Marco Tardelli

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Marco Tardelli
Tardelli alla Juventus nella stagione 1976-1977
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 178 cm
Peso 70 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore, centrocampista)
Termine carriera 1º luglio 1988 - giocatore
11 settembre 2013 - allenatore
Carriera
Giovanili
1970-1972Bandiera non conosciuta San Martino di Pisa
Squadre di club1
1972-1974Pisa41 (4)
1974-1975Como36 (2)
1975-1985Juventus259 (35)
1985-1987Inter43 (2)
1987-1988San Gallo31 (1)
Nazionale
1976-1986Bandiera dell'Italia Italia81 (6)
Carriera da allenatore
1988-1990Bandiera dell'Italia Italia U-16
1990-1993Bandiera dell'Italia Italia U-21Vice
1993-1995Como
1995-1996Cesena
1996-1997Bandiera dell'Italia ItaliaVice
1997Bandiera dell'Italia Italia U-23
1997-2000Bandiera dell'Italia Italia U-21
2000Bandiera dell'Italia Italia olimpica
2000-2001Inter
2002-2003Bari
2004Bandiera dell'Egitto Egitto
2005Arezzo
2008-2013Bandiera dell'Irlanda IrlandaVice
Palmarès
 Mondiali di calcio
Oro Spagna 1982
 Giochi del Mediterraneo
Oro Bari 1997
 Europei di calcio Under-21
Oro Slovacchia 2000
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Marco Tardelli (Careggine, 24 settembre 1954) è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore o centrocampista.

Cinque volte campione d'Italia con la Juventus, in maglia bianconera ha inoltre vinto tutte e tre le principali competizioni UEFA per club, divenendo uno dei primi tre giocatori (assieme ai suoi compagni di squadra e nazionale Antonio Cabrini e Gaetano Scirea) ad aver conseguito tale record, nonché il primo centrocampista in assoluto.[1]

Campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982, è celebre l'esultanza con cui festeggiò la sua rete in finale alla Germania Ovest, rimasta nella memoria collettiva come "l'urlo di Tardelli"[2][3] e passata alla storia come immagine-simbolo del calcio italiano[4] nonché, a livello mondiale, come una delle maggiori icone sportive di sempre.[5][6]

Nel 2004 è risultato 37º nell'UEFA Golden Jubilee Poll, un sondaggio online condotto dalla UEFA per celebrare i migliori calciatori d'Europa dei cinquant'anni precedenti.[7]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque in una famiglia operaia, ultimo di quattro fratelli; il padre era un dipendente dell'ANAS. Durante gli anni trascorsi a Pisa, si guadagnava da vivere lavorando come cameriere vicino a piazza dei Miracoli. Ha due figli: Sara, giornalista,[8] avuta dalla prima moglie, e Nicola, modello, nato dalla relazione con la reporter Stella Pende.[9] Dal 2016 è legato alla giornalista Myrta Merlino.[10]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Tardelli esulta con la maglia del Como nel campionato 1974-1975

Di piede destro, da bambino, seguendo e imitando il suo idolo Gigi Riva, che era mancino, diventò ambidestro.[11]

Nelle file del Como venne schierato come terzino sinistro, per poi spostarsi a destra nella Juventus; la sua definitiva affermazione avvenne però nel ruolo di mezzala, su intuizione di Giovanni Trapattoni.[12] In un'epoca in cui il calcio italiano era conosciuto soprattutto per le sue qualità difensive, spesso legate al catenaccio, Tardelli emerse al contrario come un giocatore grintoso e dotato tecnicamente in mezzo al campo, venendo considerato tra i migliori interpreti al mondo del ruolo nei primi anni 1980.[13][14]

Venne soprannominato Schizzo per il suo modo caratteristico di giocare.[15]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Pisa e Como[modifica | modifica wikitesto]
Un giovane Tardelli al Pisa nei primi anni 1970

Cresciuto calcisticamente nel San Martino, venne scartato ai provini da Bologna, Fiorentina, Milan per via della sua corporatura,[11] prima di essere acquistato dal Pisa per la cifra di settantamila lire. Fece il suo esordio professionistico nel 1972 allo stadio Porta Elisa nel derby toscano contro la Lucchese, squadra della sua provincia natale.[16] Con la società nerazzurra giocò per due anni in Serie C, scendendo in campo 41 volte e segnando 4 gol.

