Il potere del cane (The Power of the Dog) di Jane Campion, con Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst, Kodi Smit-McPhee (film, Netflix)

Il primo film di Jane Campion dopo un decennio o quasi di silenzio (ha diretto la serie Top of the Lake) è ambientato negli anni Venti del secolo scorso, lassù nel Montana, tra mandrie e cowboy. Definito un po’ sbrigativamente western per i paesaggi, secondo me somiglia più a un racconto gotico. I temi di Campion ci sono tutti: la violenza e la grazia della natura, il potere del desiderio e quello della musica. C’è un pianoforte anche qui ma se in Lezioni di piano era strumento di liberazione, qui è una delle tante trappole in cui finisce la fragile Rose, vedova con figlio effemminato (ma forse oggi dobbiamo definirlo gender fluid) che sposa l’elegantone George. Andrebbe tutto bene in teoria, se George non avesse quel fratello Phil, un bruto (Cumberbatch, nel miglior ruolo della sua carriera) che usa il fango al posto del bagnoschiuma, castra il bestiame a mani nude e nasconde (neanche tanto bene) la propria omosessualità.

Il film è un adattamento da un romanzo del 1967 ed è chiaro perché Jane Campion si sia appassionata alla dinamica di questa famiglia disfunzionale su cui la tragedia incombe severa, come le montagne che circondano il ranch. Il disagio di Rose mentre la cuoca di casa racconta una leggenda locale da fiaba horror (una donna morta a cui sono continuati a crescere i capelli fino a riempire completamente la bara) diventa quello dello spettatore. Non è un film simpatico, questo Potere del cane, richiede un’adesione a un mondo così lontano che è quasi astratto, anche quando Campion ci prende a schiaffi con le scene più brutali. Il finale, frettoloso e non completamente risolto, non fa bene a un film comunque potentissimo, come dimostrano i premi già vinti: Leone d’argento a Venezia (premio speciale alla miglior regia) e tre Golden Globe (miglior film drammatico, miglior regia, miglior attore non protagonista al giovane Kodi Smit-McPhee. Molto probabile anche una pioggia di nomination agli Oscar, tra non molto.