Hereditary - Le radici del male - Film (2018) - MYmovies.it

Hereditary - Le radici del male

Film 2018 | Horror, 126 min.

Regia di Ari Aster. Un film Da vedere 2018 con Toni Collette, Gabriel Byrne, Alex Wolff, Milly Shapiro, Ann Dowd. Cast completo Titolo originale: Hereditary. Genere Horror, - USA, 2018, durata 126 minuti. Uscita cinema mercoledì 25 luglio 2018 distribuito da Lucky Red. - MYmonetro 3,44 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 31 luglio 2018

Dopo la morte di un'anziana donna, sembra che un'oscura eredità sia stata lasciata alla sua famiglia. Il film ha ottenuto 2 candidature a Critics Choice Award, 2 candidature a Spirit Awards, In Italia al Box Office Hereditary - Le radici del male ha incassato 1,4 milioni di euro .

Hereditary - Le radici del male è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,44/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,75
PUBBLICO 3,07
CONSIGLIATO SÌ
Un debutto ambizioso, che lavora per accumulo ma sfiora intuizioni destinate a lasciare il segno.
Recensione di Emanuele Sacchi
martedì 24 luglio 2018
Recensione di Emanuele Sacchi
martedì 24 luglio 2018

Ellen Graham muore insieme ai suoi misteri. Mentre la figlia Anne elabora il lutto di una complicata figura materna, nella casa dei Graham avvengono strani episodi, che sembrano presagire un epilogo tragico. Basta un movimento di macchina, lento e avvolgente, tra i sinistri diorami assemblati dalla protagonista Anne Graham per far capire a cosa andremo incontro con Hereditary. A un dramma angosciante sui traumi di una famiglia di rara disfunzionalità e insieme a un ambizioso debutto, che guarda ai maestri del passato per generare nuovi shock.

Duplice e suggestivo in questo senso il titolo, che rimanda tanto alle radici del male della famiglia Graham che all'inevitabile retaggio degli Shining, L'esorcista e Rosemary's Baby che hanno sviscerato e rimodellato le nostre paure più inconfessabili.

In un panorama che continua a tenere in grande considerazione quantitativa e qualitativa l'horror, l'esordio di Ari Aster si colloca agli antipodi delle produzioni Blumhouse stile Obbligo o verità e della loro sfrontata exploitation e nella scia di lavori come The Witch di Eggers. Ossia di indagini sulle paure ancestrali dell'uomo e su come queste si specchino in una contemporaneità che appare sempre più inerme verso di esse.

Si diceva appunto dei diorami, una nuova forma visiva di orrore per mimesi - dopo i feticci o le bambole assassine - che costituisce la chiave di un film che si apre a interpretazioni diverse, ma con un'unica convergenza. La volontà di comprendere il mondo e la sua follia attraverso la rappresentazione, anche di ciò che sembrerebbe "non rappresentabile" (e quindi "non filmabile"). E insieme la sostanziale sconfitta di questa volontà, schiacciata dal peso delle conseguenze. Il ribaltamento tra animato e inanimato, tra manipolatore e manipolato, è già nell'incipit, e seguirà in tutto Hereditary, con accumulo compulsivo di elementi orrorifici, grotteschi e talora ossimorici.

Sonnambulismo, misticismo, satanismo, bambini dai poteri speciali, possessioni, case maledette. Un horror post tutto, che dispone tutti i riferimenti possibili sul tavolo, a metà strada tra il depistaggio deliberato e la strizzata d'occhio complice. Quasi un gemello spirituale di Babadook, altrettanto ossessionato dall'elaborazione del lutto e dalla repressione di sentimenti violenti all'interno del nucleo familiare. Come nel film di Kent, anche qui un'atmosfera soffocante caratterizza da subito, senza sorprese, la famiglia Graham, come se una cappa di piombo avvolgesse inesorabilmente la loro spaziosa villa fuoriporta.