Nel 1974 venne prelevato, su suggerimento di Giancarlo Beltrami, dal Como, società dove trovò come allenatore Pippo Marchioro, con cui instaurò fin da principio un buon rapporto. Mise a referto con i lombardi, in Serie B, 36 partite e 2 gol.

Juventus[modifica | modifica wikitesto]

Dopo un corteggiamento da parte di Fiorentina e soprattutto Inter (col presidente nerazzurro Ivanoe Fraizzoli che aveva già formalizzato un accordo coi comaschi per 700 milioni),[11] nel 1975 venne acquistato dalla Juventus per 950 milioni di lire,[15] voluto fortemente dal presidente bianconero Giampiero Boniperti.

Tardelli in lotta con Claudio Sala nel derby di Torino del 24 febbraio 1980

Fu subito schierato dall'allenatore Carlo Parola come terzino, alternandolo al più esperto Luciano Spinosi. Esordì con il club torinese il 27 agosto, nella gara di Coppa Italia tra Juve e Taranto, finita 2-0 per i bianconeri.[17] Inizialmente ebbe delle difficoltà a inserirsi in squadra, ma poi seppe ritagliarsi un ruolo anche nel centrocampo bianconero. Fino al 1985 giocò stabilmente con i piemontesi e sempre come titolare inamovibile, eccezion fatta per la stagione 1979-1980 in cui mise a referto solo 18 presenze a causa di un infortunio.[18]

Disputò l'ultima partita in maglia bianconera il 29 maggio 1985, nella finale di Coppa dei Campioni vinta per 1-0 contro gl'inglesi del Liverpool, partita teatro della strage dell'Heysel. Chiuse la sua esperienza a Torino dopo 259 incontri conditi da 34 centri, nel corso dei quali mise in bacheca cinque campionati, due Coppe Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e una Coppa UEFA; un palmarès che tuttora ne fa uno dei soli nove giocatori, nella storia del calcio, capaci di conquistare le tre principali competizioni UEFA per club.[1]

Inter e San Gallo[modifica | modifica wikitesto]
Tardelli, all'Inter, festeggia la doppietta al Real Madrid siglata il 2 aprile 1986

Nell'estate 1985 passò, a causa della sua non soddisfazione per la posizione in campo decisa dal tecnico bianconero Trapattoni, ai rivali dell'Inter, in uno scambio di mercato che coinvolse Aldo Serena: la Juventus pagò 6 miliardi di lire in tutto, valutando Tardelli 3,2 miliardi.[19] Dopo due stagioni a Milano globalmente al di sotto delle aspettative, in cui spiccò soprattutto la doppietta del 1986 agli spagnoli del Real Madrid nella semifinale d'andata di Coppa UEFA, si svincolò dal club nerazzurro a causa dell'arrivo di Trapattoni sulla panchina interista, con la ripetizione dei contrasti che gli avevano fatto lasciare il club bianconero, e nell'estate 1987 si accasò in Svizzera, al San Gallo, vestendo la maglia biancoverde per una stagione prima di porre termine alla sua carriera agonistica.[17]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Fece il suo esordio con la maglia dell'Italia il 7 aprile 1976, all'età di ventuno anni, nell'amichevole di Torino contro il Portogallo (3-1). Divenne poi elemento cardine della selezione guidata da Enzo Bearzot, della quale fu titolare al campionato del mondo 1978 in Argentina e al campionato d'Europa 1980 organizzato in Italia; al termine di quest'ultimo, venne inserito nella formazione ideale del torneo.[20]

