Gilberto Pichetto Fratin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gilberto Pichetto Fratin

Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica
In carica
Inizio mandato22 ottobre 2022
Capo del governoGiorgia Meloni
PredecessoreRoberto Cingolani[1]

Viceministro dello sviluppo economico
Durata mandato1º marzo 2021 –
22 ottobre 2022
Vice diGiancarlo Giorgetti
ContitolareAlessandra Todde
Capo del governoMario Draghi
PredecessoreStefano Buffagni
SuccessoreValentino Valentini[2]

Vicepresidente della Regione Piemonte
Durata mandato3 aprile 2013 –
9 giugno 2014
PresidenteRoberto Cota
PredecessoreUgo Cavallera
SuccessoreAldo Reschigna

Deputato della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato13 ottobre 2022
LegislaturaXIX
Gruppo
parlamentare
Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE
CoalizioneCentro-destra 2022
CircoscrizionePiemonte 1
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato29 aprile 2008 –
14 marzo 2013

Durata mandato23 marzo 2018 –
12 ottobre 2022
LegislaturaXVI, XVIII
Gruppo
parlamentare
XVI: Il Popolo della Libertà
XVIII: Forza Italia Berlusconi Presidente-UDC
CoalizioneCentro-destra 2008 (XVI)
Centro-destra 2018 (XVIII)
CircoscrizionePiemonte
CollegioXVIII: 6 (Vercelli)
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoForza Italia (dal 2013)
In precedenza:
PRI (1975-1994)
FI (1994-2009)
PdL (2009-2013)
Titolo di studioLaurea in Economia e Commercio
UniversitàUniversità degli Studi di Torino
ProfessioneCommercialista; insegnante

Gilberto Pichetto Fratin (Veglio, 4 gennaio 1954) è un politico italiano. Dal 22 ottobre 2022 è ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica nel governo Meloni.


Deputato alla Camera dal 13 ottobre 2022, esponente di lungo corso di Forza Italia, dove ha ricoperto l'incarico di coordinatore regionale in Piemonte dal 4 gennaio 2014 al 18 ottobre 2018, è stato a lungo consigliere regionale in Piemonte (1995-2008; 2014-2018), vicepresidente della Regione Piemonte dal 3 aprile 2013 al 9 giugno 2014 e senatore della Repubblica nelle legislature XVI e XVIII.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato il 4 gennaio 1954 a Veglio, piccolo borgo nell’allora provincia di Vercelli, oggi provincia di Biella, frequenta l'Università degli Studi di Torino, dove si laurea in economia e commercio nel 1978[3][4]. Successivamente intraprende l'attività di commercialista con studio a Biella, iscrivendosi all’Albo dei Revisori contabili, e per qualche anno insegna ragioneria, tecnica bancaria e commerciale e materie economiche negli istituti tecnici di Biella.[4][5][6]

Gli inizi in politica[modifica | modifica wikitesto]

La sua attività politica inizia tra le file del Partito Repubblicano Italiano, quando a soli 21 anni entra nel consiglio comunale di Gifflenga, di cui farà parte dal 1975 al 1980; poi tra il 1985 e il 1994 è stato vicesindaco di Biella sotto i democristiani Luigi Squillario, Luigi Petrini e Gianluca Susta, oltre che assessore con delega all’ambiente fino al 1992 e successivamente con deleghe all'urbanistica ed edilizia privata.[5][6]

Con la discesa in campo nella politica di Silvio Berlusconi, aderisce a Forza Italia[4], dove alle elezioni regionali in Piemonte del 1995 si candida tra le sue liste, nella mozione del deputato forzista Enzo Ghigo (ex dirigente del gruppo Publitalia-Fininvest), venendo eletto nella circoscrizione di Biella in consiglio regionale del Piemonte, diventando poi presidente della I Commissione[4]. Due anni dopo viene nominato assessore con deleghe regionali all'industria, all'artigianato e al commercio nella giunta regionale di Enzo Ghigo[6]. Gli incarichi gli vengono confermati nel 2000 nella seconda giunta regionale di Ghigo, mentre nel 2005 rimane all'opposizione in seguito alla vittoria della coalizione di centro-sinistra L'Unione nelle elezioni regionali.[7]

