La Storia dell’Inghilterra
La storia dell’Inghilterra è importante per comprendere con un riassunto in breve il passato e il presente inglese. Una terra affascinante, un’antica civiltà e con numerosi avvenimenti storici. Una linea temporale così ricca di date che è impossibile riassumere la storia inglese in poche righe, che ha influenzato il destino di tutto il mondo! Dai Sassoni della Britannia, le varie dinastie monarchiche succedute, le guerre e le conquiste globali, fino al Commonwealth. L’Inghilterra, grazie al suo passato, custodisce un ricco patrimonio culturale. Andiamo quindi a scoprire insieme la sua storia in breve nel nostro articolo, comprendendo al meglio il paese durante il vostro Viaggio in Inghilterra!
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- La Storia dell'Inghilterra
- Preistoria
- Medioevo Inglese
- La conquista Normanna
- L'Impero Angioino
- Il Tardo Medioevo Inglese
- L'Inghilterra Tudor
- La Dinastia Stuart
- L'Età georgiana
- La Rivoluzione industriale
- L'Età Vittoriana
- L'Età Edoardiana
- Dal 1920 al 1930
- Storia inglese tra il XX e inizio XXI secolo
- La storia inglese Oggi
- Viaggi Consigliati lungo la Storia dell'Inghilterra
La Storia dell’Inghilterra
Per comprendere il presente è importante conoscere il passato, grazie a un riassunto dell’Inghilterra storia in breve; per quanto sia ampia e ricca di date. L’Inghilterra era già abitata durante la preistoria, vedendo nel 43 d.C. la prima invasione romana. Il retaggio romano nella Britannia, su cui governa fino al V secolo, ha lasciato ancora oggi un’eredità ben visibile nel paese. In seguito arrivarono gli Anglosassoni, generando l’odierno paese. Il normanno Guglielmo il conquistatore nel 1066 prese il paese, introducendo il sistema feudale, influenzando cultura e lingua. Il medioevo inglese è caratterizzato da lotte interne per il potere, scontri con la Francia e, nel 1215, la firma della Magna Charta.
Un evento sconvolgente fu la Peste Nera, che decima la popolazione e modifica per sempre la società nel 1348. L’età moderna si apre con la monarchia Tudor, l’espansione nelle colonie e il protestantesimo. Nel XVIII secolo la Rivoluzione industriale trasforma l’Inghilterra in una potenza economica, la prima mondiale, aprendo l’età contemporanea. Il ruolo del paese durante il XX secolo e nelle guerre mondiali fu da protagonista, arrivando poi alla creazione del Commonwealth e l’entrata nell’Unione Europea nel XXI secolo. Dopo l’antica Roma, l’impero coloniale dell’Inghilterra fu il più vasto di sempre, arrivando alla decolonizzazione nel XX secolo, la cui influenza culturale è ancora fortemente presente. Il 1 febbraio 2020, l’Inghilterra lascia con il Regno Unito l’Unione europea con la Brexit.
Andiamo quindi a vedere il passato di questo paese, per comprenderlo in breve.
Le fasi della Storia Inghilterra
Periodo | Epoche Storiche |
---|---|
Preistoria | 800 000 anni fa – 54 a.C |
Britannia romana | 54 a.C. – V secolo |
Medioevo | V secolo – 1485 |
Epoca moderna | 1485 – 1820 |
Tudor | 1485 – 1588 |
Stuart | 1588 – 1685 |
Età georgiana | 1701 – 1820 |
Rivoluzione Industriale | 1760 |
Età vittoriana | 1837 – 1901 |
Età edoardiana | 1901 – 1910 |
Guerre mondiali | XX secolo |
Inghilterra moderna | XX – XXI secolo |
Inghilterra oggi | XXI secolo – oggi… |
Preistoria
Il paleolitico nella storia dell’Inghilterra in breve, come vedremo in questo riassunto, inizia con la prima presenza umana. I resti rinvenuti fanno pensare che l’Inghilterra fu il primo territorio colonizzato delle isole britanniche, grazie anche al suo clima. Siti di questo periodo sono stati rinvenuti a Happisburgh, nel Norfolk, con le orme di ominidi più antiche fuori dall’Africa. Nel 9.000 a.C., con la fine della glaciazione, inizia il mesolitico e nel 6.500 a.C. circa la Gran Bretagna si stacca definitivamente dal continente. Con l’inizio delle coltivazioni inizia il neolitico, nel 4.000 a.C. circa.