Soprannominato da Bearzot Coyote,[15] con 7 presenze e 2 gol fu protagonista della vittoria al campionato del mondo 1982 in Spagna. Qui siglò la rete dell'1-0 nella partita poi vinta 2-1 sull'Argentina nonché la celebre rete del 2-0 nella vittoriosa finale 3-1 contro la Germania Ovest, rete che accompagnò con il suo famoso "urlo", correndo a perdifiato verso metà campo, agitando i pugni, con le lacrime che gli rigavano il viso, e urlando a ripetizione «gol!» mentre scuoteva selvaggiamente la testa: «dopo che segnai, tutta la vita mi passò davanti — la stessa sensazione che, si dice, si ha quando stai per morire. La gioia di segnare in una finale di Coppa del Mondo fu immensa, qualcosa che sognavo da bambino, e la mia esultanza fu una sorta di liberazione per aver realizzato quel sogno. Sono nato con quel grido dentro di me, e quello fu l'esatto momento in cui venne fuori»;[6] per ironia della sorte, quel gol — inserito nel 2010 da Goal.com al 2º posto tra le 50 migliori celebrazioni nella storia dei campionati mondiali,[21] e nel 2014 dalla BBC al 4º posto tra i 100 più bei momenti nell'epopea della Coppa del Mondo[22] — rimase il suo ultimo in maglia azzurra.

Tardelli e Michel Platini durante l'amichevole tra Italia e Francia dell'8 febbraio 1978

Dopo il ritiro di Dino Zoff avvenuto nel maggio 1983, ereditò la fascia di capitano, che vestì in 9 occasioni. Il 25 settembre 1985 giocò la sua ultima partita in nazionale, l'amichevole di Lecce contro la Norvegia (1-2). Fu comunque convocato per il successivo campionato del mondo 1986 in Messico, dove però non venne mai utilizzato nelle quattro gare disputate dagli Azzurri, eliminati agli ottavi di finale.

Con l'Italia ha collezionato in totale 81 presenze e segnato 6 reti.

Allenatore e dirigente[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il ritiro dalla pratica agonistica iniziò per lui la carriera di allenatore. Il 21 settembre 1989 diviene il responsabile dell'Italia Under-16.[23][24] Il 1º agosto 1990 passò a essere il vice di Cesare Maldini nell'Italia Under-21.[25] Il 26 giugno 1993 lasciò il ruolo per diventare allenatore del Como, in Serie C1,[26] ottenendo a fine stagione la promozione in cadetteria dopo i vittoriosi play-off. Il 13 giugno 1995 passò alla guida del Cesena, in Serie B,[27] ruolo da cui venne esonerato il 25 ottobre 1996.[28][29]

Tardelli (al centro) nel 1994, tecnico del Como, mentre festeggia con la squadra la vittoria nella finale play-off di Serie C1 e la promozione in Serie B

Il 16 dicembre seguente tornò a fare il vice di Cesare Maldini, stavolta per l'Italia.[30][31] Il 27 aprile 1997 venne annunciato come tecnico dell'Italia Under-23 per i Giochi del Mediterraneo di Bari,[32] manifestazione in cui portò gli azzurri, il 25 giugno dello stesso anno, a conquistare la medaglia d'oro. Il 18 dicembre venne quindi nominato commissario tecnico della nazionale Under-21,[33] con la quale vinse nel 2000 il titolo europeo di categoria.

Il 7 ottobre 2000 diventò allenatore dell'Inter,[34] guidando tre giorni dopo l'ultima volta gli azzurrini.[35] Il 19 giugno 2001 venne esonerato dai nerazzurri alla fine di una negativa stagione caratterizzata, fra l'altro, da pesanti tracolli come lo 0-6 nella stracittadina contro il Milan in campionato, e l'1-6 con il Parma in Coppa Italia.[36] Il 29 dicembre 2002 subentra sulla panchina del Bari, in Serie B,[37] conducendo la squadra dal penultimo all'undicesimo posto finale. Confermato anche per la stagione successiva, viene esonerato l'11 novembre 2003.[38]