Elezione a senatore[modifica | modifica wikitesto]

Pichetto Fratin eletto al Senato nel 2008

Alle elezioni politiche del 2008 è stato candidato al Senato della Repubblica, ed eletto senatore tra le liste del Popolo della Libertà nella circoscrizione Piemonte in decima posizione, dimettendosi dal consiglio regionale per via dell'incompatibilità tra le due cariche. Ciò lo porta a rinunciare ancora all'elezione a consigliere nel 2010; il nuovo presidente Roberto Cota lo sceglie comunque per l'incarico di assessore regionale al Bilancio.

Candidato alla Camera dei deputati per il PdL alle elezioni politiche del 2013, risulta il primo dei non eletti a causa della vittoria della coalizione di centro-sinistra Italia. Bene Comune, che riesce a conquistare il premio di maggioranza, e la scelta del segretario del PdL Angelino Alfano, candidato ed eletto in più circoscrizioni, di optare per quella di Piemonte 1.[5][8]

Vicepresidente della Regione Piemonte[modifica | modifica wikitesto]

Il 3 aprile 2013 Pichetto Fratin viene nominato da Roberto Cota come nuovo vicepresidente della Regione Piemonte, ottenendo le deleghe alle finanze, programmazione economico-finanziaria, patrimonio, legale e contenzioso, oltre a mantienere la guida dell'assessorato al Bilancio, subentrando così a Ugo Cavallera, assessore al lavoro e alle politiche sociali, dimissionario dopo aver ricevuto da Cota le deleghe alla Sanità.[6][9]

Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce alla rinascita di Forza Italia, venendo nominato il successivo 4 gennaio 2014 da Silvio Berlusconi coordinatore regionale in Piemonte.[7][10]

Corsa alla Presidenza della Regione Piemonte[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni regionali in Piemonte del 2014.

Dopo l'annullamento del TAR delle elezioni regionali piemontesi del 2010 e la conseguente decadenza di Roberto Cota da presidente[11], Pichetto Fratin viene scelto da Forza Italia, fortemente voluto da Silvio Berlusconi e annunciato dal suo vice-coordinatore regionale in Piemonte Osvaldo Napoli, come candidato alla presidenza della Regione Piemonte per la coalizione di centro-destra in vista delle elezioni regionali del 2014[3][12]. L'accettazione della sua candidatura non è però unanime[13]: Fratelli d'Italia, che avrebbe voluto indire le primarie di coalizione, sceglie infatti di appoggiare l'ex sottosegretario alla difesa Guido Crosetto alla presidenza, mentre il Nuovo Centrodestra e l'UdC, anche loro per le primarie, puntano sul neo-viceministro della giustizia del governo Renzi Enrico Costa.[13]

Alla tornata elettorale Pichetto Fratin viene sconfitto, ottenendo il 22,09% dei voti rispetto al più del doppio (47,09%) dell'ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino (sostenuto dal PD e il centro-sinistra), ma riesce a superare gli altri candidati (Davide Bono del Movimento 5 Stelle, Crosetto, Costa e Mauro Filingeri per L'Altro Piemonte a Sinistra), ottenendo il seggio in consiglio regionale che gli è riservato in quanto candidato presidente secondo classificato.[14][15]

Ritorno al Senato[modifica | modifica wikitesto]

Gilberto Pichetto Fratin al Meeting di Rimini del 2021

Alle elezioni politiche del 2018 viene ricandidato al Senato della Repubblica nel collegio uninominale di Vercelli, per la coalizione di centro-destra in quota forzista, dove viene rieletto senatore con il 46,97% dei voti contro il candidato del Movimento 5 Stelle Ezio Conti (23,82%) e del centro-sinistra, in quota Partito Democratico, Cristina Bargero (22,63%).[10]

Il 18 ottobre 2018 viene commissariato e sostituito al coordinamento di Forza Italia in Piemonte dal neo-deputato Paolo Zangrillo, dopo il modesto risultato ottenuto dal partito alle politiche di quell'anno.[16]