In questo periodo vediamo le prime tombe e monumenti funerari, come Stonehenge. Ciò dimostra anche un antico interesse verso il cosmo. La lavorazione della selce permette la produzione di manufatti e di strade, insieme al disboscamento. Nell’area costiera di Somerset troviamo la Sweet Track, una delle strade più antiche al mondo. Già dal neolitico, inoltre, nel North Yorkshire si estraeva il sale.
Età del bronzo
Dal 2.500 a.C. della storia dell’Inghilterra nel riassunto, inizia in Britannia l’età del bronzo e la lavorazione di questa lega. La società è centralizzata e si inalza un’élite autoritaria, tra guerrieri e cacciatori, oltre che insediamenti maggiormente strutturati. Le lingue celtiche si svilupparono probabilmente in questo periodo. Il sistema atlantico crolla, mantenendo i contatti con la Francia dalla Manica, diffondendo la cultura di Hallstatt.
In questo periodo si sviluppano anche le fortezze sulle colline, edificate soprattutto tra 600 e 400 a.C. a sud. Al VI secolo a.C. risale il Periplo massaliota, un manuale per navigare intorno all’isola. La prima invasione della tribù gallica dei Parisi inizia nel 300 a.C., poi nel 150 e nel 100, arrivando al controllo del sud dei Belgi. Durante le sue campagne di Gallia, nel 54 a.C. Giulio Cesare invase la Britannia. Controllò le risorse, i beni e il commercio: Roma divenne il fulcro di ogni cosa e ricchezza.
La Conquista della Britannia
Nel riassunto storia dell’Inghilterra in breve, in due spedizioni tra 55 e 54 a.C. Giulio Cesare invase la Britannia, per volere inizialmente dell’imperatore Claudio. Sbarcò nel Kent con 40.000 uomini, sconfiggendo le tribù nella battaglia di Medway. Aulo Plauzio comandava le truppe, aspettando l’imperatore per arrivare poi nell’odierna Colchester, tornando poi a Roma in trionfo. Le terre dei Catuvellauni diventarono regni-clienti, mentre il resto del paese divenne provincia romana. Vespasiano negli anni successivi soggiogò le tribù a sud, spostando i confini ai fiumi Trent e Severn.
Guidati da Boudicca, regina guerriera, nel 60 d.C. alcune tribù si ribellarono a Roma, prendendo Colchester, Londra, Winchester e St. Albans. Svetonio Paolino, governatore dell’allora Londinium, fece evacuare la città prima che i ribelli le diedero fuoco, creando uno strato di argilla rossa fusa sotto la città. Paolino radunò i resti dell’esercito romano per la battaglia della strada Watling, sconfiggendo Boudicca. Nei 20 anni dopo della storia inglese in Breve dell’Inghilterra, sotto Gneo Giulio Agricola l’impero espande i confini, incorporando il nord e il Galles, consolidandolo con il Vallo di Adriano nel 138. Il potere romano venne scalfito solo lievemente dagli attacchi delle tribù scozzesi e i romani rimasero sull’isola per 350 anni.