Il 25 marzo 2004 diventò commissario tecnico dell'Egitto;[39] venne esonerato l'11 ottobre dopo la sconfitta contro la Libia.[40] Il 28 febbraio 2005 diventò allenatore dell'Arezzo, subentrando a Pasquale Marino;[41] Il 21 aprile venne esonerato e sostituito proprio da Marino.[42] Il 14 giugno 2006 entrò nel consiglio di amministrazione della Juventus;[43] il 14 giugno 2007 si dimise, dopo esattamente un anno, a causa di sopraggiunti dissidi con la dirigenza bianconera.[44]

Tardelli nel 2013, sulla panchina dell'Irlanda, come vice di Trapattoni

Il 1º maggio 2008 venne chiamato dal suo ex tecnico della Juventus e dell'Inter Giovanni Trapattoni nel ruolo di vice alla guida dell'Irlanda[45]. L'11 agosto 2011, quando Trapattoni si operò all'addome, Tardelli lo sostituì alla guida dei Boys in Green in occasione dell'amichevole contro l'Argentina.[46] L'11 settembre 2013, con le dimissioni del Trap, lasciò anche lui la nazionale irlandese.[47]

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Già al termine dell'attività agonistica iniziò a lavorare saltuariamente come opinionista sportivo; nella stagione televisiva 1989-90 fu ospite fisso de La Domenica Sportiva, ruolo poi ripreso dagli anni 2000 quando è opinionista anche in altri programmi di Rai Sport come 90º minuto o gli speciali in occasione di mondiali, europei e partite di coppa, oltreché di Rai Radio 1.

Nel 2016 ha scritto a quattro mani con la figlia Sara l'autobiografia Tutto o niente - La mia storia.[48]

Nel 2023 conduce su Rai 3 il programma L'avversario - L'altra faccia del campione, in cui intervista ex campioni dello sport.[49]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1972-1973 Bandiera dell'Italia Pisa C 8 2 CI-S ? ? - - - - - - 8+ 2+
1973-1974 C 33 2 CI-S ? ? - - - - - - 33+ 2+
Totale Pisa 41 4 ? ? - - - - 41+ 4+
1974-1975 Bandiera dell'Italia Como B 36 2 CI 4 0 - - - - - - 40 2
1975-1976 Bandiera dell'Italia Juventus A 26 2 CI 4 0 CC 3 0 - - - 33 2
1976-1977 A 28 4 CI 4 1 CU 12 2 - - - 44 7
1977-1978 A 26 4 CI 4 1 CC 6 1 - - - 36 6
1978-1979 A 29 4 CI 9 3 CC 2 0 - - - 40 7
1979-1980 A 18 4 CI 2 0 CdC 7 0 - - - 27 4
1980-1981 A 28 7 CI 6 0 CU 3 1 TC 4 1 41 9
1981-1982 A 22 3 CI 4 1 CC 3 0 - - - 29 4
1982-1983 A 26 5 CI 10 1 CC 8 2 - - - 44 8
1983-1984 A 28 0 CI 6 1 CdC 8 1 - - - 42 2
1984-1985 A 28 2 CI 6 0 CC 8 1 SU 1 0 43 3
Totale Juventus 259 35 55 8 60 8 5 1 379 52
1985-1986 Bandiera dell'Italia Inter A 19 2 CI 7 2 CU 8 3 TE 0 0 34 7
1986-1987 A 24 0 CI 7 1 CU 6 0 - - - 37 1
Totale Inter 43 2 14 3 14 3 0 0 71 8
1987-1988 Bandiera della Svizzera San Gallo A 31 1 CS 2 0 - - - - - - 33 1
Totale carriera 410 44 75+ 11+ 74 11 5 1 564+ 67+

