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La luna è dei lupi
Un emocionante viaje por la naturaleza salvaje en busca de la libertad. «Aquel era el momento de la jornada preferido de Rio. Un instante suspendido entre el día y la noche, entre la luz y la oscuridad. Incierto, indefinido. Un poco como se sentía él. Un aullido llegó prendido del viento. Rio reconoció el tono pesado y potente de Grigio que convocaba a la manada. La noche invitaba a una nueva cacería.» Uno de los momentos más intensos de mis viajes fue cuando miré a un lobo a los ojos. La fiereza salvaje de su mirada me embrujó. Pero también me inquietó reconocer en aquellos ojos un espíritu de libertad que nosotros humanos hemos perdido. Seguramente es esto lo que nos asusta de los en sus ojos vemos cómo éramos nosotros mismos hace tiempo. Y cómo ya no somos. GIUSEPPE FESTA
- GenresFiction
251 pages, Hardcover
First published January 1, 2019
About the author
Giuseppe Festa
24 books21 followersGiuseppe Festa è laureato in Scienze Naturali e si occupa di educazione ambientale. Appassionato musicista, è cantante e autore del gruppo Lingalad. La sua musica, carica di suggestioni evocate dal mondo naturale, ha incontrato un vasto consenso di critica e di pubblico e lo ha portato a esibirsi su prestigiosi palcoscenici internazionali, da New York a Bruxelles, da Toronto a Francoforte. Protagonista del film documentario Oltre la Frontiera, è autore di diversi reportage sulla natura trasmessi dalla Rai. Ha pubblicato i romanzi Il passaggio dell’orso (Salani, 2013; Mondadori, 2014) e L’ombra del gattopardo (Salani, 2014).
Biografia Completa:
http://www.giuseppefesta.com/biografi...
Biografia Completa:
http://www.giuseppefesta.com/biografi...
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Community Reviews
Displaying 1 - 24 of 24 reviews
February 4, 2017
The Moon Belongs to the Wolves is a gorgeous study of a wolf pack and the humans who alternately threaten, study, and care for its members. Giuseppe Festa, as a Forestry specialist who has studied wolves in their natural habitat, is well aware of the latest scientific insights on wolf society, behavior, and communication. As an artist, Festa also appreciates the poetry and valor of the wolves' lives, and he draws very moving parallels between the best of wolf and human behavior. This is a story about facing fear and finding courage, and about accepting and sacrificing for others. It's educational, uplifting, challenging, and simply beautiful.
March 28, 2017
4.5*
Dolcissimo, poetico, emozionante.
Dolcissimo, poetico, emozionante.
September 9, 2019
Una bella historia sobre la libertad de ser quién deseas ser desde la perspectiva de los lobos.
June 5, 2016
Un bellissimo libro per capire il mondo dei lupi e vedere il loro adattamento ai cambiamenti dovuti all'uomo. un incrocio tra due mondi diversi che cercano di capirsi tra di loro. l'autore dice tutto con una sola frase: accettare ciò che era diverso da sè: l'unica chiave possibile per sopravvivere in un mondo che non era, e non sarebbe mai stato, solo dei lupi. Se persino i lupi iniziano ad accettare la diversità presente nella natura, allora noi umani dovremmo iniziare a prendere esempio da loro, che sono superiori a noi da questo punto di vista. un libro interessante e pieno di emozioni; impossibile non sentirsi parte di quella stessa natura nè percepire i suoni del bosco, che vengono descritti in modo poetico, ma non pesante. assolutamente è stato molto piacevole come lettura.
July 6, 2017
«Quella notte, gli odori erano carte truccate mischiate da un vento prestigiatore.
Poi, la pioggia.
Rio si scrollò l’acqua di dosso e lanciò un’occhiata di lato. All’ombra della parete rocciosa, la figura di Falco si distingueva appena. Il giovane, ritto sulle quattro zampe, scrutava le pendici del Monte Sibilla».
Così si apre questo romanzo sorprendentemente ricco e intenso, e ti catapulta subito nel vivo della narrazione come nel panorama selvaggio e aspro dei Monti Sibillini, nell’Appennino umbro-marchigiano.
Rio e il branco di cui fa parte, guidato dal maschio alfa Grigio, vivono le loro giornate di caccia nella riserva naturale, “la zona franca” come la chiamano i lupi, che li protegge e li sfama.