Di MacGuffin in MacGuffin si arriva sino all'epilogo, prima che la tensione accumulata si spezzi e Aster decida invece di esibire. Una scelta che rischia di indebolire l'impatto psicologico della visione ma che, forse, apre ad altre ardite interpretazioni. In ogni caso lo schiocco della lingua sul palato rischia di risuonare a lungo nella mente, ben oltre la visione.

Sei d'accordo con Emanuele Sacchi?
Un horror contemporaneo dal taglio psicologico.
Overview di Francesca Ferri
venerdì 5 gennaio 2018

L'eredità dei demoni di famiglia pesa su tutte le generazioni a venire. La famiglia Graham cerca di superare il dramma della morte della nonna, una donna solitaria e misteriosa. Anche dopo la sua scomparsa, però, l'ombra della donna aleggia sulla famiglia, in particolare sulla nipote adolescente, Charlie, su cui ha sempre avuto un certo fascino. Prima o poi la famiglia dovrà fare i conti con i segreti, che si scoprono sempre più terrificanti, sulle loro origini. La pacifica esistenza della famiglia viene così squarciata, costringendo la madre ad addentrarsi in un regno oscuro per sfuggire allo sfortunato destino che tutti loro sembrano aver ereditato.

Scritto e diretto da Ari Aster, Hereditary con Toni Colette è un horror contemporaneo dal taglio psicologico che scava tra le ombre del passato di ciascuno.

La casa nel bosco finisce per assomigliare a una soffocante casa delle bambole, come quelle che la madre costruisce, in cui ognuno si ritrova prigioniero dell'ignoto che risiede al fondo del proprio mondo interiore.


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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 21 novembre 2018
laurence316

Ed ecco che si ritorna puntualmente a chiedersi per l’ennesima volta che film abbiamo visto la maggior parte dei recensori. Che hanno posto su un piedistallo, idolatrato, finendo per conferirgli una visibilità che di certo non meritava, un film che può essere ragionevolmente considerato, per converso, uno dei peggiori della stagione.

venerdì 3 agosto 2018
Charlie

Hereditary è un film inquietante, angosciante e sconvolgente. Un horror di carattere psicologico che non verrà capito dagli spasimanti dei "jumpscare", ma attirerà bensì gli amanti di quelle pellicole che provano a disturbare la sensibilità di chi guarda, in questo caso tramite il dramma di una famiglia distrutta dal dolore. Un film con una fotografia e sceneggiatura eccezionale, contornato da attori [...] Vai alla recensione »

sabato 28 luglio 2018
Dahlia

  A mio parere Hereditary rappresenta finalmente un momento alto del cinema horror dei nostri giorni (se proprio vogliamo usare un'etichetta), finalmente non un altro film basato sui soliti jumpscares fini a se stessi, finalmente qualcosa di DIVERSO pur trattando un tema già visto. Si può notare una sostanziale divisione del film in due parti; la prima ci mostra essenzialmente [...] Vai alla recensione »

domenica 5 agosto 2018
Andrea

Dopo aver visto questo film posso finalmente tornare a dire, l'ultima volta fu il lontano 2013 con The Conjuring, di essere uscito dalla sala profondamente colpito ed inquietato da questo nuovo horror. Considerando anche che si tratta di un film d'esordio alla regia (ovvero Ari Aster, che qui è anche figura di sceneggiatore), devo dire che ha davvero giocato benissimo le sue carte, sapendo [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 agosto 2018
figliounico

 Tutti i topoi del genere horror sono racchiusi nell’ultima decina di minuti, sette sataniche con uomini e donne nudi che si prostrano innanzi alle loro divinità, indemoniati che volano per la stanza o camminano sul soffitto, teste mozzate, cadaveri in decomposizione, tutto già visto e rivisto, ma il film esordio di Ari Aster merita per tutto quello che viene prima.