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
7-4-1976 Torino Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera del Portogallo Portogallo Amichevole -
23-5-1976 Washington Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti 0 – 4 Bandiera dell'Italia Italia Torneo del Bicentenario -
31-5-1976 New Haven Brasile Bandiera del Brasile 4 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Torneo del Bicentenario -
5-6-1976 Milano Italia Bandiera dell'Italia 4 – 2 Bandiera della Romania Romania Amichevole -
22-9-1976 Copenaghen Danimarca Bandiera della Danimarca 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
25-9-1976 Roma Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Amichevole -
16-10-1976 Lussemburgo Lussemburgo Bandiera del Lussemburgo 1 – 4 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1978 -
17-11-1976 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Qual. Mondiali 1978 -
22-12-1976 Lisbona Portogallo Bandiera del Portogallo 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
26-1-1977 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera del Belgio Belgio Amichevole -
8-6-1977 Helsinki Finlandia Bandiera della Finlandia 0 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1978 -
8-10-1977 Berlino Ovest Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
15-10-1977 Torino Italia Bandiera dell'Italia 6 – 1 Bandiera della Finlandia Finlandia Qual. Mondiali 1978 -
16-11-1977 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1978 -
3-12-1977 Roma Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo Qual. Mondiali 1978 - Uscita al 46’ 46’
21-12-1977 Liegi Belgio Bandiera del Belgio 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
25-1-1978 Madrid Spagna Bandiera della Spagna 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole 1
8-2-1978 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Francia Francia Amichevole -
18-5-1978 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Amichevole -
2-6-1978 Mar del Plata Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Francia Francia Mondiali 1978 - 1º turno -
6-6-1978 Mar del Plata Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Mondiali 1978 - 1º turno -
10-6-1978 Buenos Aires Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 1978 - 1º turno -
14-6-1978 Buenos Aires Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1978 - 2º turno -
18-6-1978 Buenos Aires Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Austria Austria Mondiali 1978 - 2º turno -
21-6-1978 Buenos Aires Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1978 - 2º turno -
20-9-1978 Torino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Amichevole -
23-9-1978 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Turchia Turchia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
8-11-1978 Bratislava Cecoslovacchia Bandiera della Cecoslovacchia 3 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 72’ 72’
21-12-1978 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Spagna Spagna Amichevole -
24-2-1979 Milano Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Amichevole 1 Uscita al 74’ 74’
26-5-1979 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
26-9-1979 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Amichevole -
17-11-1979 Udine Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Amichevole 1
16-2-1980 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Romania Romania Amichevole - Uscita al 79’ 79’
15-3-1980 Milano Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Amichevole -
19-4-1980 Torino Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole -
12-6-1980 Milano Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Spagna Spagna Euro 1980 - 1º turno -
15-6-1980 Torino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Euro 1980 - 1º turno 1
18-6-1980 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera del Belgio Belgio Euro 1980 - 1º turno -
21-6-1980 Napoli Cecoslovacchia Bandiera della Cecoslovacchia 1 – 1 dts
(9 – 8 dtr)
Bandiera dell'Italia Italia Euro 1980 - Finale 3º-4º posto - 4º posto
24-9-1980 Genova Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera del Portogallo Portogallo Amichevole -
11-10-1980 Lussemburgo Lussemburgo Bandiera del Lussemburgo 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 - Uscita al 46’ 46’
1-11-1980 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Danimarca Danimarca Qual. Mondiali 1982 -
15-11-1980 Torino Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Qual. Mondiali 1982 -
6-12-1980 Atene Grecia Bandiera della Grecia 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 -
3-1-1981 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Mundialito -  88’
25-2-1981 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 3 Bandiera dell'Europa Europa Amichevole -
19-4-1981 Udine Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Germania Est Germania Est Amichevole -
3-6-1981 Copenaghen Danimarca Bandiera della Danimarca 3 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 -
23-9-1981 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Amichevole - Uscita al 79’ 79’
17-10-1981 Belgrado Jugoslavia Bandiera della Jugoslavia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1982 -
5-12-1981 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo Qual. Euro 1984 -
23-2-1982 Parigi Francia Bandiera della Francia 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
14-4-1982 Lipsia Germania Est Bandiera della Germania Est 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
28-5-1982 Ginevra Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
14-6-1982 Vigo Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Mondiali 1982 - 1º turno -
18-6-1982 Vigo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera del Perù Perù Mondiali 1982 - 1º turno -
23-6-1982 Vigo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera del Camerun Camerun Mondiali 1982 - 1º turno -
29-6-1982 Barcellona Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 1982 - 2º turno 1
5-7-1982 Barcellona Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera del Brasile Brasile Mondiali 1982 - 2º turno - Uscita al 75’ 75’
8-7-1982 Barcellona Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Mondiali 1982 - Semifinale -
11-7-1982 Madrid Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Mondiali 1982 - Finale 1 3º titolo mondiale
27-10-1982 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 1 Bandiera della Svizzera Svizzera Amichevole - Uscita al 46’ 46’
13-11-1982 Milano Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Qual. Euro 1984 - Uscita al 77’ 77’
4-12-1982 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Romania Romania Qual. Euro 1984 -
12-2-1983 Limassol Cipro Bandiera di Cipro 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1984 -
16-4-1983 Bucarest Romania Bandiera della Romania 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1984 -
29-5-1983 Göteborg Svezia Bandiera della Svezia 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1984 -
16-11-1983 Praga Cecoslovacchia Bandiera della Cecoslovacchia 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1984 - Cap.
4-2-1984 Roma Italia Bandiera dell'Italia 5 – 0 Bandiera del Messico Messico Amichevole - Ingresso al 62’ 62’
7-4-1984 Verona Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Amichevole - Cap. Uscita al 70’ 70’
22-5-1984 Zurigo Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Cap. Uscita al 71’ 71’
30-5-1984 New York Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Cap.
26-9-1984 Milano Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Amichevole - Ingresso al 62’ 62’
8-12-1984 Pescara Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole - Cap.
5-2-1985 Dublino Irlanda Bandiera dell'Irlanda 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Cap.
13-3-1985 Atene Grecia Bandiera della Grecia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Cap. Uscita al 80’ 80’
3-4-1985 Ascoli Piceno Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera del Portogallo Portogallo Amichevole - Cap.
2-6-1985 Città del Messico Messico Bandiera del Messico 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 88’ 88’
6-6-1985 Città del Messico Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Amichevole - Ingresso al 84’ 84’
25-9-1985 Lecce Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 Bandiera della Norvegia Norvegia Amichevole - Cap. Uscita al 46’ 46’
Totale Presenze (12º posto) 81 Reti 6