Medioevo Inglese
Nel nostro articolo del riassunto della storia dell’Inghilterra in breve, il Medioevo inglese è un periodo centrale. Iniziato nel V secolo e terminato nel XV secolo, con l’età moderna. Si apre con l’arrivo degli Anglosassoni e la partenza delle legioni di Roma, lasciando la Britannia, fino ad arrivare a Enrico VIII e la riforma dello scozzese John Knox. Con gli anglosassoni fiorì la letteratura inglese con poemi epici, come Beowulf, e la lavorazione del metallo. Si convertirono nel VII secolo al cristianesimo, portando così alla nascita di conventi e monasteri, fino ad arrivare agli attacchi vichinghi tra VIII e IX secolo. Il crollo dell’impero romano fu l’inizio dei secoli bui: un periodo di crisi dei centri urbani durante la storia inglese.
La Britannia post-romana
Tra il V e il VI secolo non abbiamo molte fonti, se non da scritti come la cronaca di Gildas, opere, poesie e pochi resti. Nel 410 d.C. i romani lasciarono l’isola, così Caledoni, Scoti e Pitti, a nord del Vallo di Adriano, si spostarono nelle pianure in Inghilterra. I britanni, per difendersi, chiesero il supporto di Juti, Angli e Sassoni, dal continente. Dopodiché, durante la storia Inghilterra in breve, gli anglosassoni si ribellarono, iniziando fino al VII secolo il loro insediamento, eliminando la classe dominante e instaurando dei regni germanici dal V al VI secolo, fondando piccoli villaggi e diffondendo la lingua.
Nel Kent, sull’Isola di Wight e nell’Hampshire si insediarono gli Juti, i Sassoni presero il sud del Tamigi, Middlesex e Midlands. Durante il nostro riassunto breve della storia Inghilterra nascono le piccole comunità con a capo potenti famiglie chiamate regiones. Regni turbolenti e violenti, con culti politeisti che vivevano di caccia e allevamento.
La Cristianizzazione
La cristianizzazione dell’isola inizia nel 597, con l’arrivo nel Kent di missionari guidati da Agostino; mandato da Papa Gregorio Magno. Re Etelberto si convertì, così i regni a sud e a Canterbury Agostino venne investito come primo arcivescovo della storia dell’Inghilterra, nel riassunto in breve. Arrivò dall’Irlanda anche l’influenza dell’evangelizzatore dei monaci, che fondarono molti monasteri, come San Colombano in Cornovaglia nel 590 e in Northumbria Sant’Aidano, nel 635, fonda il monastero di Lindisfarne. Anche re Owsy di Northumbria, a Whitby, si convertì. Vennero istituite varie diocesi, creando la Chiesa inglese. La cultura celtica insieme a quella latina crearono molti manoscritti a riguardo per mano di eruditi del tempo, come quello San Beda il Venerabile.
L’Eptarchia anglosassone e le invasioni Vichinghe
Tra i vari regni anglosassoni alla ricerca di supremazia tra il VII e VIII secolo, l’assetto politico era instabile. Prima il re più potente era Etelberto del Kent, passando poi al Regno di Northumbria e, nel VII secolo, al Regno di Mercia sotto re Penda. Il regno di Mercia prevarica per tutto il VIII secolo e re Offa di Mercia era considerato suo pari da Carlo Magno. Il papa Adriano I, inoltre, lo chiamava re degli Inglesi. Solo nel IX secolo la sua supremazia finì a favore del Regno del Wessex. Il termine Heptarchy, infatti, indica il periodo dopo la colonizzazione anglosassone, quando il regno si divise in 7. Questo terminò nel X secolo, con la nascita del Regno d’Inghilterra, come vedremo.
Nel VIII secolo si intensificano le invasioni vichinghe dalla Danimarca, attaccando il monastero di Lindisfarne nel 793. Nel 865 l’armata vichinga cattura York, sconfigge il Regno dell’East Anglia e conquista l’isola definitivamente. Questo evento modificò in breve tempo il riassunto della storia dell’Inghilterra, arrivando anche in Northumbria e Mercia. Solo nel 878, nella battaglia di Edington, Alfredo il Grande ottenne una vittoria, facendo ritirare i vichinghi nel Danelaw. Inoltre, Alfredo creò il Doom Book, un codice normativo, e incrementa l’istruzione.