lunedì 30 luglio 2018
chry75

Finalmente un bel film horror, gli attori sono stati tutti molto bravi, ottima la fotografia che rende bene il senso di oppressione e negatività che aleggia su questa famiglia, ottima anche la sceneggiatura che parte piano per poi crescere lentamente e condurre lo spettatore in un viaggio all'inferno, la trama strizza l'occhio a Roman Polanski di Rosemary's baby e l'inquilino [...] Vai alla recensione »

venerdì 10 agosto 2018
elpiezo

 Il dolore causato dalla scomparsa di un’anziana signora, diviene per una singolare famiglia, un’inarrestabile discesa verso il maligno che porterà alla luce inenarrabili segreti. Ambizioso debutto alla regia per un horror paranormale carico d’angoscia che mira a sconvolgere la sensibilità dello spettatore ben oltre i titoli di coda.

giovedì 9 agosto 2018
Juri Moretti

    Quando l'anziana Ellen muore, i suoi familiari cominciano lentamente a scoprire una serie di segreti oscuri e terrificanti sulla loro famiglia che li obbligherà ad affrontare il tragico destino che sembrano aver ereditato. Presentato al Sundance Film Festival 2018 nella sezione Midnight, il film Hereditary, disturbante opera prima di Ari Aster ha conquistato [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 agosto 2018
Charlie

Hereditary è un film inquietante, angosciante e sconvolgente.Un horror di carattere psicologico che non verrà capito dagli spasimanti dei "jumpscare", ma attirerà bensì gli amanti di quelle pellicole che provano a disturbare la sensibilità di chi guarda, in questo caso tramite il dramma di una famiglia distrutta dal dolore. Un film con una fotografia e sceneggiatura eccezionale, contornato da attori [...] Vai alla recensione »

mercoledì 22 luglio 2020
elgatoloco

Ari Aster con"Hereditary"/regista e autore Aster)del 2018 ci dà indubbiamente un film terrificante, nella migliore tradizione horror-fantasztica, con chiari eelementi medianico-spiritici o"spirtistici"che dir si voglia: funzione sempre,nel film, dll'ijnizio alla fine,  la sorprsa al momento giusto, sempre adeguatamente preparata con una suspense o meglio con il procsso [...] Vai alla recensione »

lunedì 27 agosto 2018
francy99

CONTIENE SPOILER Visto due giorni fa al cinema. Grandissime aspettative ma alla fine se devo essere sincero ho trovato una netta differenza fra la prima e la seconda parte ( considerate che la prima parte al cinema finiva con l'incontro di Annie con l'ex amica della madre fuori dal negozio, aprendo la seconda parte con la seduta spiritica): la prima parte è molto 'teorica', [...] Vai alla recensione »

lunedì 6 agosto 2018
Maramaldo

... è responsabile di quel che vi succede. Dove, poi, il maligno stia di casa, voi, senza  offesa, lo sapete bene. Come lo sanno quelli che si esercitano negli horror psicologici. Come lo sa Ari Aster che di horror deve aver fatto una scorpacciata da quanto  ora ne rigurgita, di almeno una dozzina. Un "ragazzo" Ari, 31 o 32 anni (nessuno sa quando è nato, che sia [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 giugno 2020
Felicity

Hereditary è un gioco di scatole cinesi, dove nulla è ciò che appare. L’angoscia e il senso di pericolo scandiscono la progressione narrativa di Hereditary lavorando su schemi già esplorati, ma riproposti con una visione a tratti vibrante. Come spesso accade in questo tipo di storie la sceneggiatura e la messa in scena preferiscono insinuare il dubbio: l’orrore [...] Vai alla recensione »

lunedì 7 gennaio 2019
cittadinoqualunque

Ben recitato, buona ambientazione. Per il resto poco o niente. Film estremamente lungo. Fallisce nella sua missione principale di horror. Sempiicemente non fa paura, neanche se lo guardate da soli, di notte in una casa isolata. Non coinvolge lo spettatore, non lo spavente e non lo incuriosisce. Difficile trovare un personaggio verso il quale provare un minimo di simpatia o empatia.

lunedì 13 agosto 2018
skywalker70

Per certi versi Hereditaruy ricorda Rosemary's baby: c'e' l'orrore, quello vero, non splatter, fatto di atmosfere macabre, eventi tragici e morbosi, molto morbosi, che seducono lo spettatore con il fascino del perverso. Le ambentazionìi, spesso oniriche ed visionarie, donano alla pellicola quel pizzico di irrazionalità e follia che ne amplificano la suspence.