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1993-1994 Bandiera dell'Italia Como C1 34+3[50] 13+2 12+1 9+0 CI+CI-C 1+6 0+3 0+2 1+1 - - - - - - - - - - 44 18 15 11 40,91 (prom.)
1994-1995 B 38 7 12 19 CI 3 1 0 2 - - - - - - - - - - 41 8 12 21 19,51 19º (retr.)
Totale Como 72+3 20+2 24+1 28+0 10 4 2 4 - - - - - - - - 85 26 27 32 30,59
1995-1996 Bandiera dell'Italia Cesena B 38 13 10 15 CI 1 0 0 1 - - - - - CAI 7 1 3 3 46 14 13 19 30,43 10º
lug.-ott. 1996 B 8 1 4 3 CI 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 11 3 4 4 27,27 Eson.
Totale Cesena 46 14 14 18 4 2 0 2 - - - - 7 1 3 3 57 17 17 23 29,82
ott. 2000-2001 Bandiera dell'Italia Inter A 33 14 9 10 CI 2 0 1 1 CU 6 1 4 1 SI 0 0 0 0 41 15 14 12 36,59 Sub., 5°
dic. 2002-2003 Bandiera dell'Italia Bari B 22 8 10 4 CI 2 0 1 1 - - - - - - - - - - 24 8 11 5 33,33 Sub., 11°
ago.-nov. 2003 B 13 2 4 7 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 15 3 4 8 20,00 Eson.
Totale Bari 35 10 14 11 4 1 1 2 - - - - - - - - 39 11 15 13 28,21
mar.-apr. 2005 Bandiera dell'Italia Arezzo B 6 2 1 3 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 6 2 1 3 33,33 Sub., Eson.
Totale carriera 195 62 63 70 20 7 4 9 6 1 4 1 7 1 3 3 226 70 74 82 30,97