L’unificazione del Regno d’Inghilterra
Durante la storia dell’Inghilterra nel nostro riassunto, nel 899 muore Re Alfredo, a cui succede Edoardo il Vecchio. Con il cognato Ethelred di Mercia inizia l’espansione del regno, costruendo città fortificate. Atelstano, figlio di Edoardo, alla morte del padre diventa re di Mercia, continuando l’espansione. Diventa de facto il primo re d’Inghilterra. Solo nel X secolo, però, Edgardo consolida il regno, continuando a ottenere vittorie contro i vichinghi. Uccidendo il fratello, Etelredo II prende il potere.
Le brame degli scandinavi guardano ancora all’Inghilterra ed Etelredo viene sconfitto da Sweyn di Danimarca, riprendendo però il trono alla sua morte. Edmondo II, figlio di Etelredo, alla morte lascia il trono a Canuto il Grande, figlio di Sweyn, nel 1016. Solo nel 1042, con Edoardo il Confessore, i Wessex tornano sul trono. Nel 1066, alla morte di Edoardo, senza eredi, Aroldo II prende il trono sconfiggendo nella battaglia di Stamford Bridge Harald III Sigurdsson.
La conquista Normanna
Nel XI secolo durante il passato dell’Inghilterra, in breve, avvenne la conquista normanna, insieme a francesi e bretoni, guidati dal duca di Normandia Guglielmo I. La loro vittoria definitiva per il controllo dell’isola avvenne nel 1066, vincendo la battaglia di Hastings. Guglielmo aveva pretese verso il trono in quanto Edoardo il Confessore lo nominò successore, essendo senza eredi, ma venne incoronato Aroldo. A contrastarlo arrivò anche Harald III, re norvegese, e il fratello Tostig, che nel 1066 invasero il nord durante l’inglese storia. Aroldo li sconfisse nella battaglia di Stamford Bridge, prima dell’arrivo di Guglielmo e Aroldo morì in battaglia. Guglielmo affronta numerosi scontri interni fino al 1072.
Fece costruire numerosi castelli nel regno, introduce la lingua normanna per i nobili e modifica il sistema dei feudi. Inoltre, abolì la schiavitù e inizia così una spaccatura nel medioevo inglese, ma anche in quello europeo. L’influenza della Scandinavia sul regno si riduce, creando una delle monarchie più potenti e iniziando le ostilità anglo-francesi, fino al 1904. Inoltre, quella normanna fu l’ultima conquista militare dell’isola da parte di stranieri. Il potere normanno era instabile e le successioni contestate.
Il periodo dell’Anarchia
Guglielmo, figlio di Enrico, muore nel 1120, iniziando una crisi dinastica. Prende il potere Stefano I, mentre la situazione del regno durante la storia dell’Inghilterra, nel riassunto, si deteriora tra potere feudali e guerre civili. Inizia così il periodo chiamato Anarchia durante la storia del paese. Stefano entra in contrasto con sua cugina, l’imperatrice Matilda che nel 1139 invade l’Inghilterra, cattura il cugino e diventa regina. Non amata dai sudditi, però, nel 1148 viene cacciata da Londra, torna in Francia e Stefano riprende il trono. Senza eredi, però, accetta il trattato di Wallingford, portando sul trono il figlio della cugina, Enrico. Si pone così fine alla guerra civile e nel 1154 Enrico diventa re.
L’Impero Angioino
Durante la storia dell’Inghilterra, in breve, Enrico II fu il primo re Angiò-Plantageneti, cioè anche conte di Angiò, in Francia. Con il matrimonio con Eleonora prende anche il Ducato di Aquitania, dominando su vasta parte dell’Europa occidentale e creando l’Impero plantageneto. Ripristina inoltre la centralità della monarchia, il tesoro reale e invade l’Irlanda, introducendo il sistema del common law. I suoi figli lottarono per la successione, supportati da Francia, Scozia e reali gallesi. Riccardo I, scontrandosi con il padre, nel 1189 sale al trono. Riccardo durante il suo regno è però impegnato durante la Terza Crociata e a controllare i terreni in Francia, così Giovanni, il fratello, gli succede alla morte nel 1199. Dopo pochi anni, durante la battaglia contro Filippo II Augusto a Bouvines perde molti territori francesi.