martedì 5 luglio 2022
Great Steven

HEREDITARY – LE RADICI DEL MALE (USA, 2018) diretto da ARI ASTER. Interpretato da TONI COLLETTE, ALEX WOLFF, GABRIEL BYRNE, MILLY SHAPIRO, ANN DOWD ● La morte dell’anziana matriarca Ellen provoca effetti diversi sui membri della sua famiglia: mentre il genero Steven e il di lui figlio Peter accolgono l’evento con composto dolore, la figlia Annie, che aveva con la defunta un [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 agosto 2019
elgatoloco

So di essere in controtendenza rispetto alla maggior parte delle recensioni del film esistenti, ma non me ne importa molto: "Hereditary"(2018, Ari Aster, al suo esordio registico, ha scritto anche il film da solo, avendo dietro di sé anche un romanzo, che non conosco)è un film confuso, disorganizzato, insulso, francamente. Intendiamoci.

giovedì 25 ottobre 2018
taniamarina

il genere horror incanza come non maI, probabilmente perché i social network sono degli accumulatori seriali di ansia o perché, forse, non ci si sorprende più per nulla. Sta di fatto che fare un film horror con l'intenzione tutt'altro che scontata di spaventare, sta diventando una vera impresa. Eppure Ari Aster ci riesce benissimo, andando a spulciare i classici del terrore [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 agosto 2018
ralphscott

Con tutta la buona volontà,cercando di apprezzare lo sforzo di originalità,il cast azzeccato ed intuizioni efficaci,come le opere in miniatura dell'ottima Tony Collette,questo ennesimo horror estivo delude. Forse per troppa ambizione,la sceneggiatura tenta varie strade senza indovinarne alcuna e le due ore passano prive della necessaria tensione,finendo involontariamente più [...] Vai alla recensione »

venerdì 26 aprile 2019
Dandy

Osannato da critica e pubblico in patria,il film d'esordio di Aster(anche sceneggiatore),affronta temi non nuovi con indubbia efficacia e innovazione.Si cerca una dimensione intimista,con adesione pressochè totale ai protagonisti,come tagliati fuori dal resto del mondo(emblematiche in questo senso,le inquadrature dei plastici di Annie a cominciare da quella iniziale).

domenica 26 agosto 2018
Stramonio70

ATTENZIONE A EVENTUALI SPOILER. Da appassionato di horror non potevo farmi scappare questo titolo. Cominciamo subito col dire che purtroppo il film mi ha convinto solo in minima parte. Tra gli aspetti positivi abbiamo un'ottima protagonista che da sola regge quasi tutto il film (una bravissima Toni Collette), un discreto scavo psicologico dei personaggi ed un'atmosfera cupa abbastanza ben resa. [...] Vai alla recensione »

lunedì 30 luglio 2018
Juri84

Hereditary è una pellicola presentata con grandi aspettative,sia per la campagna di marketing adottata,ma anche dalla critica per la sua cifra stilistica,molto lontana dai soliti horror a cui siamo abituati,ma purtroppo l'epilogo del film a mio parere è davvero molto deludente. Partiamo dal principio:ci si accorge già dalla prima scena che non è un film horror convenzionale,i [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 marzo 2021
Mr.Rizzus

Wow

venerdì 5 marzo 2021
Mr.Rizzus

wow

venerdì 24 agosto 2018
Pietro Viola

Ma dove voleva andare a parare sto film? Dopo una prima parte praticamente perfetta, angosciante, innovativa, con immagini e suoni da brivido, ecco l'appiattimento progressivo della tensione fino alla grassa risata suscitata dal finale. Cos'è, concept-art? Meta-metacinema? meta-metafora carpiata della famiglia non solo porto sicuro ma anche luogo di oscurità e abominio (questa [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 marzo 2021
Mr.Rizzus

wow

giovedì 11 marzo 2021
Mr.Rizzus

wow

lunedì 8 marzo 2021
Mr.Rizzus

wow

domenica 7 marzo 2021
Mr.Rizzus

wow

giovedì 4 marzo 2021
Mr.Rizzus

wow

mercoledì 1 agosto 2018
tiziana58

Sono appassionata di  horror, ma purtroppo sono rimasta DELUSISSIMA da questo fiml, in particolare per la sceneggiatura,  insulsa e inconcludente. Bravi Toni Collette, il grande Gabriel Byrne e l'inquietante Milly Shapiro.

