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I migliori giochi di strategia di tutti i tempi

Civilization II ha appena compiuto 20 anni: è ancora il miglior strategico della storia?

Di Red Bull Team

5 minuti di letturaPubblicato il 29.03.2017 · 20:22 UTC

Dopo i 20 anni di Pokémon, c'è un altro capolavoro che soffia 20 candeline proprio in questi giorni: Civilization II! Abbiamo deciso di celebrarlo come merita, ripercorrendo la storia di un genere molto amato, quello degli strategici. Per i neofiti, potrebbe essere proprio il secondo capitolo della serie un ottimo punto di inizio per rivivere alla grande questi quattro lustri di tattiche sopraffine e spavalderia strategica (l'originale, anno 1991, sente il peso degli anni, ma resta pur sempre una pietra miliare). Può ancora fregiarsi del titolo di migliore in assoluto? Scopritelo insieme a noi...

Populous (PC, 1989)

Vecchia, vecchissima scuola. Creato da Peter Molyneux nel 1989, è considerato come il primo “Simulatore Divino” della storia.

Al giocatore veniva chiesto di controllare una porzione di territorio abitata dai suoi seguaci, e tramite i suoi poteri sovrumani (come modificare il terreno, convertire i popolani in cavalieri, oppure posizionare vulcani e dar vita a terremoti devastanti) poteva decidere se aiutare o meno la sua gente a costruire città e armate con le quali difendersi dagli eserciti nemici. Al di là degli anni sul groppone e della grafica scarna, con Populous era impossibile non creare un legame empatico con i propri cittadini.

Command & Conquer (PC, 1995)

Command and Conquer — Command & Conquer
© Westwood Studios

Non si tratta probabilmente del primo esempio di gioco di strategia in tempo reale (gli stessi Westwood Studios avevano già lavorato su Dune II qualche anno prima), ma fu certamente il primo esponente del genere a riscontrare un successo pazzesco. Merito del passare inesorabile del tempo in ogni partita, decisione dopo decisione, l'esperienza con Command & Conquer era in assoluto la più elettrizzante, in quanto il giocatore non poteva più adagiarsi sugli allori, non potendo più contare sulla calma e la tranquillità tipiche degli strategici a turni.

Il focus non era più quindi sull'eccellenza tattica, bensì sull'abilità del giocatore nel gestire al meglio il proprio tempo, e nell'agire nella maniera più rapida ed efficace possibile. Il risultato? Un gameplay innovativo, adrenalinico ed avvincente.

Civilization II (PC, 1996)

Il primo Civilization fu un successo clamoroso, ma fu il secondo a spedire la serie dritta dritta nell'Olimpo del genere. Il passaggio dalla semplice visuale dall'alto ad un'inquadratura isometrica rappresentò solo uno dei numerosi cambiamenti grazie ai quali Civilization II divenne un classico tuttora giocatissimo.

Indipendentemente dal “bivio” scelto (dedicarsi alla distruzione di tutte le altre civiltà, oppure dominare lo spazio e raggiungere per primi Alpha Centauri), Civilization II e le sue espansioni erano (e sono ancora oggi) strategia pura ed appassionante.

Advance Wars (GBA, 2001)

A screenshot of Advance Wars — Advance Wars
© Intelligent Systems / Nintendo

Nintendo non è proprio il primo nome a venir in mente quando si parla di strategici, ma è lo studio Intelligent Systems, appartenente al colosso nipponico, ad aver creato due delle serie dal sapore fortemente tattico più grandi di sempre (dell'altra ve ne parleremo tra un attimo). La serie Advance Wars è conosciuta in Giappone come “Famicom Wars”, nome col quale è in giro da quelle parti sin dal 1988. Ci vollero più di 10 anni per vederla finalmente in Europa e in Nord America, ma tra il suo vincente mix di grafica colorata e cubettosa, e il suo profondo gameplay, valse davvero la pena attendere tutto quel tempo.

Fire Emblem (GBA, 2003)

Come Advance Wars, Fire Emblem era già nota (e longeva) in Giappone prima di raggiungere i lidi occidentali (si parla del 1990). Nel 2003, quando si aprì al mondo intero, ottenne un successo pazzesco e in brevissimo tempo, merito delle sue trame suggestive, delle splendide musiche e della “morte permanente” dei personaggi che tanto riusciva a coinvolgere emotivamente i giocatori, costretti a dire addio per sempre ad una delle loro pedine dopo una sola morte in battaglia.

Rome: Total War (PC, 2004)

La storica serie Total War è giunta al nono capitolo, ma il migliore resta indubbiamente il terzo, Rome: Total War. Il giocatore poteva scegliere tra tre diverse famiglie (Giuli, Valeri e Corneli), con lo scopo di diventare l'Imperatore, conquistando 50 province, inclusa la stessa Roma. Quel che lo rendeva così divertente era il suo essere, a conti fatti, due giochi in uno: da una parte c'era la componente legata allo sviluppo delle città e dell'impero, dall'altra, le battaglie in tempo reale. Tutti i capitoli sono eccezionali, ma se volete iniziare dai fondamentali, questo è il gioco che fa per voi.

StarCraft II (PC, 2010)

In Corea del Sud è molto più di un gioco. Così famoso da essere considerato un vero e proprio passatempo nazionale, con tanto di due canali televisivi dedicati che, 24 ore su 24, trasmettono match tra pro gamer.

Lo strategico in tempo reale a tema spaziale di Blizzard deve continuamente spartirsi il pubblico eSport con colossi del calibro di League of Legends e Dota 2, ma resta comunque un capolavoro fatto di gameplay epico e profondo.

XCOM: Enemy Unknown (PC, Xbox 360 e PS3, 2012)

Il brillante remake (anno 2012) dello strategico UFO: Enemy Unknown risalente al 1994, poneva il giocatore nei panni degli XCOM, un gruppo paramilitare incaricato di difendere la Terra da un'invasione aliena. Se a prima vista vi sembra uno strategico a turni, sappiate che quella è solo una delle sue due anime: l'altra è un vero e proprio manageriale nel quale vi ritroverete a gestire il quartier generale degli XCOM, ampliandolo e dando il via a ricerche per migliorare l'equipaggiamento. Il suo seguito, XCOM 2, è stato pubblicato di recente ed è eccelso, ma il primo resta una vera gemma.

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