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Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey Copertina flessibile – 2 novembre 2017
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Età di letturaDa 3 anni in su
- Lunghezza stampa304 pagine
- LinguaItaliano
- Dimensioni13.5 x 2.8 x 19 cm
- EditoreAstoria
- Data di pubblicazione2 novembre 2017
- ISBN-108898713762
- ISBN-13978-8898713769
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Dettagli prodotto
- Editore : Astoria; 8° edizione (2 novembre 2017)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 304 pagine
- ISBN-10 : 8898713762
- ISBN-13 : 978-8898713769
- Peso articolo : 260 g
- Dimensioni : 13.5 x 2.8 x 19 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 66,576 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 29 in Narrativa epistolare (Libri)
- n. 5,504 in Narrativa contemporanea (Libri)
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Da un semplice libro, il comune amore per un autore e una lettera inaspettata, Juliet intavola un'assidua corrispondenza con diversi abitanti di Guernsey, molti dei quali parte del Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey (altri, invece, se ne tengono ben lontani), e impareranno a conoscersi a distanza e a diventare amici prima ancora di incontrarsi. I personaggi che si danno il cambio, tra una lettera e l'altra, sono numerosi, ben caratterizzati e uno diverso dall'altro; così tangibili che ho faticato a credere che non siano esistiti davvero. Ce ne sono di tutti i tipi e anche quelli secondari, quelli che compaiono solo una volta, sono memorabili. E, anche se è difficile crederlo in un romanzo epistolare, non sono piatti e cambiano nel corso della narrazione.
"Ecco ciò che amo della lettura: di un libro ti può interessare un particolare, e quel particolare ti condurrà a un altro libro, e da lì arriverai a un terzo. E’ una progressione geometrica. Senza altro scopo che il puro piacere"
C'è Sidney, il migliore amico che tutti vorremmo: spiccato, sarcastico e sempre pronto a proteggerci; Dawsey, di poche parole quando lo si incontra di persona, ma un chiacchierone su penna; un uomo che, trasposizione cinematografica figa di Michiel Huisman a parte, vorrei avere accanto per il resto della vita; Isola, eccentrica e simpatica, che dispensa infusi a destra e a sinistra e va a caccia di misteri; Amelia, la figura protettiva e materna di questo strambo gruppo di persone; Kit, piccola e adorabile Kit che cammina scalza e parla senza pronunciare certe lettere; Elizabeth, la persona che lega il Club del Libro e tutta la comunità di Guernsey, coraggiosa e piena di amore.
E poi c'è la nostra protagonista, Juliet: un'eroina che combatte con la penna e la macchina da scrivere—ma anche con una teiera in testa se necessario. È una donna forte e determinata, pronta a lasciare la sua vita di Londra pur di raccontare quella del Club del Libro, e incredibilmente spiritosa—forse anche troppo, vista la fine della guerra così vicina, ma ho adorato i suoi commenti frivoli e divertenti.
"Forse i libri hanno un istinto segreto. Cercano una casa, e trovano il loro lettore ideale."
C'è tanto amore, in questo libro: quello per la lettura (oh, quante citazioni meravigliose!); quello che ha tenuto insieme famiglie separate dalla guerra; quello che ha unito il Club per proteggere la piccola Kit in attesa del ritorno della madre; quello nei piccoli (ma grandi) gesti di aiuto e compassione; e anche amore romantico—un amore proibito e un segreto pericoloso, ma anche un amore timido e timoroso di rovinare un'amicizia profonda, e un amore possessivo e costoso. Ma quest'ultimo è così ben amalgamato nell'intreccio di racconti che non è mai opprimente, ma anzi: è un contorno che alleggerisce il cuore, e lo fa pesante allo stesso tempo.
La parte finale è stata portata a termine dalla nipote della scrittrice, ormai malata da tempo e incapace di proseguire da sola. Un po', questo cambio di mani, si sente; ma non mi sento di essere severa nel giudizio. Mi ha lasciata con la voglia di leggere altro di questi personaggi, quindi deduco che sia un buon finale.
È un libro che racconta di come leggere possa essere davvero una via di salvezza nei momenti più bui: un vero e proprio inno alla lettura, alla scoperta di vecchi e nuovi autori e autrici, allo scambio di idee e opinioni. Un libro capace di farmi sorridere come una deficiente, con gli occhi offuscati dalle lacrime. Lo fa con umorismo e delicatezza, nonostante la devastazione di quel periodo storico. È forse proprio questa leggerezza che potrebbe non piacere, così come lo stile epistolare, ma per me una cosa è certa: alla fine ho avuto una gran voglia di andare a Guernsey. E di spedire qualche lettera ai suoi abitanti.
