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L’uomo delle previsioni – la recensione

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La lunga e foltissima carriera di Nicolas Cage è costellata di blockbuster e film dal taglio indipendente, rientra negli ultimi L’uomo delle previsioni. Il film, il cui titolo originale è The Weather Man, diretto da Gore Verbinski (regista dei primi tre Pirati dei Caraibi). Figurano nel cast – oltre a Cage – anche Michael Caine, Hope Davis e un giovanissimo Nicholas Hoult, il coautore della colonna sonora è Hans Zimmer. The Weather Man è attualmente disponibile nel catalogo di Amazon Prime.

L'uomo delle previsioni

L’uomo delle previsioni – la trama

David Spritz (Nicolas Cage) di lavoro fa “l’uomo delle previsioni”, non è un meteorologo ma informa gli spettatori delle previsioni del tempo. David lavora per un’emittente televisiva di Chicago, è relativamente famoso e ha uno stipendio abbastanza soddisfacente. Ma non tutto sembra andare per il verso giusto nella sua vita. Ha dei rapporti complicati con l’ex moglie Noreen (Hope Davis) e non riesce a essere un padre presente per i suoi due figli. L’unico supporto nella vita di David sembra essere il padre Robert (Caine) che scopre però di avere un linfoma.

La carriera di David sembra procedere spedita, viene contattato da un programma nazionale che ne vuole fare l’uomo delle previsioni per tutto il paese. Ma la vita privata sembra avviarsi a un declino sempre peggiore. Il padre scopre di avere poco tempo da vivere, tanto da organizzare un funerale da vivo, interrotto da un blackout. L’ex moglie Noreen rifiuta l’idea di trasferirsi con lui e i figli a New York per la sua nuova avventura. David, in fine, accetta di diventare l’uomo delle previsioni nella nuova città, facendo delle scelte importanti per la sua vita.

L’uomo delle previsioni– un’occasione mancata

L’uomo delle previsioni sancisce il ritorno di Cage a ruoli più riflessivi e intimisti dal 2002 con Il Ladro di Orchidee. Anche in questo film l’attore dimostra la sua grande versatilità e la capacità di calarsi perfettamente all’interno di questi personaggi. Il problema in questo caso è il film che non è all’altezza dell’interprete. Seppure partendo con delle premesse interessanti e con qualche buona intuizione nella sceneggiatura, il film risulta debole. Lo sceneggiatore Steve Conrad (che ha scritto anche La ricerca della felicità) non è nuovo ai temi del film. Viene messa in discussione l’idea del sogno americano e si evidenziano le sue storture, le perdite che può comportare, ma senza arrivare davvero al dunque.

È però forse la regia il punto più debole di questa storia. Verbinski sembra poco adatto alla narrazione di un film come The Weather Man. Un’opinione supportata dal fatto che la sua carriera si sviluppa tra film come I Pirati dei Caraibi e nel 2002 la direzione di The Ring. Sono, infatti, soprattutto alcune scelte di regia che annacquano il film, che avrebbe richiesto un taglio più autoriale. È ottimo, invece, il lavoro degli interpreti del film. Caine è la voce della coscienza di Cage, un ruolo che – come spesso accade – porta a termine con la classe che gli è propria. Nicolas Cage è il centro del film, un’interpretazione senza sbavature e senza troppi eccessi che nei monologhi interiori dimostra la sua qualità.

Gli eccessi di critica a Nicolas Cage

A un certo punto della sua carriera Nicolas Cage sembrava essere più un meme che un attore, ma non per colpa sua. Forse l’interprete di Via da Las Vegas è stata la prima vittima di quella che oggi chiamiamo wave che finisce per colpire ossessivamente alcune star. Non che la carriera di Cage sia stata priva di film tra il brutto e il bruttissimo e di interpretazioni estreme. Basti pensare che dopo The Weather Man e World Trade Center c’è stato Il Prescelto, film che lungi dall’essere accettabile. Tuttavia, l’eccesso di meme, immagini, gif di ogni forma e tipo si è trasformato spesso in critiche spropositate all’attore. Cage forse è un attore fin troppo prolifico, spesso con due/tre ruoli in un solo anno. Cionondimeno ha regalato interpretazioni di altissimo livello, come – appunto – in Via da Las Vegas con cui ha vinto l’Oscar.

Nel valutare la sua carriera d’attore andrebbero considerati anche i registi con cui ha lavorato. Un elenco che comprende Scorsese, Lynch, Herzog, i Coen. Senza dimenticare film come The Weather Man, spesso sottovalutati dalla critica. Cage negli ultimi anni sembra vivere però un ritorno importante. Nel 2024 è stato candidato al Golden Globe per Dream Scenario, con un’interpretazione molto apprezzata anche dal pubblico. L’attore ha dimostrato anche una grande capacità di ridere di sé stesso. Un’abilità importante per un attore e che si è ben vista in Il talento di Mister C. del 2020. Un film in cui interpreta sé stesso accanto a Pedro Pascal per una commedia davvero ben riuscita. In ultima analisi si può quindi affermare che la sterminata carriera di Cage è sia croce che delizia. È molto facile trovarci dei film completamente sballati, senza dimenticare però le gemme, meno rare di quanto si pensi.

PANORAMICA

Regia
Soggetto e Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

L'uomo delle previsioni è una grande occasione mancata. Poteva essere un film autoriale ma viene indebolito dalla regia di Verbinski. Ottime invece le interpretazioni, in particolare di Nicolas Cage.

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