Sarà l’incontro con l’uomo, insieme a un’inattesa penuria di cibo, a sconvolgere la loro esistenza:
«Rio e Lama si gettarono nella mischia, mentre Falco e Alba correvano tutto intorno per distrarre i cani e offrire una via di fuga al padre.
Due dei cani abbandonarono la loro posizione e Grigio si tuffò nel varco. Era libero.
“Via… via di qua” urlò, sbavando sangue.
Ma era troppo tardi.
Un boato».
Cacciati dal loro territorio, i lupi del Monte Sibilla, ora guidati da Rio, affronteranno un lungo viaggio alla ricerca di una nuova zona capace di offrire loro cibo e salvezza.
Nuovi incontri segneranno la loro ricerca, con altri lupi e altri esseri umani, che però non sempre si mostreranno ostili.
«Fu allora che successe.
Lama sollevò una zampa come per toccare il braccio della ragazza. E incontrò la sua mano.
Palmo nel palmo.
Occhi negli occhi.
Un pozzo castano e uno specchio d’ambra. Greta affondò nell’iride della lupa. Vide una notte ricamata di stelle e un’alba rosata, il sole dorato e una fitta nebbia d’argento. Infine, ritagliata in un cielo blu profondo, una brillante lama di luna».
Questo romanzo sa toccare corde profonde nell’anima di chi legge e ha una sensibilità tale da saperne carpire le emozioni intense.
Tutta la storia, o quasi, è vissuta dal punto di vista dei lupi. Gli animali e gli uomini stessi sono visti con gli occhi di questo predatore troppo spesso braccato. Ciò comporta ovviamente un eccesso di umanizzazione dei lupi stessi, elemento che tuttavia aggiunge pathos alla narrazione.
I comportamenti e lei reazioni di questi splendidi predatori, per quanto appunto umanizzati al punto da farli parlare tra loro, sono però credibili nel contesto della storia. Non per nulla l’autore, Giuseppe Festa, ha seguito a lungo i lupi dell’Appennino prima di scrivere la storia, accompagnato da ricercatori esperti.
E così ci sembra di vivere sulla nostra stessa pelle ogni dramma che si abbatte sui protagonisti a quattro zampe, ogni vicenda inattesa, ogni palpito dei loro cuori selvaggi. Perfino quando si nascondono in un parco giochi nel cuore della città, a pochi metri dai bambini e dalle loro madri umane, la simpatia del lettore resta per i lupi.
Un posto speciale nel mio cuore è occupato da Scuro, Otello per gli umani, in cui convivono due anime e due istinti contrastanti, che spesso lo porteranno a vivere ai margini. La sua lacerazione interiore e la sua voglia di rivalsa lo rendono istintivamente simpatico, al punto di farlo amare quanto e forse più di Rio.
La scrittura di Giuseppe Festa è impeccabile, direi quasi poetica. Sa descrivere gli ambienti con un’intensità perfetta, senza mai annoiare, anzi arricchendo la trama con pennellate narrative degne di un grande autore.
Il romanzo è lungo quasi duecento pagine, ma il ritmo sostenuto e avvincente della storia lo rende leggibile in pochissime ore.
Un libro sui lupi e per i lupi, capace di suscitare emozioni e di far versare anche qualche lacrima di commozione. Una lettura perfetta per chi decide di accostarsi a questi splendidi animali senza pregiudizi e d’immergersi a fondo nel loro mondo naturale così selvaggio e appassionante.
Recensione scritta per il blog www.ioleggoconjoy.com
Poi, la pioggia.
Rio si scrollò l’acqua di dosso e lanciò un’occhiata di lato. All’ombra della parete rocciosa, la figura di Falco si distingueva appena. Il giovane, ritto sulle quattro zampe, scrutava le pendici del Monte Sibilla».
Così si apre questo romanzo sorprendentemente ricco e intenso, e ti catapulta subito nel vivo della narrazione come nel panorama selvaggio e aspro dei Monti Sibillini, nell’Appennino umbro-marchigiano.
Rio e il branco di cui fa parte, guidato dal maschio alfa Grigio, vivono le loro giornate di caccia nella riserva naturale, “la zona franca” come la chiamano i lupi, che li protegge e li sfama.
