We will rock you – il musical: fra 300 anni i Queen salveranno l’umanità!
We will rock you – il musical: fra 300 anni i Queen salveranno l’umanità!
Questo particolare musical non strizza solo l’occhio agli appassionati dei Queen, oltre un miliardo del mondo: porta in scena proprio molti dei personaggi citati nelle canzoni, creando un futuro distopico e surreale, nel quale un gruppo di bohémien saranno chiamati ad un compito difficilissimo. Il tutto sulle note del glam rock più famoso al mondo. Ecco alcune informazioni per convincervi che We will rock you – il musical merita di essere visto!
Cosa accomuna Sgt. Pepper Lonely Hearts Club Band dei Beatles, Wish You Were Here dei Pink Floyd, Back in Black degli AC/DC (secondo album più venduto al mondo), un film come Hook: Capitan Uncino (Spielberg, con Robin Williams) e We will rock you, il musical? Sembra assurdo, ma sono stati tutti stroncati dalla critica, unanimemente, al loro esordio, con il pubblico in generale di parere opposto. Succede quando si stravolge il noto, si osa, oppure semplicemente serve del tempo, spesso molto, per apprezzare il valore di qualcosa.
Era un esempio, non è nostra intenzione mettere sullo stesso piano artistico le opere citate, ma i 20 anni di longevità di We will rock you – il musical testimoniano che il pubblico ha gradito, molto, la storia sicuramente un po’ folle messa in piedi da Ben Elton. L’idea originale di metà degli anni ’90 voleva essere una sorta di tributo a Freddie Mercury, ma non prese mai piede. Poco più tardi però l’idea cambiò, scegliendo un approccio molto più originale: perché non creare un mondo nuovo in grado di catturare lo spirito dei pezzi dei Queen? Subito entusiasti Roger Taylor e Brian May, rispettivamente batterista e chitarrista dei Queen, il cui contributo è stato essenziale per dare vita al musical, con il debutto ufficiale nel 2002.
Abbiamo già anticipato come la prese la critica, ma oltre 20 anni di spettacoli e sold out hanno dato ragione a Ben Elton. La storia è ambientata 300 anni avanti nel futuro: il mondo è dominato dalla Globalsoft Corporation, che impone un conformismo commerciale tradizionale, in cui i Ga Ga Kids guardano gli stessi film, ascoltano solo musica generata dal computer, indossano gli stessi vestiti e hanno gli stessi pensieri e opinioni. Gli strumenti musicali sono vietati e la musica rock è sconosciuta.
Nell’ultima classe di diplomati c’è una pecora nera, Galileo (Damiano Borgi), nella cui testa risuonano strane parole, testi, di cui non comprende ancora bene il significato. Ovviamente rifiuta l’omologazione al gregge, motivo per cui viene arrestato. Lo stesso destino spetta a Scaramouche (Martha Rossi), una giovane donna continuamente derisa dai coetanei per le sue idee sovversive. Il potere costituito teme una profezia, secondo cui diversi strumenti musicali sono stati nascosti da qualche parte e potrebbero essere ritrovati dai bohémien ribelli, col rischio di sovvertire il mondo per come è conosciuto.
Si tratta quindi di una sorta di romanzo distopico – jukebox, dove la trama si appoggia a numerosi brani dei Queen suonati da una band dal vivo, scelti opportunamente in base ai testi e ai messaggi delle singole canzoni. Che dire: se amate in Queen e avere ascoltato bene o male tutto quello che li riguarda, perché perdersi il musical, sapendo poi che due membri importanti della band hanno aderito con entusiasmo partecipando tra l’altro molto attivamente alla sua realizzazione? Non fatevi scappare i biglietti, per un posto in prima fila!