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Collare d'oro al Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
— Roma, 19 dicembre 2017.[51]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Hugo Pietra, Treble chance for Vítor Baía, su uefa.com, 21 maggio 2004.
  2. ^ Paolo Brusorio, Tardelli 30 anni dopo: Io di quell'urlo non mi stuferò mai, su lastampa.it, 9 luglio 2012.
  3. ^ L'11 luglio 1982: l'urlo di Tardelli e Zoff alza la coppa del Mondo, su corriere.it, 10 luglio 2012.
  4. ^ (EN) Amy Lawrence, Kicking and screaming, su theguardian.com, 9 luglio 2006.
  5. ^ (EN) Henry Winter, Marco Tardelli's goal celebration against West Germany is the greatest ever, su telegraph.co.uk, 1º dicembre 2009.
  6. ^ a b (EN) Chris Bevan, The story of the 1982 World Cup, su bbc.co.uk, 20 maggio 2010. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2015).
  7. ^ (EN) Erik Garin e Rui Silva, The UEFA Golden Jubilee Poll, su rsssf.com, 21 dicembre 2006.
  8. ^ Paola Medori, «Mi vergognavo dell'urlo di mio papà», su letteradonna.it. URL consultato il 15 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2016).
  9. ^ Simone Marchetti, Nicola Tardelli: modello per caso, su d.repubblica.it, 21 giugno 2011.
  10. ^ Marco Tardelli: "Myrta Merlino è l'amore della mia vita. L'urlo Mundial? Da lì rinacque il Paese", su huffingtonpost.it, 5 ottobre 2020.
  11. ^ a b c Daniele Alfieri, Tardelli: "Da piccolo interista. E quando Fraizzoli...", su tuttomercatoweb.com, 30 ottobre 2014.
  12. ^ Claudio Gregori, Una lunga galleria di trasformisti, in La Gazzetta dello Sport, 27 settembre 2002.
  13. ^ (EN) Italy's greatest midfielders, su www1.skysports.com, 31 maggio 2010.
  14. ^ Matteo Dalla Vite, Inter, Altobelli fa 60 anni: "Mai sdraiato, ne sono fiero. Icardi può diventare il n.1", su gazzetta.it, 28 novembre 2015.
  15. ^ a b c Carlo Felice Chiesa, We Are the Champions - I 150 fuoriclasse che hanno fatto la storia del calcio, in Calcio 2000, n. 26, gennaio 2000, p. 58.
  16. ^ Valerio Perrone, Marco Tardelli: la bellezza del centrocampo, l'urlo dell'uomo, su signoramiacalcionews.com, 28 novembre 2021.
  17. ^ a b Marco Tardelli, su ilpalloneracconta.blogspot.it. URL consultato il 28 novembre 2013.
  18. ^ Bruno Bernardi, Senza Tardelli che Juve sarà?, in Stampa Sera, 26 novembre 1979.
  19. ^ Panini, p. 10.
  20. ^ Squadra del Torneo, su it.uefa.com. URL consultato il 31 luglio 2012.
  21. ^ (EN) Sergio Chesi, Coca-Cola Memorable Celebrations 2: Marco Tardelli's Incredible Italian Scream, su goal.com, 9 giugno 2010.
  22. ^ (EN) World Cup 2014: 100 World Cup moments, su bbc.com, 5 marzo 2014.
  23. ^ L'urlo e i suoi ragazzi, in la Repubblica, 21 settembre 1989.
  24. ^ Il signor nessuno della panchina Italia, in la Repubblica, 9 novembre 1989.
  25. ^ Rocca vice di Vicini De Sisti attacca la federcalcio, in la Repubblica, 1º agosto 1990.
  26. ^ Tardelli lascia l'under 21, allenerà il Como in C/1, in la Repubblica, 27 giugno 1993.
  27. ^ Calcio news, in la Repubblica, 13 giugno 1995.