Sarà l’incontro con l’uomo, insieme a un’inattesa penuria di cibo, a sconvolgere la loro esistenza:
«Rio e Lama si gettarono nella mischia, mentre Falco e Alba correvano tutto intorno per distrarre i cani e offrire una via di fuga al padre.
Due dei cani abbandonarono la loro posizione e Grigio si tuffò nel varco. Era libero.
“Via… via di qua” urlò, sbavando sangue.
Ma era troppo tardi.
Un boato».
Cacciati dal loro territorio, i lupi del Monte Sibilla, ora guidati da Rio, affronteranno un lungo viaggio alla ricerca di una nuova zona capace di offrire loro cibo e salvezza.
Nuovi incontri segneranno la loro ricerca, con altri lupi e altri esseri umani, che però non sempre si mostreranno ostili.
«Fu allora che successe.
Lama sollevò una zampa come per toccare il braccio della ragazza. E incontrò la sua mano.
Palmo nel palmo.
Occhi negli occhi.
Un pozzo castano e uno specchio d’ambra. Greta affondò nell’iride della lupa. Vide una notte ricamata di stelle e un’alba rosata, il sole dorato e una fitta nebbia d’argento. Infine, ritagliata in un cielo blu profondo, una brillante lama di luna».
Questo romanzo sa toccare corde profonde nell’anima di chi legge e ha una sensibilità tale da saperne carpire le emozioni intense.
Tutta la storia, o quasi, è vissuta dal punto di vista dei lupi. Gli animali e gli uomini stessi sono visti con gli occhi di questo predatore troppo spesso braccato. Ciò comporta ovviamente un eccesso di umanizzazione dei lupi stessi, elemento che tuttavia aggiunge pathos alla narrazione.
I comportamenti e lei reazioni di questi splendidi predatori, per quanto appunto umanizzati al punto da farli parlare tra loro, sono però credibili nel contesto della storia. Non per nulla l’autore, Giuseppe Festa, ha seguito a lungo i lupi dell’Appennino prima di scrivere la storia, accompagnato da ricercatori esperti.
E così ci sembra di vivere sulla nostra stessa pelle ogni dramma che si abbatte sui protagonisti a quattro zampe, ogni vicenda inattesa, ogni palpito dei loro cuori selvaggi. Perfino quando si nascondono in un parco giochi nel cuore della città, a pochi metri dai bambini e dalle loro madri umane, la simpatia del lettore resta per i lupi.
Un posto speciale nel mio cuore è occupato da Scuro, Otello per gli umani, in cui convivono due anime e due istinti contrastanti, che spesso lo porteranno a vivere ai margini. La sua lacerazione interiore e la sua voglia di rivalsa lo rendono istintivamente simpatico, al punto di farlo amare quanto e forse più di Rio.
La scrittura di Giuseppe Festa è impeccabile, direi quasi poetica. Sa descrivere gli ambienti con un’intensità perfetta, senza mai annoiare, anzi arricchendo la trama con pennellate narrative degne di un grande autore.
Il romanzo è lungo quasi duecento pagine, ma il ritmo sostenuto e avvincente della storia lo rende leggibile in pochissime ore.
Un libro sui lupi e per i lupi, capace di suscitare emozioni e di far versare anche qualche lacrima di commozione. Una lettura perfetta per chi decide di accostarsi a questi splendidi animali senza pregiudizi e d’immergersi a fondo nel loro mondo naturale così selvaggio e appassionante.
Recensione scritta per il blog www.ioleggoconjoy.com
July 30, 2023
Es una historia que muestra lo que ocurre en el día a día desde el punto de vista de un lobo, de una manera que te hace sentir como si realmente fueras el animal. Una forma de contarlo que luego más adelante en la historia se complementa con la historia de la razon por la que todo eso ocurre, una investigación de un guardabosques que investiga a los lobos como parte de un trabajo de doctorado o una tesis (no me acuerdo exactamente que era).
La trama desde el principio tiena giros abruptos (que a menudo incluyen personajes, aun no se muy bien a razon de que, porque estos nuevos personajes parecen innecesarios) lo que hace que la trama se volviera confusa y enredada, una falta de fluidez en la narrativa (Hay partes que se hacen muy pesadas).
