Il diritto di contare (libro)

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Il diritto di contare
Titolo originaleHidden Figures: The American Dream and the Untold Story of the Black Women Who Helped Win the Space Race
AutoreMargot Lee Shetterly
1ª ed. originale2016
1ª ed. italiana2017
Generesaggio
Sottogenerebiografia
Lingua originaleinglese
Protagonisti

Il diritto di contare (titolo originale in inglese: Hidden Figures: The American Dream and the Untold Story of the Black Women Who Helped Win the Space Race) è un saggio del 2016 scritto da Margot Lee Shetterly[1].

Shetterly ha iniziato a lavorare al libro nel 2010[2], che si svolge dagli anni '30 agli anni '60, in un periodo in cui alcuni consideravano le donne come inferiori agli uomini[3]. La biografia segue la vita di Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson, tre matematiche che hanno lavorato come calcolatrici alla NASA durante la corsa allo spazio[4]. Hanno superato la discriminazione, come donne e come afro-americani. È presente anche Christine Darden, la prima donna afro-americana ad essere promossa nel Senior Executive Service per il suo lavoro di ricerca sul volo supersonico e il boom sonico[5][6]. Il libro ha raggiunto il primo posto nella lista dei Best Sellers Non-Fiction del New York Times[7] e ha ottenuto il premio Anisfield-Wolf Book per la saggistica nel 2017[8].

Il libro è stato adattato nel film omonimo, uscito nel 2016, che è stato nominato a tre Oscar[1][9]. Ha ricevuto numerosi altri premi[10].

Tema[modifica | modifica wikitesto]

Il diritto di contare racconta la storia di tre donne afroamericane che hanno lavorato come calcolatrici al West Area Computers per la risoluzione di problemi per gli ingegneri della NASA. Per i primi anni della loro carriera, il posto di lavoro era segregato e le donne erano tenute in disparte come calcolatrici umane[11][12]. Il padre dell'autrice Margot Lee Shetterly era un ricercatore della NASA che ha lavorato con molti dei personaggi principali del libro.

Il libro spiega come queste tre donne hanno superato la discriminazione e la segregazione razziale per diventare tre americane che hanno realizzato la storia della matematica, della scienza e dell'ingegneria. Il personaggio principale, Katherine Johnson, ha calcolato le traiettorie dei razzi per il programma Mercury e Apollo[13]. Johnson è riuscita a "prendere in mano la situazione" e, essendo determinata con il suo supervisore, quando le sue capacità matematiche sono state riconosciute Katherine Johnson è stata ammessa in tutte le riunioni maschili a NASA[14].

Film[modifica | modifica wikitesto]

Il libro è stato adattato nel film omonimo, scritto da Theodore Melfi e Allison Schroeder e diretto da Melfi[10]. È stato distribuito il 25 dicembre 2016 e ha ricevuto recensioni positive della critica[15] e ha ricevuto la candidatura come Oscar al miglior film ai premi Oscar 2017[16]. Ha ricevuto numerose altre nomine e premi. Taraji P. Henson ha interpretato la matematica Katherine Johnson, Octavia Spencer ha interpretato Dorothy Vaughan, una matematica afro-americana che ha lavorato per la NASA nel 1949 e Janelle Monáe ha interpretato Mary Jackson, la prima ingegnere afro-americana alla NASA. Il film ha incassato 235,9 milioni di dollari in tutto il mondo, con un budget di 25 milioni di dollari[17].

Anche se il film è basato sul libro, l'autrice Margot Lee Shetterly accetta che ci sono differenze tra i due e lo trova comprensibile:

(EN)

«For better or for worse, there is history, there is the book and then there's the movie. Timelines had to be conflated and [there were] composite characters, and for most people [who have seen the movie] have already taken that as the literal fact. ... You might get the indication in the movie that these were the only people doing those jobs, when in reality we know they worked in teams, and those teams had other teams. There were sections, branches, divisions, and they all went up to a director. There were so many people required to make this happen. ... It would be great for people to understand that there were so many more people. Even though Katherine Johnson, in this role, was a hero, there were so many others that were required to do other kinds of tests and checks to make [Glenn's] mission come to fruition. But I understand you can't make a movie with 300 characters. It is simply not possible.»

