Ferruccio Amendola

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Ferruccio Amendola nel 1985

Ferruccio Amendola (Torino, 22 luglio 1930Roma, 3 settembre 2001) è stato un attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano.

È noto soprattutto per essere stato il doppiatore principale di Robert De Niro, Sylvester Stallone, Dustin Hoffman e Tomas Milian. Ha anche prestato la voce ad Al Pacino e Bill Cosby in alcune delle loro interpretazioni più importanti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ferruccio Amendola col figlio Claudio nel 1992

Figlio unico degli attori teatrali Federico Amendola e Amelia Ricci, nipote del commediografo e sceneggiatore Mario Amendola, nacque a Torino e si trasferì poi con la famiglia a Roma. Esordì in teatro a soli cinque anni, nella celebre compagnia milanese di Nino Besozzi e Armando Falconi[1]. Recitò nel suo primo film appena tredicenne, Gian Burrasca di Sergio Tofano (1943) e iniziò presto a lavorare anche come doppiatore: il suo primo doppiaggio fu quello del piccolo Vito Annicchiarico in Roma città aperta, del 1945, anno in cui a settembre perse il padre, deceduto a 47 anni[2].

A partire dal 1968 si dedicò prevalentemente al doppiaggio, anche se portò avanti una discreta carriera come attore. Diventò noto al grande pubblico per una serie di spot televisivi negli anni ottanta e per alcuni sceneggiati televisivi di grande successo di cui fu protagonista, tra i quali Storia d'amore e d'amicizia col figlio Claudio Amendola, Quei trentasei gradini, Little Roma e Pronto soccorso.

Il doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Ferruccio Amendola inizia a lavorare come doppiatore negli anni cinquanta per la C.D.C. A causa di alcuni difetti di pronuncia viene relegato per diverso tempo a ruoli secondari come caratterista, finché non viene scelto per doppiare Dustin Hoffman in Un uomo da marciapiede. Da allora diviene il doppiatore di molti attori celebri: oltre a Hoffman doppia ininterrottamente fino alla morte, con poche eccezioni, Robert De Niro e Sylvester Stallone.

Ha prestato la voce anche ad Al Pacino in alcuni dei suoi film più noti, tra cui la trilogia de Il padrino, Serpico e Scarface. Fu scelto da Tomas Milian perché lo doppiasse nei ruoli di Nico Giraldi ed er Monnezza e in altri poliziotteschi. Doppiò anche Bill Cosby nelle sit-com I Robinson e Cosby. Prestò inoltre la voce al cane Tequila nella serie televisiva Tequila e Bonetti.

Amendola rimase nella C.D.C. fino alla sua chiusura nel 1994, fondando poi la sua società Compagnia Doppiatori (oggi CD Cine Dubbing) nella quale ha lavorato fino alla morte.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Ferruccio Amendola nel 1973 insieme a Rita Savagnone e i figli

Si sposò con l'attrice e doppiatrice Rita Savagnone, da cui divorziò nel 1971 e dalla quale ebbe due figli: uno è Claudio Amendola, attore, conduttore televisivo e regista, che gli ha dato tre nipoti fra cui Alessia, attrice e doppiatrice; l'altro figlio è Federico, così chiamato in memoria di suo nonno, e divenuto direttore d'orchestra e musicologo attualmente docente al Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo. Sposò poi Patrizia, dalla quale ebbe Silvia.[3]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Morì a Roma il 3 settembre 2001 all'età di 71 anni a causa di un tumore alla gola che lo affliggeva da tempo.[4] I funerali si sono celebrati il 6 settembre nella Chiesa degli artisti a piazza del Popolo la quale era gremita di gente e inoltre furono presenti alcuni volti del cinema e dello spettacolo; riposa nel loculo di famiglia presso il cimitero monumentale del Verano di Roma.[5]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Ferruccio Amendola (a sinistra) con Vittorio Gassman e Tiberio Murgia in una scena de La grande guerra (1959), di Mario Monicelli
Mario Castellani, Ferruccio Amendola, Totò e Gianni Bonagura in una scena della serie TV Totò yè yè (1967) di Daniele D'Anza

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Carosello[modifica | modifica wikitesto]

Partecipò inoltre a numerose edizioni della rubrica pubblicitaria televisiva Rai Carosello:[6]

Prosa radiofonica Rai[modifica | modifica wikitesto]

  • Tre maschi e una femmina, commedia di Roger Ferdinand, trasmessa il 24 agosto 1950

Doppiatore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Film d'animazione e cartoni animati[modifica | modifica wikitesto]

Videogiochi[modifica | modifica wikitesto]

  • Joe Tanto in Driven[7]

Direttore del doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ferruccio Amendola, l'ultima intervista (2000), su facebook.com.
  2. ^ Federico Amendola (1898-1945) - Trova un..., su it.findagrave.com. URL consultato il 7 aprile 2021.
  3. ^ RAITRE: IL DILEMMA, STORIE DI FAMIGLIE ALLARGATE (11), su www1.adnkronos.com. URL consultato l'8 aprile 2021.
  4. ^ Ciao Ferruccio, la tua voce non morirà Amendola ci ha lasciati. De Niro, Stallone & co da noi sarebbero inimmaginabili senza di lui, su cerca.unita.it, unita.it/. URL consultato il 2 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
  5. ^ Ferruccio Amendola in find a grave.com, su findagrave.com. URL consultato il 2 luglio 2013.
  6. ^ Marco Giusti, Il Grande libro di Carosello, Milano, Sperling & Kupfer, II edizione, ISBN 88-200-2080-7
  7. ^ Driven, su Il mondo dei doppiatori. URL consultato il 21 ottobre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

All'attore è dedicata una biografia in Le voci del tempo perduto, libro a carattere divulgativo sul doppiaggio realizzato dallo storico Gerardo Di Cola.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN87957728 · ISNI (EN0000 0000 7829 0854 · SBN TO0V422103 · LCCN (ENno2003065470 · BNE (ESXX962744 (data) · BNF (FRcb14149553v (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2003065470