Il miglio verde è ispirato in parte ad una storia vera accaduta negli Stati Uniti il 16 giugno 1944 e che, ancora oggi, viene considerata come uno dei casi più gravi di razzismo. Il protagonista è il giovane George Stinney Jr. che, a soli 14 anni, viene condannato a morte. Il ragazzo di colore, infatti, è accusato di aver ucciso due bambine bianche di sette ed undici anni. Il film di Frank Darabont è un adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King, che riprende le circostanze accadute nel 1944, cambiando molti elementi narrativi.
Un fatto mai comprovato effettivamente e successivamente confutato con delle semplici osservazioni riguardo l’arma del delitto, la corporatura del ragazzo e la modalità dell’assassinio. Tutti elementi che non sono stati minimamente presi in considerazione all’interno di un processo durato solamente due ore e dieci minuti ed in assenza di un avvocato della difesa. Un tempo record in cui è stata emessa la condanna a morte nonostante il ragazzo si fosse sempre professato innocente. Durante gli 81 giorni trascorsi in cella in attesa dell’esecuzione, poi, al giovane George è stato impedito di vedere i propri genitori, i quali non hanno potuto nemmeno assistere al processo.
Sono dovuti trascorrere 70 anni perché la sua innocenza venisse dimostrata grazie all’impegno di un avvocato della Carolina del Sud. Per arrivare a questo, è stato sufficiente esaminare proprio la causa della morte e l’arma del delitto, identificata in una trave di 19 kg. Considerando la corporatura minuta ed infantile di George, è chiaro che il ragazzo non avrebbe mai potuto utilizzarla per colpire ed uccidere le due vittime.
Il film di Frank Darabont con Tom Hanks è ricordato come uno dei film più belli ed emozionanti, merito anche della sceneggiatura, elaborata sui dialoghi del romanzo di Stephen King. Di seguito potete leggere alcune delle frasi più belle de Il Miglio Verde.