(IT)

«Nel bene o nel male, c'è la storia, c'è il libro e poi c'è il film. I tempi sono stati conflittuali e ci sono stati personaggi composti, e molti che hanno visto il film lo hanno già preso come fatto letterale. Si potrebbe avere la sensazione che queste fossero le uniche persone che facevano quei lavori, quando in realtà sappiamo che lavoravano in squadre, e che quelle squadre avevano altre squadre. C'erano sezioni, rami, divisioni, e tutti riferivano a un direttore. C'erano così tante persone necessarie per fare in modo che ciò accadesse. Sarebbe bello che la gente capisse che c'erano così tante persone in più. Anche se Katherine Johnson, in questo ruolo, era un eroe, ce n'erano così tante altre che hanno dovuto fare altri tipi di test e controlli per far sì che la missione di Glenn si realizzasse. Ma capisco che non si può fare un film con 300 personaggi. Semplicemente non è possibile.»

Altri adattamenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2016 è stata pubblicata una edizione Young Reader's per lettori di età compresa tra gli 8 e i 12 anni[18].

Un libro illustrato Hidden Figures è stato pubblicato nel gennaio 2018. Il libro è stato co-scritto da Margot Lee Shetterly per bambini dai quattro agli otto anni[19].

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Edizioni in italiano[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Elizabeth Howell, The Story of NASA's Real "Hidden Figures", su Scientific American, 24 gennaio 2017. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  2. ^ Author Q&A: Margot Lee Shetterly reveals NASA's 'Hidden Figures', su collectSPACE, 11 settembre 2016. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  3. ^ (EN) Anthony Oliver Scott, Review: 'Hidden Figures' Honors 3 Black Women Who Helped NASA Soar, in The New York Times, 22 dicembre 2016. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  4. ^ (EN) Hidden Figures and Human Computers, in National Air and Space Museum, 26 gennaio 2017. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  5. ^ John Joseph O'Connor e Edmund Frederick Robertson, Katherine Coleman Goble Johnson, su MacTutor History of Mathematics, School of Mathematics & Statistics University of St Andrews, ottobre 2016. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  6. ^ (EN) Margot Lee Shetterly, Hidden Figures: The American Dream and the Untold Story of the Black Women Mathematicians Who Helped Win the Space Race, HarperCollins, 6 settembre 2016, p. 129, ISBN 9780062363619.
  7. ^ (EN) New York City African-American Business Leaders Partner with Google, Facebook, AT&T and 20th Century Fox to Inspire 25,000 Students with Tickets to Hidden Figures, su PR Newswire, 6 gennaio 2017. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  8. ^ (EN) Hidden Figures, su Anisfield-Wolf Book Awards. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  9. ^ (EN) 'Hidden Figures': How Black Women Did The Math That Put Men On The Moon, su National Public Radio, 25 settembre 2016. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  10. ^ a b Anita Busch, 'Hidden Figures' Filmmaker Ted Melfi Added Something Extraordinary To The Equation, su Deadline, 6 gennaio 2017. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  11. ^ (EN) Melissa Noel, New Book 'Hidden Figures' Reveals Black Women Who Helped The Space Race, su NBC News, 7 settembre 2016. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  12. ^ Oral History Archive: Katherine Johnson, su National Visionary Leadership Project. URL consultato il 22 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2016).
  13. ^ (EN) Cara Buckley, On Being a Black Female Math Whiz During the Space Race, in The New York Times, 5 settembre 2016. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  14. ^ (EN) Sean Mesidor, Black Girl Magic History: 8 Facts You Should Know About The Real 'Hidden Figures', su Essence, 30 gennaio 2017. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  15. ^ (EN) Beatrice Verhoeven, 'Hidden Figures' Dethrones 'Rogue One' With $22.8 Million Weekend, su The Wrap, 9 gennaio 2017. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  16. ^ (EN) Oscar Nominations 2017: See the Full List, su Vanity Fair, 24 gennaio 2017. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  17. ^ Hidden Figures (2016), su Box Office Mojo. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  18. ^ (EN) Natasha Gilmore, Young Readers' Editions on the Horizon, su Publishers Weekly, 12 gennaio 2017. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  19. ^ (EN) Thu-Huong Ha, A children’s picture book of “Hidden Figures” is coming, su Quartz, 11 settembre 2017. URL consultato il 22 ottobre 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN1221148574299324430007 · GND (DE1128190052