Nel dicembre 2019 è tra i 64 firmatari (di cui 41 di Forza Italia) per il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari: pochi mesi prima i senatori berlusconiani avevano disertato l'aula in occasione della votazione sulla riforma costituzionale.[17]

Nel 2020 diventa capogruppo di Forza Italia nella 5ª Commissione Bilancio del Senato e Responsabile nazionale del Dipartimento Finanze e Bilancio di Forza Italia.[5]

Il 25 febbraio 2021 viene indicato come sottosegretario allo sviluppo economico nel governo Draghi, nominato dal Consiglio dei Ministri il 1º marzo e affianca il ministro leghista Giancarlo Giorgetti[18][19]. Il 15 aprile, con decreto del Presidente della Repubblica, gli viene attribuito il titolo di viceministro. Da viceministro dello sviluppo economico coordina il tavolo automotive, si occupa della riconversione delle aziende a elevato impatto ambientale[senza fonte] e segue la stesura del ddl concorrenza.[5]

Elezione a deputato e Ministro dell'ambiente[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Governo Meloni.
Pichetto Fratin giura come Ministro dell'ambiente al Quirinale nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 22 ottobre 2022

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene ricandidato alla Camera dei deputati, come capolista di Forza Italia nel collegio plurinominale Piemonte 1 - 02 (Chieri-Moncalieri), risultando eletto[20].

Con la vittoria del centro-destra e di Giorgia Meloni alle politiche del 2022, e il successivo incarico di formare un governo affidato a Meloni, il 21 ottobre 2022 Pichetto Fratin viene indicato quale Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. Il giorno successivo giura nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella come Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica nel governo Meloni.

Posizioni politiche[modifica | modifica wikitesto]

Considerato vicino ad Antonio Tajani all'interno di Forza Italia, è favorevole alla flat tax e alla reintroduzione dell'energia nucleare in Italia.[5][21] È contro la tassa sulla plastica, su cui disse "La considero un assurdo perché va a colpire le nostre imprese", e contro lo stop all'immatricolazione delle auto con motore endotermico, su cui affermò che "È una soluzione molto ideologica e poco realistica" l'8 giugno 2022 dopo il via libera dell’Europarlamento al pacchetto Fit for 55.[5]

Il 28 novembre 2022, dopo il disastro della frana di Ischia, si scaglia, in diretta radiofonica su RTL 102.5, contro l'abusivismo edilizio, affermando che «basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti coloro che lasciano costruire»[22][23]. L'affermazione suscita le proteste da ogni fronte, dai sindaci dell'Isola d'Ischia passando dal presidente dell'ANCI Antonio Decaro e dall'opposizione parlamentare, fino all'interno del governo di centro-destra di cui fa parte Pichetto Fratin, dalla ministra del turismo Daniela Santanchè fino al vicepremier Matteo Salvini, costringendolo a rivedere la sua affermazione.[22][23]

Incarichi parlamentari[modifica | modifica wikitesto]

Senato della Repubblica[modifica | modifica wikitesto]

XVI legislatura[modifica | modifica wikitesto]

XVIII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Camera dei deputati[modifica | modifica wikitesto]