Además los personajes son más bien planos, tienen poca profundidad de caracter a pesar de ser lobos con caracteristicas humanas, que reflexionan y a esto se le podría haber sacado más partido. No acabe de conectar, tener empatía con los personajes, estaban desarrollados de forma poco convincente.
El paisaje también me hizo desear más, sobre todo descripciones, dejaba entreveer que eran maravillosos pero no he acabado de poder imaginarlos. El final así mismo deja preguntas sin respuestas.
Lo cierto es que la novela ha dejado una sensaciónn de insatisfaccion que no se a que atribbuir.
La trama desde el principio tiena giros abruptos (que a menudo incluyen personajes, aun no se muy bien a razon de que, porque estos nuevos personajes parecen innecesarios) lo que hace que la trama se volviera confusa y enredada, una falta de fluidez en la narrativa (Hay partes que se hacen muy pesadas).
Además los personajes son más bien planos, tienen poca profundidad de caracter a pesar de ser lobos con caracteristicas humanas, que reflexionan y a esto se le podría haber sacado más partido. No acabe de conectar, tener empatía con los personajes, estaban desarrollados de forma poco convincente.
El paisaje también me hizo desear más, sobre todo descripciones, dejaba entreveer que eran maravillosos pero no he acabado de poder imaginarlos. El final así mismo deja preguntas sin respuestas.
Lo cierto es que la novela ha dejado una sensaciónn de insatisfaccion que no se a que atribbuir.
April 10, 2019
Che storia emozionante! Qui c'è il senso della vita! Passione, amore, vendetta, riscatto, rinascita, odio, paura, coraggio, onore, dramma, gioia.. tanti insegnamenti per grandi e "piccini". Descrizioni sempre fantastiche delle avventure "lupesche" e dei luoghi visitati tanto che sembra di essere là a girovagare con loro. La narrazione inizia dalla parte dei lupi. Il narratore è un lupo, è uno del branco. I lupi parlano, hanno emozioni, pensieri, desideri, paure. Quando ci si è abituati a essere un lupo, arrivano gli umani, che in teoria dovrebbero essere il "male" per il lupo. Ma si scoprirà che non è sempre così, e questo libro abbatte molti pregiudizi sia da una parte sia dall'altra. Si impara a conoscere le usanze e i metodi del branco, anche in maniera abbastanza "fantasy" ma mai banale o assurda. Insomma si entra nei panni dei lupi e si provano emozioni insieme a loro. Verso la fine qualche lacrimetta può scappare. Il libro non è mai noioso, è molto avvincente e non ho trovato difetti. Corro subito a cercare gli altri dello stesso autore!
PS: ascoltato in audiolibro, con un super narratore! Questo ha aiutato molto nel percepire le emozioni.
PS: ascoltato in audiolibro, con un super narratore! Questo ha aiutato molto nel percepire le emozioni.
December 31, 2018
Quando ho comprato questo libro ero piena di aspettative. Mi aspettavo di leggerlo tutto d'un fiato e di divorarmi i capitoli uno dopo l'altro. E devo dire di non essere rimasta delusa! È un libro pieno di forza e il fatto che Rio non fosse il tipico maschio alpha che sa sempre come agire e va dritto per la sua strada mi è davvero piaciuto, così come mi è piaciuto il fatto che si siano interrogati su di noi e che credessero, chi prima chi dopo, che non siamo tutti senza cuore. Purtroppo non sono riuscita a stabilire un particolare legame emotivo con i personaggi come mi è successo in altri libri, inoltre l'inizio l'ho trovato un po' lento e, personalmente, non amo le scene confuse dove non si capisce bene chi sia coinvolto. Per questi motivi non me la sono sentita di dare 5 stelle, ma è senza dubbio un libro che vale la pena leggere perché una volta che prende il via non riesci più a fermarti fino a quando non realizzi che il libro è finito. Spero che il messaggio trasmesso dall'autore arrivi a quante più persone possibile, perché abbiamo davvero bisogno di cambiare.
August 21, 2021
Bellissimo. La storia ti immedesima subito nel racconto e ti fa affezionare ai personaggi, umani o lupi che siano. La trama a parer mio non è scontata e ti spinge a scoprire cosa succederà più avanti. Acquistato qualche anno fa e resta ancora il mio libro preferito. È molto molto scorrevole e piacevole da leggere. Consigliatissimo
November 20, 2022
Un libro dirigido a un publico mas joven que le encanten los lobos. La autora le pone voz a una manada de lobos según su experiencia en este ambiente. Nos muestra la naturaleza y las dos versiones, humanos y lobos en donde se enfrentaran a diversos peligros.
