in localini malfamati, lo avrebbe riportato al successo.
Le accuse di collusione con esponenti della mafia – alle quali credeva ciecamente J. Edgar Hoover, potente direttore dell’Fbi, tanto da raccogliere su di lui un fascicolo di 2403 pagine – lo seguiranno fin nella tomba. Più volte Frank Sinatra è stato interrogato dalle autorità in merito a queste frequentazioni. Parliamo di uomini di spicco della criminalità organizzata come Lucky Luciano, Bugsy Siegel, Willie Moretti e i cugini di Al Capone, i fratelli Fischetti. Celeberrima la sua foto con Carlo Gambino, in quegli anni il numero uno della mafia italo-americana.
Lui ha sempre negato ogni allusione (l’ipotesi era anche che il ruolo di Sinatra fosse quello di essere il volto legittimo dell’organizzazione, mentre questa gestiva il racket del gioco d’azzardo). Ma i dubbi, i misteri e le coincidenze sono sufficienti per Martin Scorsese per creare una sottotrama avvincente nel suo film.
Il regista non molla. Finito il film su Gesù (le riprese dovrebbero iniziare alla fine dell’anno) potrebbe davvero essere la volta buona perché anche gli occhi blu più famosi d’America ricevano il “trattamento Scorsese”.
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