Recensito in Italia il 18 maggio 2021
Da un semplice libro, il comune amore per un autore e una lettera inaspettata, Juliet intavola un'assidua corrispondenza con diversi abitanti di Guernsey, molti dei quali parte del Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey (altri, invece, se ne tengono ben lontani), e impareranno a conoscersi a distanza e a diventare amici prima ancora di incontrarsi. I personaggi che si danno il cambio, tra una lettera e l'altra, sono numerosi, ben caratterizzati e uno diverso dall'altro; così tangibili che ho faticato a credere che non siano esistiti davvero. Ce ne sono di tutti i tipi e anche quelli secondari, quelli che compaiono solo una volta, sono memorabili. E, anche se è difficile crederlo in un romanzo epistolare, non sono piatti e cambiano nel corso della narrazione.
"Ecco ciò che amo della lettura: di un libro ti può interessare un particolare, e quel particolare ti condurrà a un altro libro, e da lì arriverai a un terzo. E’ una progressione geometrica. Senza altro scopo che il puro piacere"
C'è Sidney, il migliore amico che tutti vorremmo: spiccato, sarcastico e sempre pronto a proteggerci; Dawsey, di poche parole quando lo si incontra di persona, ma un chiacchierone su penna; un uomo che, trasposizione cinematografica figa di Michiel Huisman a parte, vorrei avere accanto per il resto della vita; Isola, eccentrica e simpatica, che dispensa infusi a destra e a sinistra e va a caccia di misteri; Amelia, la figura protettiva e materna di questo strambo gruppo di persone; Kit, piccola e adorabile Kit che cammina scalza e parla senza pronunciare certe lettere; Elizabeth, la persona che lega il Club del Libro e tutta la comunità di Guernsey, coraggiosa e piena di amore.
E poi c'è la nostra protagonista, Juliet: un'eroina che combatte con la penna e la macchina da scrivere—ma anche con una teiera in testa se necessario. È una donna forte e determinata, pronta a lasciare la sua vita di Londra pur di raccontare quella del Club del Libro, e incredibilmente spiritosa—forse anche troppo, vista la fine della guerra così vicina, ma ho adorato i suoi commenti frivoli e divertenti.
"Forse i libri hanno un istinto segreto. Cercano una casa, e trovano il loro lettore ideale."
C'è tanto amore, in questo libro: quello per la lettura (oh, quante citazioni meravigliose!); quello che ha tenuto insieme famiglie separate dalla guerra; quello che ha unito il Club per proteggere la piccola Kit in attesa del ritorno della madre; quello nei piccoli (ma grandi) gesti di aiuto e compassione; e anche amore romantico—un amore proibito e un segreto pericoloso, ma anche un amore timido e timoroso di rovinare un'amicizia profonda, e un amore possessivo e costoso. Ma quest'ultimo è così ben amalgamato nell'intreccio di racconti che non è mai opprimente, ma anzi: è un contorno che alleggerisce il cuore, e lo fa pesante allo stesso tempo.
La parte finale è stata portata a termine dalla nipote della scrittrice, ormai malata da tempo e incapace di proseguire da sola. Un po', questo cambio di mani, si sente; ma non mi sento di essere severa nel giudizio. Mi ha lasciata con la voglia di leggere altro di questi personaggi, quindi deduco che sia un buon finale.
È un libro che racconta di come leggere possa essere davvero una via di salvezza nei momenti più bui: un vero e proprio inno alla lettura, alla scoperta di vecchi e nuovi autori e autrici, allo scambio di idee e opinioni. Un libro capace di farmi sorridere come una deficiente, con gli occhi offuscati dalle lacrime. Lo fa con umorismo e delicatezza, nonostante la devastazione di quel periodo storico. È forse proprio questa leggerezza che potrebbe non piacere, così come lo stile epistolare, ma per me una cosa è certa: alla fine ho avuto una gran voglia di andare a Guernsey. E di spedire qualche lettera ai suoi abitanti.
I membri del club, composto da persone umili che in gran parte non avevano quasi mai letto un libro prima della guerra, trovano un rifugio nella lettura. Nasce un'amicizia forte e duratura tra i membri che si aiutano e salvano a vicenda. Pescatori e contadini si trovano a parlare di temi altissimi con semplicità e talvolta ingenuità. In un attimo ti trovi catapultata sull'isola, in mezzo a queste persone buffe e profonde allo stesso tempo che vorresti come amiche.
