77 anni fa il suicidio di Hitler ed Eva Braun nel bunker di Berlino
Le ultime fasi della Seconda guerra mondiale

77 anni fa il suicidio di Hitler ed Eva Braun nel bunker di Berlino

Il 30 aprile 1945, di fronte all'avanzata degli Alleati e dell'Armata Rossa verso la capitale tedesca, il Führer e la sua storica amante, che aveva appena sposato, si uccisero con una fiala di cianuro (lei) e un colpo di pistola alla testa (lui)

77 anni fa il suicidio di Hitler ed Eva Braun nel bunker di Berlino
©FSG/Girella/Lapresse
Un momento privato tra Adolf Hitler ed Eva Braun con la nipotina di lei, "Uschi"

Una cerimonia breve, spartana, compiuta soltanto per sancire quell’unione che andava avanti da 13 anni. Fu quella che unì in matrimonio Adolf Hitler, il Führer del Terzo Reich, e la sua compagna Eva Braun. Un matrimonio durato un solo giorno, dal momento che il 30 aprile 1945, 77 anni fa, la coppia di neosposi si suicidò nel bunker in cui erano asserragliati.

La capitolazione della Germania nazista era ormai a un passo, con le armate angloamericane in marcia verso Berlino da ovest e da sud e l’Armata Rossa sovietica che aveva quasi raggiunto la capitale tedesca da est. Erano le ultime fasi della Seconda guerra mondiale, una tragedia che si trascinava ormai da sei anni con il suo devastante corollario di morte e distruzione.

Alla fine, i russi entrarono a Berlino in quello stesso 30 aprile e dopo qualche ora dal suicidio di Hitler issarono la bandiera rossa, lo Stendardo della Vittoria, sul tetto del Palazzo del Reichstag, immortalando quel momento cruciale con un gesto destinato a fare storia, cristallizzato in una fotografia altrettanto storica, poi scattata due giorni dopo in una scena riprodotta ad hoc.

Lo Stendardo della Vittoria sul Reichstag, 2 maggio 1945 Wikipedia
Lo Stendardo della Vittoria sul Reichstag, 2 maggio 1945

Tutto fu deciso in pochi minuti, davanti all’inesorabilità di una sconfitta che non si sarebbe potuta evitare. Hitler fece prendere una fiala di cianuro alla sua Eva, che morì avvelenata, dopo aver dato la somministrazione letale anche all’amato pastore tedesco Blondi. Eva Braun aveva 33 anni. Poi toccò al Führer, che si sparò un colpo alla tempia con la sua semiautomatica (non è certo se dopo aver assunto anche lui una fiala di cianuro).

In quegli ultimi, deliranti momenti, tra l’altro, Adolf Hitler aveva appena fatto testamento (il giorno precedente), dettando le sue ultime volontà alla fedele segretaria Traudl Junge: proprio qui aveva stabilito di uccidersi insieme a Eva Braun, incapace di accettare la disfatta del Reich. Dispose, tra le altre cose, che i cadaveri della coppia venissero cremati. E così fu: dopo il suicidio, avvenuto intorno alle 15.30, i cadaveri di Hitler ed Eva Braun vennero bruciati all’esterno del bunker in cui erano rimasti nascosti nelle ultime settimane. I resti furono trovati il 4 maggio (la battaglia di Berlino si era conclusa due giorni prima) e seppelliti a Magdeburgo, in Sassonia. Ma il KGB, nel 1970, si incaricò di riesumarli, cremarli completamente e disperderne le ceneri nel fiume Elba.