August 1, 2019
Non posso dare un parere perché il libro non mi ha preso quindi ho abbandonato prima della metà...
March 23, 2022
4,5 ⭐
August 8, 2022
Molto scorrevole e bello, consigliatissimo
August 22, 2022
Libro favoloso ! L'ho amato leggermente triste a parare mio
This entire review has been hidden because of spoilers.
August 30, 2022
non mi è per niente piaciuto avrei preferito non leggerlo
December 11, 2022
Bellissimo e si parla di 2 store contemporaneamente che poi si incrociano
This entire review has been hidden because of spoilers.
June 14, 2023
Una stupenda favola per adulti
I personaggi sono dei lupi e il libro narra le vicende, la vita e le passioni di questi animali, in fondo, non così dissimili da noi umani
I personaggi sono dei lupi e il libro narra le vicende, la vita e le passioni di questi animali, in fondo, non così dissimili da noi umani
February 20, 2024
If men loved each other like animals love each other.
March 2, 2021
Lobos y mucha concienciación ambiental es lo que encontré en esta lectura. Una combinación perfecta que busca acercar al público joven (y no tan joven) las amenazas que sufre el lobo.
Así, mediante el viaje de una manada de lobos en busca de un nuevo territorio donde asentarse el escritor, Giuseppe Festa, nos conciencia de los múltiples peligros y dificultades que hacen frente los lobos. Entre ellos destaca la fragmentación del territorio por medio de barreras arquitectónicas y el uso de cebos envenenados.
De este modo Giuseppe Festa intenta quitar el disfraz de figura demoníaca y malvada que envuelve al lobo y mostrarlo como lo que es: un depredador sumamente vulnerable que se ve azotado por el que puede ser su único salvador —el hombre.
Otro punto a destacar de la historia es cómo el autor pone el foco en todos esos biólogos, naturalistas y agentes forestales que con su discreto trabajo diario hacen una labor extraordinariamente importante como es la de intentar preservar un animal muy poco querido a lo largo y ancho de nuestro planeta.
Ha sido, en resumen, una novela amena pero con mucho trasfondo. Ideal para los amantes de la naturaleza en general.
Así, mediante el viaje de una manada de lobos en busca de un nuevo territorio donde asentarse el escritor, Giuseppe Festa, nos conciencia de los múltiples peligros y dificultades que hacen frente los lobos. Entre ellos destaca la fragmentación del territorio por medio de barreras arquitectónicas y el uso de cebos envenenados.
De este modo Giuseppe Festa intenta quitar el disfraz de figura demoníaca y malvada que envuelve al lobo y mostrarlo como lo que es: un depredador sumamente vulnerable que se ve azotado por el que puede ser su único salvador —el hombre.
Otro punto a destacar de la historia es cómo el autor pone el foco en todos esos biólogos, naturalistas y agentes forestales que con su discreto trabajo diario hacen una labor extraordinariamente importante como es la de intentar preservar un animal muy poco querido a lo largo y ancho de nuestro planeta.
Ha sido, en resumen, una novela amena pero con mucho trasfondo. Ideal para los amantes de la naturaleza en general.
September 27, 2016
Ero indecisa fra le tre o le quattro stelle, alla fine ho deciso di optare per le tre perchè sono stretta di voti, ma sono da considerarsi come tre e mezzo.
Il primo elemento che vorrei sottolineare (che ad alcuni potrebbe risultare un pregio, ma non è il mio caso) è che i capitoli dal P.O.V dei lupi mi sono sembrati scritti quasi da una mano diversa rispetto alle parti con P.O.V umano. Ho apprezzato molto i primi e molto poco le seconde.
Lo stile è fresco, fluido, senza troppe pretese ma comunque d'effetto, molto concentrato su odori, sensazioni, atmosfere dei monti, ma sembra perdersi quando gli animali spariscono dalla scena. I dialoghi fra i lupi sono bilanciati, verosimili, non infantili come ci si potrebbe aspettare da animali parlanti (ovvero l'autore è riuscito in un compito che ritengo arduo) eppure diventano improvvisamente stereotipati e dozzinali quando a parlare sono gli esseri umani.