A causa delle perdite aumentano le tasse e i conflitti con Papa Innocenzo III, aumentando anche il malcontento dell’aristocrazia inglese. Nel 1215 emana la Magna Carta, limitando il potere del re e cessando le ostilità con il papato. In questo momento infrange i patti, iniziando la prima guerra baronale. Alla morte di Giovanni, gli succede Enrico III. Per molto tempo il potere reale fu instabile, iniziando nel 1264 la seconda guerra dei baroni, dopo l’annullamento delle Disposizioni di Oxford. Il re venne esautorato da Simone V di Montfort per volere di Luigi IX di Francia, portando poi al trono Edoardo I, dopo aver sconfitto i ribelli nel 1267.
Il Tardo Medioevo Inglese
Edoardo I, durante il passato dell’Inghilterra, rafforza l’autorità della corona, convocando il primo parlamento inglese. Conquista il Galles e avanza verso il controllo della Scozia. Edoardo II, invece, non fu così motivato, venendo battuto dallo scozzese Robert Bruce, che riconquista i territori nel 1314 nella battaglia di Bannockburn. Edoardo II viene deposto a favore della moglie Isabella nel 1327, iniziando un lungo regno. Durante questo, Edoardo III rende l’Inghilterra una potenza militare, sconfiggendo il Regno di Scozia e rivendicando la corona francese come nipote del re. Inizia così la guerra de cent’anni. Nel ‘300 ci furono anche catastrofi, come la carestia, dal 1315 al 1317, e la peste nera nel 1348. Quasi la metà del popolo inglese morì, iniziando così rivolte contadine nel 1381. Edoardo III diede all’aristocrazia molto potere, si rafforzarono e rivendicarono il trono.
La Guerra dei cent’anni
Tra le più famose guerre del tardo medioevo vediamo quella dei cent’anni, tra Regno d’Inghilterra e il Regno di Francia, che durò dal 1337 al 1453. Le cause scatenanti sono molteplici, ma quella ufficiale fu la linea dinastica per la corona francese e la rivendicazione Edoardo III d’Inghilterra, in quanto nipote da parte materna di Filippo IV di Francia. L’inizio della guerra vedeva a favore gli inglesi, dato che tra 1407 e 1435 in Francia iniziò anche una guerra civile. Nel 1420 gli inglesi occuparono il nord-ovest e presero Parigi, dopo 2 anni Enrico VI d’Inghilterra diventa re di Francia.
Nel 1429 gli inglesi hanno Orléans e i francesi, guidati da Giovanna d’Arco incaricata dal delfino Carlo VII, rompe l’assedio. Carlo riesce ad entrare a Reims ed essere incoronato re di Francia. I francesi fanno fuggire gli inglesi da tutti i territori, tranne per Calais che rimane fino al 1559 inglese. Nella storia europea, ma soprattutto in quella inglese, la guerra dei cent’anni fu importantissima, concludendo il medioevo e cadendo insieme a Costantinopoli, odierna Istanbul.
La guerra delle Due Rose
Al termine del ‘300, nel riassunto della storia dell’Inghilterra, nel 1422 muore Enrico V, popolare per la vittoria nella battaglia di Azincourt e lascia molti programmi incompleti, come il terminare la crociata contro i musulmani per prendere la Terra Santa. Con Enrico VI le rivolte aumentano, soprattutto dopo la sconfitta della guerra con la Francia, dandogli l’infermità mentale. I sostenitori della casa York fanno iniziare così la guerra della due rose. Una piccola battaglia, che minò l’autorità della monarchia. Edoardo di York nel 1461 depone il sovrano e prende il nome di Edoardo IV, vincendo nella Battaglia di Mortimer’s Cross contro i Lancaster.
