Stellantis ancora in rosso, analisti delusi dai conti del primo trimestre
Gli analisti di Intermonte tagliano il target price della società automobilistica
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Vendite suStellantis che a Milano si posiziona in fondo al FTSE MIB. A pesare sul titolo una serie di giudizi negativi da parte degli analisti all’indomani della pubblicazione dei conti della società.
Intermonte, ricavi primo trimestre inferiori alle attese
Nel dettaglio, secondo Intermonte, i ricavi del primo trimestre sono stati inferiori alle attese, «con indicazioni sui prossimi trimestri che suggeriscono che le tendenze saranno peggiori di quanto ipotizzato in precedenza». In particolare, il ripristino delle scorte nel 2023 sta apportando alla crescita un impatto maggiore di quanto gli analisti si attendevano «soprattutto mentre la società si prepara al lancio di nuovi modelli, con una maggiore inflazione dei costi al netto delle efficienze che minano gli utili». Alla luce di questo scenario, Intermonte conferma la raccomandazione sul titolo a neutral mentre il target price «è sceso da 23,7 a 21,2 euro, riflettendo stime più basse e il pagamento dei dividendi, in parte compensati da multipli più alti».
Equita riduce stime sul 2024
Giudizi negativi anche da parte di Equita che si sofferma sul fatto che «durante la call sono state fornite alcune indicazioni sul secondo trimestre ma non sulle guidance dell’intero anno che generano incertezza» visto il contesto macroeconomico. Alla luce delle indicazioni emerse, gli analisti riducono le stime sul 2024 (fatturato -2%; ebit adj a -11%; net profit -11%) e «intorno a mid-single digit nel 2025». I broker ritengono comunque «che la riduzione delle stime non comprometta né il buy-back, né la distribuzione del dividendo». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Mediobanca che ha deciso di declassare il titolo a Neutral da Outperform «poiché facciamo fatica a vedere un rialzo nel breve/medio termine» . Gli analisti intravedono «qualche rischio al ribasso sui dati di consenso, visto che i volumi e i prezzi rimarranno probabilmente sotto pressione per tutto il 2024» e sottolineano l’assenza di catalizzatori che possano consentire una rivalutazione delle azioni nei prossimi mesi.
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