(ATTENZIONE, DA QUESTO MOMENTO POTREBBERO ESSERCI DEGLI SPOILER).
Per quanto riguarda i contenuti, ho davvero molto apprezzato la caratterizzazione della società dei lupi, il loro avere una religione, un'etica e il loro dubitare che gli uomini, creature violente e pericolose, le possiedano. Questo espediente fornisce un cambio di prospettiva rispetto ai soliti libri sulla salvaguardia della natura, che spesso restano antropocentrici, e spinge efficacemente alla riflessione senza ricorrere a moralismi. Mi è piaciuto (dal punto di vista della narrativa ovviamente, mi è dispiaciuto sul piano sentimentale!) vedere le morti di alcuni personaggi, a mio parere hanno reso la materia trattata più matura - anche se io sono emozionale e qualche lacrimuccia mi è scesa.
Gli innamoramenti fra i lupi sono molto naturali e non forzati, trattati in maniera semplice, come sono normalmente trattati l'amicizia e l'amore familiare. La stessa cosa non posso dire per quanto riguarda la storia d'amore fra i due ragazzi. Che sarebbe nato del tenero era palese sin dalla prima apparizione di Greta, speravo vivamente di sbagliarmi ma così non è stato. Certo, ho apprezzato il cambiamento di Greta nel corso dell'arco narrativo e il suo superare le sue paure a fin di bene, ma sia lei che Lorenzo mi sono sembrati fortemente stereotipati. Lui è lo studioso imbranato, disordinato e un po' nerd, lei la bella ereditiera non esattamente competente della materia della quale va ad occuparsi. Certo, la storia ci spiega come mai lei voglia occuparsi di lupi nonostante ne sappia poco, ma resta il fatto che il clichè del "lui (studioso imbranato) insegna a lei (affascinante meno arguta)" è stato visto e rivisto e mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa di diverso, o evitare la dinamica di coppia a prescindere e vederli concludere come buoni amici. L'aggiunta amorosa l'ho trovata forzata e inutile, ma potrebbe essere il mio gusto personale.
Detto questo, il libro mi è comunque piaciuto. E' scorrevole, prende il lettore e ha delle belle atmosfere ed un bel messaggio. Non è fra i migliori che abbia letto, ma da amante dei lupi sin da bambina mi ha ricordato la mia infanzia e il sapore delle gite nei boschi dell'Appennino.
Il primo elemento che vorrei sottolineare (che ad alcuni potrebbe risultare un pregio, ma non è il mio caso) è che i capitoli dal P.O.V dei lupi mi sono sembrati scritti quasi da una mano diversa rispetto alle parti con P.O.V umano. Ho apprezzato molto i primi e molto poco le seconde.
Lo stile è fresco, fluido, senza troppe pretese ma comunque d'effetto, molto concentrato su odori, sensazioni, atmosfere dei monti, ma sembra perdersi quando gli animali spariscono dalla scena. I dialoghi fra i lupi sono bilanciati, verosimili, non infantili come ci si potrebbe aspettare da animali parlanti (ovvero l'autore è riuscito in un compito che ritengo arduo) eppure diventano improvvisamente stereotipati e dozzinali quando a parlare sono gli esseri umani.
(ATTENZIONE, DA QUESTO MOMENTO POTREBBERO ESSERCI DEGLI SPOILER).
Per quanto riguarda i contenuti, ho davvero molto apprezzato la caratterizzazione della società dei lupi, il loro avere una religione, un'etica e il loro dubitare che gli uomini, creature violente e pericolose, le possiedano. Questo espediente fornisce un cambio di prospettiva rispetto ai soliti libri sulla salvaguardia della natura, che spesso restano antropocentrici, e spinge efficacemente alla riflessione senza ricorrere a moralismi. Mi è piaciuto (dal punto di vista della narrativa ovviamente, mi è dispiaciuto sul piano sentimentale!) vedere le morti di alcuni personaggi, a mio parere hanno reso la materia trattata più matura - anche se io sono emozionale e qualche lacrimuccia mi è scesa.