Enrico VI fu imprigionato nella Torre di Londra e lì muore nel 1471. Nel 1483 muore Edoardo IV, il figlio Edoardo V è dichiarato erede illegittimo e lui e il fratello sono chiusi nella torre di Londra. Sale al potere Riccardo III e i principi morirono anche loro nella torre e Riccardo è ricordato come un sovrano crudele. Nel 1485, un discendente dei Lancaster, Enrico Tudor, lo uccide nella battaglia di Bosworth Field, diventando re e terminando la guerra per la dinastia.
L’Inghilterra Tudor
Con Enrico VII re, termina la guerra delle due rose e i Tudor rimasero al potere per 118 anni. Nel 1486 sposa la figlia di Edoardo IV, unendo Lancaster e York, riuscendo a stabilire l’autorità dopo molte ribellioni e complotti. Cercò un’alleanza con Sacro Romano Impero e Spagna, ma nel 1493 iniziò un conflitto con la Francia, arrivando infine a un compromesso. Rinunciò alle pretese francesi, tranne il porto Calais, ancora inglese.
Si avvicinò alla Scozia, facendo sposare la figlia Margherita con Giacomo IV. Alla sua morte, nel 1509, la corona passa e Enrico VIII, che sposa Caterina d’Aragona, sua cognata vedova. Di molti figli nati morti, sopravvive solo Maria, conosciuta poi come la Sanguinaria. Con Enrico VIII in Francia per la guerra iniziata nel 1521, Giacomo IV di Scozia inizia a invadere l’Inghilterra durante la sua storia in breve, venendo però battuti nella battaglia di Flodden Field nel 1513.
Il scisma anglicano
Caterina d’Aragona non riesce a dare figli a Enrico, ma il re vuole un erede maschio per non mettere sul trono la figlia Maria. Nel 1527 cerca quindi di divorziare, ma si scontra con i legami con il pontefice. Non potendo ottenere il divorzio dalla chiesa cattolica, decide di secedere da Roma con con l’Atto di supremazia: lo scisma anglicano. Caterina nel 1530 viene bandita dalla corte inglese, senza poter vedere la figlia Maria, dichiarata figlia illegittima. Enrico VIII sposa nel 1533 Anna Bolena, da cui ha però una figlia, che sarà Elisabetta I.
Non vedendo garantito l’erede, Enrico fa chiudere Anna nella torre di Londra, che viene nel 1536 decapitata per adulterio. Sposa poi Jane Seymour, da cui ha finalmente il maschio: Edoardo VI. Elisabetta, come Maria, diventa figlia illegittima. Jane muore di parto ed Enrico si risposa tre volte in seguito. Alla morte di Enrico VIII nel 1547, succede a 9 anni Edoardo VI, con reggente Edward Seymour, morendo di tubercolosi nel 1553 e il trono passa a Maria I. Regina cattolica, voleva riportare il regno vicino a Roma e i protestanti vennero condannati al rogo. Nel 1556 sposa Filippo d’Asburgo, suo cugino, e muore nel 1558. Le succede Elisabetta Tudor.
L’Età elisabettiana
Dopo la morte della sorellastra, Elisabetta Tudor durante la storia dell’Inghilterra in breve nel riassunto ristabilisce la divisione dalla chiesa di Roma, creando un regno stabile e potenzia la monarchia, oltre che la politica interna. Maria Stuarda, sua cugina, nel 1569 scappa dalla Scozia, rifugiandosi alla sua corte. Viene però imprigionata con l’accusa di cospirazione e decapitata nel 1587. Elisabetta cercò anche di distanziarsi da Francia e Spagna, che cercavano di fermare il protestantesimo. Tra i maggiori successi di Elisabetta ci fu l’aver contrastato la Spagna di Filippo II, facendo naufragare nel 1588 l’Invincibile Armata. Inoltre, sotto di lei in Inghilterra fiorì la cultura e l’economia, con il teatro elisabettiano e William Shakespeare.
