Beni significativi: che cosa sono, elenco completo, iva, esempi | Soldioggi

Hai deciso di comprare e installare una caldaia nuova? Oppure finalmente è arrivato il momento di sostituire tutti gli infissi esterni o le porte interne? La normativa italiana prevede alcune agevolazioni: nello specifico, all’acquisto di beni significativi si applica un’IVA ridotta rispetto a quella ordinaria. In questo modo il prezzo finale che devi pagare è più basso.

In questa guida completa sui beni significativi ti spiego cosa sono, ti fornisco l’elenco dettagliato previsto da decreto ministeriale, quali sono le agevolazioni in campo IVA, come fare la fattura, te ne fornisco un esempio e infine come ottenere l’agevolazione per l’installazione di un nuovo impianto di allarme.

Cosa sono

I beni significativi sono beni di valore importante, appunto significativo. Come capire se qualcosa è un bene significativo? Semplice, la legge li elenca in maniera dettagliata, quindi non puoi sbagliarti. Parlare di beni significativi è molto importante, perché godono dell’IVA agevolata.

Se acquisti dei beni significativi, non si calcola l’IVA ordinaria, ma un’IVA ridotta e pari al 10%. Ci sono però delle condizioni precise per usufruire di questa IVA e le vedremo più avanti, dopo aver conosciuto l’elenco dettagliato dei beni significativi, quali sono quelli individuati dalla normativa.

Elenco

Il D.M. del 29/12/99, elenca in maniera dettagliata quali sono i beni significativi, dunque i beni che usufruiscono dell’IVA agevolata al 10%:

  • Ascensori;
  • Condizionatori e climatizzatori;
  • Caldaie;
  • Allarmi e altri impianti anti intrusione;
  • Videocitofoni;
  • Infissi (porte esterne, finestre, porte interne);
  • Sanitari;
  • Rubinetti e miscelatori da bagno.

A tutti questi prodotti si applica l’IVA agevolata al 10%. Ma ci sono alcune condizioni da rispettare. Vediamolo nel prossimo paragrafo.

IVA

L’art. 7 co. 1 della L. n. 488/99 prevede l’aliquota IVA ridotta al 10% per tutti i lavori di:

  • Manutenzione ordinaria;
  • Manutenzione straordinaria.

Quindi è inutile stare a capire se il lavoro che devi effettuare in casa è di natura ordinaria o straordinaria: l’IVA al 10% vale in ogni caso, purché si tratti di ristrutturazione/lavori presso un immobile ad uso residenziale (casa, appartamento, villa) e non a uso commerciale.

L’IVA al 10% si applica a:

  1. Prestazioni di servizi, che comprendono la manodopera, ma anche materie prime, prodotti semifiniti e altri prodotti necessari (ferramenta, viti, ecc.). questi beni infatti la legge li fa confluire nel valore della prestazione, non occorre neanche indicarli separatamente in fattura, è come se facessero parte della manodopera (Agenzia delle Entrate, risoluzione n. 25/E/2015). A tutto ciò si applica l’IVA al 10%.
  2. Acquisto di beni significativi ma solo se li fornisce la ditta che sta facendo il lavoro. In sostanza, se tu compri degli infissi da una ditta e questa stessa ditta effettua il lavoro, allora hai il 10% di IVA sia su manodopera che sugli infissi. Se invece i lavori li affidi a una ditta, ma gli infissi li compri tu da un’altra parte, allora a quegli infissi si applica l’IVA ordinaria, non il 10%.

Altro limite

L’iVA al 10% è riconosciuta solo fino al valore della prestazione. Per capirci meglio ti faccio subito un esempio di calcolo.

Esempio

Hai deciso di ristrutturare la tua abitazione posando porte nuove. Il preventivo della ditta è questo:

  • 12.000 euro: porte (beni significativi);
  • 5.000 euro: manodopera e altre materie prime e strumentali.

Per un totale di 17.000 euro.

Sulla manodopera, ossia su 5.000 euro, si applica l’IVA al 10%.

Per quanto riguarda le porte, il 10% è riconosciuto solo fino al costo della prestazione: il valore della prestazione è 5.000 euro, quindi dei 12.000 euro di porte, solo su 5.000 paghi l’IVA al 10%, sui restanti 7.000 paghi l’IVA ordinaria.

  • 5.000 euro di manodopera => IVA al 10%;
  • 5.000 euro di porte => IVA al 10%;
  • 7.000 euro di porte => IVA ordinaria

Fattura

Come fare la fattura. La ditta che emette la fattura, deve indicare:

  • Indicazione del servizio (ad esempio: installazione di porte);
  • Totale pattuito;
  • Prezzo dei beni significativi e indicare il riferimento alla normativa (dm 29/12/1999);
  • Manodopera e attrezzi utili per effettuare il lavoro (IVA 10%);
  • Costo dei beni significativi che usufruiscono dell’agevolazione, ossia entro il costo della manodopera;
  • Imponibile rimanente con IVA ordinaria.

Di seguito puoi scaricare un fac simile fattura in formato Excel, riprendendo l’esempio precedente:

  • 17.000 euro totale lavoro;
  • 5.000 euro manodopera;
  • 12.000 euro infissi.

Scarica subito il modulo fac simile compilabile EXCEL per fare la fattura con beni significativi.

Impianto allarme

Gli impianti antifurto sono il sistema anti-intrusione più diffuso degli ultimi anni. tali sistemi si sono evoluti: sono passati da semplici allarmi che “scattavano” con l’ingresso di un malintenzionati, fino a sistemi che funzionano anche via applicazione cellulare, che ti permettono di sapere quale finestra è stata aperta, di disattivare/attivare l’allarme in remoto e tanto altro ancora.

Esiste il sistema di allarme perimetrale, che scatta nel momento in cui un ladro apre le porte e il sistema volumetrico, che scatta nel momento in cui il ladro è già entrato in casa, perché individua il diverso volume presente nella stanza.

I vecchi impianti, essendo i primi, avevano un costo piuttosto alto, delle volte quasi proibitivi. Oggi, la concorrenza e l’avvento di nuovi sistemi ha permesso di abbattere, almeno in parte, i prezzi. Questo non significa che per avere un buon allarme siano sufficienti pochi euro. Tutto ha un prezzo e quanto più un allarme è sofisticato, maggiore sarà la spesa.

Gli impianti di allarme rientrano nell’agevolazione IVA 10% in quanto rappresentano un bene significativo ai sensi del DM del 29 dicembre 1999.

Attenzione

Come abbiamo visto, tra le agevolazioni rientrano tutti i beni significativi, purché li compri direttamente dalla ditta che te li sta installando.

Non sono quini agevolabili le seguenti prestazioni:

  • Acquisto di beni significativi senza l’intervento di ristrutturazione. Se per esempio compri i beni da un’azienda, ma poi li fai installare da un’altra allora su quei beni non puoi godere dell’IVA al 10%;
  • Le prestazioni di servizi durante i subappalti;
  • Altre prestazioni rese da professionisti (ad esempio architetti, geometra).

I requisiti importanti da tener presente per usufruire dell’IVA al 10% sono:

  • Comprare il bene dalla stessa ditta che lo installa;
  • Applicare l’IVA agevolata solo sul valore del bene fino al valore della manodopera. Sul restante valore si applica l’IVA ordinaria.