XIX legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Come ministro della transizione ecologica.
  2. ^ Imprese e made in Italy
  3. ^ a b Chi è Pichetto, da vice al Mise all'Ambiente - Politica, su Agenzia ANSA, 21 ottobre 2022. URL consultato il 22 ottobre 2022.
  4. ^ a b c d Laura Ciarti, Pichetto Fratin, per Ambiente ed Energia uno "sgobbone" dell'economia, su Formiche.net, 21 ottobre 2022. URL consultato il 23 ottobre 2022.
  5. ^ a b c d e f g Gilberto Pichetto Fratin, chi è il commercialista che va a gestire Ambiente ed energia. Dalla beffa della candidatura in Piemonte alla battaglia contro lo stop alle auto inquinanti, su Il Fatto Quotidiano, 22 ottobre 2022. URL consultato il 22 ottobre 2022.
  6. ^ a b c d Gilberto Pichetto Fratin - Consiglieri, su www.cr.piemonte.it. URL consultato il 22 ottobre 2022.
  7. ^ a b Biografia di Gilberto Pichetto, su pichettopresidente.it. URL consultato il 9 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  8. ^ Archivio storico delle elezioni
  9. ^ Gilberto pichetto vice Presidente della regione
  10. ^ a b I ministri del governo Meloni, su Il Post, 21 ottobre 2022. URL consultato il 22 ottobre 2022.
  11. ^ Andrea Giambartolomei, Piemonte, Consiglio di Stato boccia ricorso di Cota: si torna al voto, in Il Fatto Quotidiano, 11 febbraio 2014. URL consultato l'11 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2014).
  12. ^ Forza Italia: "Alle Regionali in Piemonte correremo da soli", su la Repubblica, 25 marzo 2014. URL consultato il 22 ottobre 2022.
  13. ^ a b Regionali, centrodestra sempre diviso. Forza Italia: noi candidiamo Pichetto, «La Stampa», 30 marzo 2014
  14. ^ Eligendo Archivio - Elezioni regionali in Piemonte del 2014, su elezionistorico.interno.gov.it.
  15. ^ Tutti i risultati delle amministrative, su Il Post, 27 maggio 2014. URL consultato il 22 ottobre 2022.
  16. ^ Il nuovo Commissario Regionale di Forza Italia Zangrillo: "Alberto Cirio? Candidato credibile su cui far convergere tutta la destra", su Targatocn.it, 21 ottobre 2018. URL consultato il 22 ottobre 2022.
  17. ^ Taglio parlamentari, Forza Italia guida la coalizione dei salva-poltrone. Firmano per il referendum pure 7 Pd, 3 M5S e due renziani, su ilfattoquotidiano.it, 18 dicembre 2019. URL consultato il 23 dicembre 2019.
  18. ^ Governo Draghi, nominati 39 sottosegretari: ecco chi sono e di cosa si occuperanno, su Il Fatto Quotidiano, 24 febbraio 2021. URL consultato il 22 ottobre 2022.
  19. ^ La squadra dei 39 sottosegretari di Draghi è fatta. Al capo della polizia Gabrielli la delega ai servizi, su lastampa.it, 24 febbraio 2021. URL consultato l'8 marzo 2021.
  20. ^ Tutti i deputati eletti al proporzionale, in la Repubblica, 26 settembre 2022.
  21. ^ Chi è Gilberto Pichetto Fratin, il ministro della Pubblica amministrazione del governo Meloni, su la Repubblica, 21 ottobre 2022. URL consultato il 23 ottobre 2022.
  22. ^ a b Ischia, Pichetto Fratin: "Basterebbe mettere in galera il sindaco". Poi ritratta dopo le critiche. Salvini: "Qualcuno vuole arrestarli, io li proteggo", su Il Fatto Quotidiano, 28 novembre 2022. URL consultato il 30 novembre 2022.
  23. ^ a b Arrestare i sindaci, su www.roma.corriere.it, 29 novembre 2022. URL consultato il 30 novembre 2022.
  24. ^ a b c d senato.it - Scheda di attività di Gilberto PICHETTO FRATIN - XVI Legislatura, su www.senato.it. URL consultato il 23 ottobre 2022.
  25. ^ a b c senato.it - Scheda di attività di Gilberto PICHETTO FRATIN - XVIII Legislatura, su www.senato.it. URL consultato il 23 ottobre 2022.
  26. ^ XIX Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - PICHETTO FRATIN Gilberto, su www.camera.it. URL consultato il 30 novembre 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica Successore
Roberto Cingolani dal 22 ottobre 2022 in carica
Predecessore Viceministro dello sviluppo economico Successore
Stefano Buffagni 1º marzo 2021 – 22 ottobre 2022 nessuno
Predecessore Vicepresidente della Regione Piemonte Successore
Ugo Cavallera 3 aprile 2013 – 9 giugno 2014 Aldo Reschigna
Predecessore Coordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte Successore
carica ricreata 4 gennaio 2014 – 18 ottobre 2018 Paolo Zangrillo