Gli innamoramenti fra i lupi sono molto naturali e non forzati, trattati in maniera semplice, come sono normalmente trattati l'amicizia e l'amore familiare. La stessa cosa non posso dire per quanto riguarda la storia d'amore fra i due ragazzi. Che sarebbe nato del tenero era palese sin dalla prima apparizione di Greta, speravo vivamente di sbagliarmi ma così non è stato. Certo, ho apprezzato il cambiamento di Greta nel corso dell'arco narrativo e il suo superare le sue paure a fin di bene, ma sia lei che Lorenzo mi sono sembrati fortemente stereotipati. Lui è lo studioso imbranato, disordinato e un po' nerd, lei la bella ereditiera non esattamente competente della materia della quale va ad occuparsi. Certo, la storia ci spiega come mai lei voglia occuparsi di lupi nonostante ne sappia poco, ma resta il fatto che il clichè del "lui (studioso imbranato) insegna a lei (affascinante meno arguta)" è stato visto e rivisto e mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa di diverso, o evitare la dinamica di coppia a prescindere e vederli concludere come buoni amici. L'aggiunta amorosa l'ho trovata forzata e inutile, ma potrebbe essere il mio gusto personale.
Detto questo, il libro mi è comunque piaciuto. E' scorrevole, prende il lettore e ha delle belle atmosfere ed un bel messaggio. Non è fra i migliori che abbia letto, ma da amante dei lupi sin da bambina mi ha ricordato la mia infanzia e il sapore delle gite nei boschi dell'Appennino.
May 4, 2016
Un viaggio toccante. Bello il ritmo, stupende le immagini della natura, poetico senza essere stucchevole, coinvolgente.
Ho sentito la musica dei boschi leggendolo, ho respirato le folate di vento tra gli alberi, rabbrividendo al loro canto. Spinge a desiderare davvero di poter ascoltare la voce dei lupi, guardare nei loro occhi e sapere che da quel momento tutto sarebbe stato diverso.
Un viaggio a quattro zampe in cui si riesce persino a trovare l'essere umano che merita di essere amato.
Il linguaggio usato è molto lineare, pulito, senza complicazioni, adatto al punto di vista dei lupi, che è quello dominante nel libro.
Un pochino sbiadita forse la storia dei protagonisti umani (o sarebbe meglio dire co-protagonisti), le cui vicende sono abbastanza prevedibili. Però non stona ed è piacevole anche così.
Ho sentito la musica dei boschi leggendolo, ho respirato le folate di vento tra gli alberi, rabbrividendo al loro canto. Spinge a desiderare davvero di poter ascoltare la voce dei lupi, guardare nei loro occhi e sapere che da quel momento tutto sarebbe stato diverso.
Un viaggio a quattro zampe in cui si riesce persino a trovare l'essere umano che merita di essere amato.
Il linguaggio usato è molto lineare, pulito, senza complicazioni, adatto al punto di vista dei lupi, che è quello dominante nel libro.
Un pochino sbiadita forse la storia dei protagonisti umani (o sarebbe meglio dire co-protagonisti), le cui vicende sono abbastanza prevedibili. Però non stona ed è piacevole anche così.
July 18, 2022
Pero que libro tan bonito, te lleva a un increíble viaje por la naturaleza atraves de los ojos de los lobos, y también de dos jóvenes que se conocen y se van relacionando cada vez que pasa el tiempo tratando de ayudar a estas increíbles criaturas y nos hablas más que nada de como nuestra invasión a la naturaleza afecta zonas de caza de gran importancia para ciertas especies y como les es más difícil sobrevivir. Me gusto mucho me ayudo a refleccionar en que los cambios que creemos buenos no lo son para otros y afectados a la naturaleza y el medio ambiente.
July 20, 2016
Questo libro racconta com'è la vita dal punto di vista dei lupi. E' una vita piena di sacrifici ed odio verso il genere umano, causato delle sue ingiustizie verso di loro. Il romanzo riesce molto bene nella sua impresa di far riflettere, di far cambiare idea su chi siano quelli di cui dovremmo avere paura.
August 7, 2017
Un libro rivolto ai ragazzi, piacevole da leggere anche per gli adulti. La scrittura è complessivamente semplice e lineare (un pregio), in alcune descrizioni risulta però un po' troppo leziosa, tanto da suonare affettata. A parte questo dettaglio, il racconto scorre fluido e le atmosfere sono ben rese. Una bella favola con la Natura come protagonista; leggerò altro di questo autore.
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