martedì 10 ottobre 2023
Steffa

talento sprecato, un ottima regia, fotografia e scenografie sublimi, sceneggiature di base mediocri e ancora peggio nelle scene secondarie che collegano quelle principali, lente e noiose, dovrebbe farsi aiutare 

sabato 27 agosto 2022
frank bernardi

Qui c'è un po' di tutto. Carrellate alla Shining, un finale che rimanda palesemente a Rosemary ' s Baby. Ed è giusto, perché da qualche parte bisogna pur iniziare. Ma ciò che caratterizza il film è il furore nichilistico, distruttivo, spietato. Non c'è, e finalmente , alcun ottimismo, solo uno scivolare su un piano inclinato di follia progressiva [...] Vai alla recensione »

sabato 27 agosto 2022
frank bernardi

Qui c'è un po' di tutto. Carrellate alla Shining, un finale che rimanda palesemente a Rosemary ' s Baby. Ed è giusto, perché da qualche parte bisogna pur iniziare. Ma ciò che caratterizza il film è il furore nichilistico, distruttivo, spietato. Non c'è, e finalmente , alcun ottimismo, solo uno scivolare su un piano inclinato di follia progressiva [...] Vai alla recensione »

sabato 30 luglio 2022
Mondolucio

Non ho dubbi, questo si colloca indisturbato fra i cinque horror più belli di tutta la storia del cinema in compagnia de L'Esorcista e Shining. Ritrovarmi a 45 anni suonati, padre e marito, nello svegliarmi di notte e accendere tutte le luci per paura a più di una settimana dall'averlo visto, è tutto dire... E vi prego di credermi che questi miei occhi hanno visto prodotti [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 marzo 2021
Mr.Rizzus

wow

lunedì 15 febbraio 2021
Mr.Rizzus

cult

venerdì 12 febbraio 2021
Mr.Rizzus

wow

venerdì 12 febbraio 2021
Mr.Rizzus

wow

sabato 30 gennaio 2021
Ennio

La prima ora di "Hereditary" l'ho apprezzata, per la bellezza della scenografia, i dialoghi e le musiche ben adatte a un horror psicologico. E grazie anche alla piccola protagonista Charlie, bambina-adolescente inquietante e particolare, protagonista indiscussa e carismatica che purtroppo durerà troppo poco. A un certo punto il film volta pagina, appare la medium, i bicchieri si [...] Vai alla recensione »

mercoledì 10 luglio 2019
max821966

Molto rumore per nulla. Rubando il titolo a Sir  W.Shakespeare, ho voluto rendere chiaro il fatto che questo ridicolo horror non mi sia piaciuto. Sarà l'età (53 anni) , la mia passione sfrenata per la SETTIMA ARTE, mi chiedo: qual'è la qualità principale di un horror? Deve farti saltare sulla sedia, spaventarti tanto da non voler vedere alcune sequenze.

giovedì 9 agosto 2018
Hector

Finale che ricorda i film i B movie. Ho riso tanto.

sabato 4 agosto 2018
roberto alloro

Sono rimasto assolutamente deluso.......Le aspettative erano molto alte è vero, ma questo film è lentissimo non decolla mai.....a fine primo tempo tra amici e anche con altre persone in sala ci scambiavamo pareri, che confluivano tutti sulla delusione per questo film, se film si può chiamare!!!

