Accadde oggi 22 marzo 1885: inizia la costruzione del Vittoriano. Sono passati 138 anni dal giorno in cui Re Umberto I posò la prima pietra di quello che oggi è l’Altare della Patria. Ribattezzatto Vittoriano, perché nacque, su disegno dell’architetto Giuseppe Sacconi, come monumento a Re Vittorio Emanuele II per celebrare l’Unità d’Italia. Il Vittoriano è formato da una larga scalinata, che conduce al primo ripiano, dove è situato l’Altare della Patria con la tomba del Milite Ignoto.

Accadde oggi 22 marzo 1885: inizia la costruzione del Vittoriano

La Statua di Roma al di sopra della tomba del Milite Ignoto e i due altorilievi ai lati con i Cortei del lavoro e dell’amor patrio sono di Angelo Zanelli. E questa statua sovrasta, al centro, la statua equestre di bronzo dorato di Vittorio Emanuele II; opera di Enrico Chiaradia. Un ampio porticato corona il complesso, che, nonostante alcuni pregevoli particolari e una certa eleganza decorativa di influenza liberty, risulta discordante per il colore bianco del marmo botticino impiegato nella costruzione e per le proporzioni rispetto agli edifici, ai monumenti circostanti e con la struttura urbana dell’area in cui è inserito.

Gli altri lavori per la costruzione del Vittoriano

Per procedere alla costruzione del monumento fu necessario abbattere: le torri di Paolo IV, il chiostro dell’Aracoeli, numerose case del Medioevo e del Rinascimento. Inoltre, venne spostato e ricostruito il palazzetto Venezia. Oggi, all’interno del Vittoriano, ha sede l’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il Museo centrale del Risorgimento e il relativo archivio storico.

La tomba del Milite Ignoto

L’idea di onorare una salma sconosciuta per commemorare i caduti della Prima guerra mondiale risale al 1920; il relativo disegno di legge fu presentato alla Camera nel 1921. Il Ministero della Guerra incaricò un’apposita commissione di percorrere i campi di battaglia per raccogliere undici salme di impossibile identificazione; tra queste, la sorte ne avrebbe designata una, da tumulare a Roma sul Vittoriano. La commissione esplorò i luoghi in cui si era combattuta la Grande Guerra: dal Carso agli Altipiani, dalle foci del Piave al Montello. Pertanto, venne scelta una salma per ognuna delle seguenti zone: Rovereto, Dolomiti, Altipiani, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, Basso Isonzo, San Michele.

La scelta del corpo del Milite Ignoto

Le salme selezionate furono portate a Gorizia, e, successivamente, trasportate nella basilica di Aquileia il 28 ottobre 1921. Qui si procedette alla scelta del corpo destinato al riposo sull’Altare della Patria. Scelta fatta da una popolana, Maria Bergamas di Trieste, il cui figlio Antonio aveva disertato dall’esercito austriaco per arruolarsi nelle file italiane ed era caduto in combattimento. La bara prescelta venne collocata sull’affusto di un cannone e deposta in un carro disegnato dall’architetto Cirilli; il 4 novembre 1921 la salma del Milite Ignoto ascese all’Altare della Patria.

La storia su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV. “La Storia Oscura”, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 13 alle 15. “A Spasso nel Tempo”, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 20.30 del martedi.