Jackson Pollock è l'artista che esasperò il concetto di Espressionismo al massimo del suo potenziale. Con la sua innovativa tecnica di pittura ha cambiato e rivoluzionato il concetto di arte e di tecnica artistica del Novecento. Pollock godette di grande fama e notorietà quando era ancora in vita, aspetto non scontato quando parliamo di artisti, tuttavia dovette fare i conti con molti problemi personali tra l'instabilità emotiva e l’alcolismo che si rivelerà causa fatale della sua morte a soli quarantaquattro anni. Oggi analizzeremo insieme cinque delle sue opere più famose, ma prima facciamo una breve panoramica della sua vita e carriera come artista.
La storia di Jackson Pollock
Paul Jackson Pollock nasce nel gennaio del 1912 in una famiglia abbastanza numerosa. Suo padre è un geometra, mentre la madre vuole diventare un’artista, lui è il più piccolo di cinque fratelli e, dal canto suo, vuole solo un po’ di attenzioni. Il padre, quando il giovane futuro artista ha circa otto anni, al culmine della dipendenza dall’alcool, decide di abbandonare la famiglia. In questa fase così delicata per la famiglia Pollock a prendere le redini della situazione è Charles, fratello maggiore e artista. Per Jackson, Charles diventa una vera e propria figura di riferimento, oltre che un’ispirazione. A Los Angeles, Pollock si iscrive alla Manual Arts High School, dove scopre la sua passione per l'arte, ma dalla quale viene espulso due volte prima di abbandonare la scuola e proseguire da solo inseguendo la sua creatività.
Nel 1930, all'età di diciotto anni, Pollock si trasferisce a New York per vivere con suo fratello Charles. Presto iniziò a studiare con l'insegnante d'arte di Charles, il pittore Thomas Hart Benton, alla Art Students League. Pollock trascorre gran parte del suo tempo con Benton, spesso facendo da babysitter al giovane figlio dell’insegnante e alla fine i Benton diventano come la famiglia che Pollock non ha mai avuto.
Benton influenza il lavoro di Pollock solo fugacemente, ma il suo uso ritmico della pittura e la sua feroce indipendenza rimarranno costanti nella produzione artistica di Jackson. Dal 1938 al 1942, Pollock lavora per il WPA Federal Art Project, programma ideato da Roosevelt per rilanciare l’economia americana. Il programma produrrà migliaia di opere d'arte di Pollock e contemporanei come José Clemente Orozco, Willem de Kooning e Mark Rothko.
La dipendenza e le influenze esterne alle sue opere
Nel 1937 iniziò a ricevere cure psichiatriche per l'alcolismo da un analista junghiano che alimentò il suo interesse per il simbolismo e l'arte dei nativi americani. Nello stesso periodo si avvicina a Picasso, dopo aver ammirato una sua mostra al MoMa, ispirandosi alla libertà con la quale l’artista spagnolo sperimenta nei suoi lavori.
Pollock inizia a usare la vernice liquida nel 1936 in un laboratorio sperimentale gestito a New York City dal muralista messicano David Alfaro Siqueiros. Dopo il suo trasferimento a Springs, inizia a dipingere con le sue tele disposte sul pavimento dello studio, e sviluppa quella che in seguito verrà definita come tecnica del gocciolamento, passando a vernici a base di resine sintetiche chiamate smalti alchidici. I dipinti più famosi di Pollock vengono realizzati durante questo "periodo di gocciolamento" tra il 1947 e il 1950. Vediamoli insieme.
Mural
Mural è stato il lavoro più rivoluzionario di Jackson Pollock e quello che ha segnato una svolta nella sua carriera non solo migliorando la sua reputazione ma anche dando una nuova dimensione alla sua arte. Dipinto su una tela larga sette metri e alta due metri e mezzo, è stato il suo primo lavoro di dimensioni così imponenti e uno dei più grandi che avrebbe mai realizzato. Le sue dimensioni, l'astrattezza e lo stile hanno posto le basi per i suoi capolavori successivi.
The She Wolf
The She Wolf è una delle opere più famose di Jackson del periodo che ha preceduto lo sviluppo della sua tecnica rivoluzionaria. È stato presentato nella sua prima mostra personale nel 1943 e l'anno successivo è stato acquistato dal MoMa, diventando così il primo dipinto di Pollock ad entrare in una collezione del museo. Sebbene Pollock non lo abbia mai confermato, molti pensano che il dipinto sia ispirato alla leggendaria lupa madre di Romolo e Remo, i gemelli che, secondo un mito, fondarono Roma. La Lupa è considerata un dipinto importante nello sviluppo della carriera artistica di Pollock e uno dei migliori esempi del suo amore per l'astrazione in forma libera.
Lavender Mist
Considerato dai critici d'arte come uno dei dipinti più importanti di Pollock, Lavender Mist mostra il genio dell'artista nel maneggiare la vernice. Il colore è espressivo, mentre lo spazio viene creato attraverso strati alternativi e gocce di vernice opaca, creando una superficie di tela strutturata che dà un senso di alienamento. Tra i dipinti mostrati alla prima galleria dedicata all'artista, Lavender Mist è stato l’unico dipinto a essere venduto.
Blue Poles
Jackson Pollock ha dipinto i Blue Poles usando linee e gocciolate di vernici dai colori vivaci. Vediamo la vivida brillantezza del blu oltremare, il calore del giallo, un arancione rossastro che ricorda il colore del mandarino, sottili gocce di bianco, pozzanghere di crema addensata e ghirigori e macchie di nero. Blue Poles è stato acquistato dalla National Gallery of Australia nel 1973 per quasi un milione e mezzo di dollari, un record mondiale di allora per un dipinto americano contemporaneo. Nonostante le critiche al prezzo folle sborsato per il suo acquisto, questo lavoro è uno dei maggiori dipinti della collezione della National Gallery of Australia oltre che una delle migliori opere di Pollock.
Convergence
Convergence è uno dei dipinti più ambiziosi di Pollock sia per le sue dimensioni che per i colori utilizzati, diventando noto per la sua brillantezza visiva e la capacità di evocare emozioni profonde nello spettatore. Sebbene le opere di Jackson rimangano difficili da decifrare anche dagli esperti d'arte, i suoi dipinti sono considerati manifestazioni massime della libertà di espressione. Convergence, che ne è un esempio lampante, rimane uno dei suoi capolavori più celebri.