venerdì 3 agosto 2018
Emanuele 1968

Personalmente penso che la base per un film drammatico ci starebbe, e sarebbe un gran bel film. Da qualche parte ho letto che era paragonato al film esorcista, si, alcune scene si ricorda qualcosa, pero mah.....? pubblico perplesso, non so dare un voto, pero concordo con tutti, sia favorevoli che contrari.

giovedì 26 luglio 2018
Rullofranci

Credo che sia l'horror più scadente che abbia mai visto.2 ore di noia assoluta Non lo consiglio al mio peggior nemico

giovedì 7 ottobre 2021
Tommy

 Sfido chiunque a parlarmi bene di questo film inspiegabilmente accolto con entusiasmo tanto dalla critica, quanto da una pletora di blogger tradizzziunali veramente, che hanno creduto di vederci qualcosa di tradizzziunalo, esoterico, occulto che "cioè se non lo vedi non te lo posso spiegare, sai...siamo iniziati"... Cioè praticamente c'è una madre di famiglia [...] Vai alla recensione »

mercoledì 10 luglio 2019
max821966

SCUSATE MA NELL'ELENCARE I CAPOLAVORI DEL GENERE IN QUESTIONE, HO SCORDATO ALCUNI MASTERPIECE CHE SOTTERRANO LETTERALMENTE hereditary: L'ESORCISTA, REC 1° E 2°, ROSEMARY'S BABY, MARTYRS, 28 GIORNI DOPO, LA COSA (1982),  iL VILLAGGIO DEI DANNATI (1960), PUNTO DI NON RITORNO (1997), THE FOG, THE OTHERS........ECC ECC. SE PARLIAMO DI FILM RECENTI, "A QUIET PLACE", QUESTO [...] Vai alla recensione »

mercoledì 23 gennaio 2019
newalessiomarta

L'interpretazione della Collette fantastica

martedì 14 agosto 2018
tetyana volodina

gente! non buttate i vostri soldi!2 ore e mezzo di un assurdo disgustoso e noioso.ho buttato i soldi e ho perso il tempo.alla fine di film le persone si guardavano increduli dispiaciuti dicendo" che cagata..."

venerdì 3 agosto 2018
no_data

Incredibile come la gente puo' parlare bene di un film che NON e' horror o suspense o thrilling ma solamente una storia noisosa di una famiglia di borghesia un po' sopra le righe. Raccontato molto, ma molto lentamente con degli stereotipi noiosi delle famiglie borghesi visti mille volte e con un (uno in totale!) momento, pure prevedibile, di "Shocking-splatter", qualche grido [...] Vai alla recensione »

FOCUS
FOCUS
sabato 28 luglio 2018
Roy Menarini

Non si finirà mai di insistere: l'horror è un genere che si basa su un equilibrio difficilissimo tra ripetizione e innovazione. Vale per tutti i generi, ma per l'occulto molto di più. I fan, numerosi e incredibilmente fedeli anche a fronte di delusioni croniche, aspettano sempre il film giusto che rimescoli gli ingredienti in modo da sorprendere e scuotere, eppure al contempo pretendono la conservazione di certi topoi. Accolto dal comprensibile - e forse un filo eccessivo - entusiasmo della critica e di parte del pubblico, Hereditary - Le radici del male importa la filosofia straniante e elegante della casa di produzione A24 (che ha già proposto sorprese come The VVitch e Ghost Story), e dunque inserisce elementi raffinati e psicologici nel tessuto di riferimento. Quella che sembra nella prima parte la radiografia di una famiglia scossa e psicologicamente malata, sfocia nel soprannaturale, o forse viceversa, a seconda dell'interpretazione che si vuole dare degli avvenimenti.

Meno chiaramente metaforico di Babadook, cui si apparenta per alcune atmosfere e per certi passaggi isterici del rapporto madre/figlio, Hereditary - Le radici del male basa tutto, come spiega il titolo, sulla dimensione parentale, dove il consanguineo è fonte di pericoli o sciagure.