Si tratta di un romanzo epistolare sulla guerra e sul potere dei libri che riescono a salvare l'umanità delle persone. Come ogni libro sulla guerra porta con sé importati temi: la perdita e l'allontanamento delle persone amate, la sofferenza, la generosità e il sacrificio. Mi ha molto colpito il tema dell'occupazione e del rapporto tra invasori e abitanti dell'isola... due schieramenti che si trovano a convivere e soffrire insieme.
La trama comunque non deve trarre in inganno, sebbene ci siano alcuni passaggi drammatici, resta un romanzo divertente e delicato. Spessissimo ci si ritrova a sorridere durante la lettura.
Lo consiglio a tutti e in particolar modo a chi vuole avvicinarsi ad un libro, per così dire, "leggero" sul tema della guerra.
Un amore a prima vista, a prima pagina, a prima missiva… Si, perché questo è uno di quei pochi libri in genere epistolare che ti prende già dalla prima riga.
Una storia che dimostra il potere che hanno i libri, il potere di unire le persone, di salvarle, di aiutarle a lottare fino la fine per non arrendersi mai.
Londra, 1946. La seconda guerra è appena finita e tutti, in una forma o un’altra, cercano di tornare ad una normalità quasi dimenticata. Juliet, una scrittrice che per quelle stranezze della vita riceve una lettera da un’isola “sperduta" nel mezzo del Canale della Manica chiedendole aiuto per trovare le opere di un autore chiamato Charles Lamb.
Inizia così una lunga serie di lettere tra Juliet ed un gruppo di isolani che attraverso la scrittura le racconteranno le loro sofferenze durante l’occupazione tedesca con tutte le sue peggiori facce: la fame, la paura, il tradimento, la morte. E saranno queste lettere a convincere Juliet ad intraprendere il viaggio all’isola lasciando tutto dietro…
Dolce, delicata, emozionante, tenera. Sono soltanto alcuni degli aggettivi che mi vengono in mente per descrivere una storia dove ogni lettore vorrebbe prendere il posto di Juliet, una penna ed un foglio in mano ed imbarcarsi nella prima nave in direzione Guernsey
"Ecco ciò che amo della lettura: di un libro ti può interessare un piccolo particolare, e quel piccolo particolare ti condurrà a un altro libro, e da lì arriverai a un terzo. È una progressione geometrica, di cui non si vede la fine e che ha come unico scopo il piacere."
Sapevi che è disponibile il film (molto simile al libro) su Netflix?
Recensito in Italia il 6 febbraio 2022
Un amore a prima vista, a prima pagina, a prima missiva… Si, perché questo è uno di quei pochi libri in genere epistolare che ti prende già dalla prima riga.
Una storia che dimostra il potere che hanno i libri, il potere di unire le persone, di salvarle, di aiutarle a lottare fino la fine per non arrendersi mai.
Londra, 1946. La seconda guerra è appena finita e tutti, in una forma o un’altra, cercano di tornare ad una normalità quasi dimenticata. Juliet, una scrittrice che per quelle stranezze della vita riceve una lettera da un’isola “sperduta" nel mezzo del Canale della Manica chiedendole aiuto per trovare le opere di un autore chiamato Charles Lamb.
Inizia così una lunga serie di lettere tra Juliet ed un gruppo di isolani che attraverso la scrittura le racconteranno le loro sofferenze durante l’occupazione tedesca con tutte le sue peggiori facce: la fame, la paura, il tradimento, la morte. E saranno queste lettere a convincere Juliet ad intraprendere il viaggio all’isola lasciando tutto dietro…
Dolce, delicata, emozionante, tenera. Sono soltanto alcuni degli aggettivi che mi vengono in mente per descrivere una storia dove ogni lettore vorrebbe prendere il posto di Juliet, una penna ed un foglio in mano ed imbarcarsi nella prima nave in direzione Guernsey
"Ecco ciò che amo della lettura: di un libro ti può interessare un piccolo particolare, e quel piccolo particolare ti condurrà a un altro libro, e da lì arriverai a un terzo. È una progressione geometrica, di cui non si vede la fine e che ha come unico scopo il piacere."
Sapevi che è disponibile il film (molto simile al libro) su Netflix?