  28. ^ Tardelli, è finita l'avventura?, in la Repubblica, 24 ottobre 1996.
  29. ^ Calcio news, in la Repubblica, 26 ottobre 1996.
  30. ^ Nizzola chiama Maldini 'vai Cesare, tocca a te', in la Repubblica, 16 dicembre 1996.
  31. ^ Tardelli, un vice di nome 'il modello è Bearzot', in la Repubblica, 17 dicembre 1996.
  32. ^ Maldini comincia con Inzaghi e Baggio, in la Repubblica, 27 aprile 1997.
  33. ^ Under 21 a Tardelli, su www2.raisport.rai.it, 18 dicembre 1997. URL consultato il 21 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2015).
  34. ^ Fabio Monti, Roberto De Ponti, Giancarla Ghisi e Giancarlo Padovan, Moratti ha scelto, l'Inter riparte da Tardelli, in Corriere della Sera, 7 ottobre 2000, p. 43 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2015).
  35. ^ Colpo del Bologna Maresca è vicino, in la Repubblica, 10 ottobre 2000.
  36. ^ L'addio di Maldini e Tardelli l'ex ct sta pensando all'Arabia, in la Repubblica, 17 giugno 2001.
  37. ^ Tardelli allenerà il Bari, su it.eurosport.com, 29 dicembre 2002.
  38. ^ Il Bari licenzia Tardelli, Simoni a Napoli, in Corriere della Sera, 11 novembre 2003, p. 45 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2015).
  39. ^ Calcio, Tardelli nuovo ct dell'Egitto: penso ai Mondiali, su sport.repubblica.it, 25 marzo 2004.
  40. ^ Francesco Romaniello, Marco Tardelli non è più allenatore dell'Egitto, su tuttonapoli.net, 11 ottobre 2004.
  41. ^ Stefano Brandini Dini, L'Arezzo si aggrappa a Tardelli, in La Gazzetta dello Sport, 1º marzo 2005.
  42. ^ Daniele Magnani, Arezzo: esonerato Tardelli, torna Marino, su tuttomercatoweb.com, 21 aprile 2005.
  43. ^ Juve, ecco il nuovo vertice. Dentro Tardelli e Montali, su repubblica.it, 14 giugno 2006.
  44. ^ Marco Tardelli lascia il cda della Juve. A fine mese via anche Bettega, su repubblica.it, 14 giugno 2007.
  45. ^ La sfida del Trap: In Irlanda, con Tardelli, in la Repubblica, 14 febbraio 2008.
  46. ^ Stasera l'amichevole contro l'Argentina. Trapattoni operato, per Irlanda-Argentina Tardelli in panchina al suo posto, su www1.adnkronos.com, 11 agosto 2011.
  47. ^ Trapattoni si è dimesso. "Ma non lascio il calcio", su calciomercato.it, 11 settembre 2013. URL consultato il 15 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2016).
  48. ^ Filmato audio Roberto Pavanello, Marco Tardelli: "Senza Sara non avrei mai scritto un libro come questo", La Stampa, 16 giugno 2016.
  49. ^ Fabio Fabbretti, L'Avversario - L'Altra Faccia del Campione: su Rai 3 arriva il 'nuovo Sfide' con Marco Tardelli. Alla prima Antonio Cassano, su davidemaggio.it, 1º giugno 2023.
  50. ^ Play-off.
  51. ^ Gli azzurri del mundial '82 premiati al CONI con il Collare d'oro al Merito Sportivo, su figc.it, 19 dicembre 2017. URL consultato il 21 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Calciatori - La raccolta completa Panini 1961-2012, vol. 2 (1985-1986), Panini, 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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