Se ci si concentra sul lato innovazione e originalità, si può facilmente notare come il reparto maggiormente sollecitato nel film di Ari Aster sia quello del rapporto tra immagine e suono. Lo stile si nutre principalmente di ampi piani orizzontali, che - se non fosse per gli accurati movimenti di macchina da presa (anch'essi da destra a sinistra e viceversa) - sembrano spesso set fotografici in movimento, con riferimenti a Gregory Crewdson e alti artisti della fotografia contemporanea. Allo stesso modo, alcuni dei momenti più scioccanti di Hereditary - Le radici del male sono gestiti con un'attenzione quasi "arty" alla resa visiva, come se alcuni fotogrammi fossero già pronti per una esposizione in qualche galleria. Il tutto si moltiplica attraverso le inquietanti miniature costruite dalla protagonista, a loro volta piccoli commenti meta-cinematografici a ciò cui stiamo assistendo. Musica e suono, poi, si confondono, come quando il tappeto sonoro stridente e talvolta fastidioso si interrompe di colpo e quasi ci segnala, per assenza, la sua onnipresenza.

Frasi
- E' rincuorante vedere così tante facce nuove qui, oggi. So che mia madre sarebbe commossa... e probabilmente un po' sospettosa!
Annie Graham (Toni Collette)
dal film Hereditary - Le radici del male - a cura di MYmovies.it
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RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 22 luglio 2018
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Negli Usa è già un fenomeno e anche molti severi critici europei hanno confessato la loro ammirazione. In Italia arriva il 25 luglio ma non se ne andrà tanto in fretta perché il debutto del 31enne Ari Aster è uno di quei film che torna a bussarvi in testa anche diversi giorni dopo la visione. Segno che colpisce nel profondo, smuovendo fantasie presenti più o meno in ognuno di noi.

lunedì 24 aprile 2023
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

La vecchia è morta, la figlia Toni Collette (straordinaria) non versa una lacrima, nello spettatore monta l'angoscia: per un sottofondo sonoro, per un minimo movimento di macchina, per uno strano libro in un baule subito richiuso. La prima parte è perfetta: Ari Aster sparpaglia le tessere del puzzle, ti spinge a formulare ipotesi che si rivelano errate.

domenica 29 luglio 2018
Roberto Nepoti
La Repubblica

Ecco un esordio che ha già fatto parlare, candidandosi a un futuro di probabile cult. Il giovane regista newyorkese Aris Aster sceglie il terreno del film di paura, difficile ma spesso fertile (vedi il recente It follows di Roger Mitchell). per mettere in scena una parabola psicanalitica tinta di satanismo. La struttura è tragica. Dopo la dipartita di Ellen, matriarca di casa Graham, sua figlia Anne [...] Vai alla recensione »

domenica 22 luglio 2018
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

È più tragico che l'Ercole di Euripide sia punito per una sua colpa - domanda un insegnante a Peter Graham (Alex Wolff) e ai suoi compagni -, o che tutto dipenda dal fato? Siamo in una delle prime sequenze di Hereditary. Le radici del male (Hereditary, Usa, 2018,127'), scritto e diretto da Ari Aster. Peter, il padre Steve (Gabriel Byrne), la madre Annie (Toni Collette) e la sorellina Charlie (Milly [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
giovedì 8 novembre 2018
 

Ellen Graham muore insieme ai suoi misteri. Mentre la figlia Anne elabora il lutto di una complicata figura materna, nella casa dei Graham avvengono strani episodi, che sembrano presagire un epilogo tragico.

BOX OFFICE
giovedì 26 luglio 2018
Andrea Chirichelli

Ad Hereditary - Le radici del male bastano un paio di anteprime serali per ottenere la leadership della classifica italiana con 85mila euro, più che sufficienti per superare Skyscraper che raccoglie 60mila euro.

GUARDA L'INIZIO
lunedì 23 luglio 2018
 

L'eredità dei demoni di famiglia pesa su tutte le generazioni a venire. La famiglia Graham cerca di superare il dramma della morte della nonna, una donna solitaria e misteriosa. Anche dopo la sua scomparsa, però, l'ombra della donna aleggia sulla famiglia, [...]

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