La Dinastia Stuart
Con la morte di Elisabetta I senza eredi nel 1603, al trono successe Giacomo VI, figlio di Maria di Scozia. Fu il primo monarca a regnare sulla Gran Bretagna, unendo informalmente le corone. Cercò di legare nuovi rapporti con la Spagna con il Trattato di Londra, terminando la guerra anglo-spagnola e non partecipò alla guerra dei trent’anni. Aumentavano però i contrasti religiosi, soprattutto per restaurare il cattolicesimo. Giacomo, durante la storia, non riesce a trattare con il parlamento inglese, dimostrandosi ostile e con un assolutismo politico, non sapendo gestire le finanze del regno.
In questo periodo, inoltre, inizia a prendere forma il colonialismo inglese. In Nordamerica, nel 1607, viene fondata la colonia di Jamestown, iniziando i commerci nelle Indie. Alla morte di Giacomo nel 1625 Carlo I diventa re, iniziando una lotta contro il parlamento per il potere, temendo aspirazioni assolutistiche. Inoltre, la sua politica religiosa era ostile a quella protestante, seguendo una via intermedia della Chiesa anglicana. Sposò la cattolica Enrichetta Maria di Francia, collaborando con l’arcivescovo di Canterbury, anglicano. Le tensioni portarono al Governo Personale, cioè lo scioglimento del Parlamento, e alla guerra civile inglese.
La Guerra Civile
Nella prima fase della guerra civile, si scontrarono dal 1642 al 1649 parlamentari, le teste rotonde, e i realisti. A capo delle teste rotonde c’era Oliver Cromwell e, dopo 4 anni di scontri, vincono i realisti. Carlo I è giustiziato nel 1649, Cromwell e il Parlamento fondano la Repubblica Unita di Inghilterra, Scozia e Irlanda: il Commonwealth. Cade la monarchia, Cromwell si concentra sull’indipendenza della Chiesa, il diritto di proprietà e la libertà di culto, eliminando gli estremisti. In Irlanda vige il pugno di ferro, mentre la Scozia ha più libertà.
Cromwell diventa Lord protettore del Regno, iniziando in realtà una dittatura, pacificando la Scozia e riportando ordine in Inghilterra. Vince la guerra anglo-olandese, iniziando accordi per i commerci, sconfigge la Spagna insieme alla Francia nel 1660 e il suo dominio dura fino al 1658; quando muore. Succede il figlio Richard, dimettendosi dopo poco non riuscendo a far fronte a tutto il potere. I realisti nel 1660 ripristinano la corona, con re Carlo II.
La Gloriosa Rivoluzione
Con la morte di Carlo II iniziano i problemi di successione. Dopo vari scontri tra parlamento e sostenitori, nel 1685 viene incoronato Giacomo II, iniziando con dispotismo. Voleva riportare il regno al cattolicesimo romano, iniziando nuovi conflitti. Il parlamento nomina così Guglielmo III d’Orange come nuovo re nel 1672. Nel 1688 Guglielmo arriva in Inghilterra, sbarcando a Torbay, mentre Giacomo scappa in Francia. Per evitare nuovi problemi nella monarchia costituzionale e accentramenti di potere, viene emanato il Bill of Rights, iniziando così la gloriosa rivoluzione. In Scozia e Irlanda molti rimasero fedeli agli Stuart, cercando di rimettere sul trono Giacomo, iniziando le ribellioni giacobite, terminate nel 1746, con la battaglia di Culloden.
L’Età georgiana
Con la morte di Guglielmo III d’Orange, durante l’inglese storia viene emanato l’atto di Successione nel 1701. La corona passa ad Anna Stuart, sposa di Ernesto Augusto di Brunswick-Lüneburg di Hannover. Vengono unite anche le corone di Scozia e Inghilterra, creando la Gran Bretagna. Nel 1714, con la morte di Anna Stuart il trono va a Giorgio I di Hannover, terminando la dinastia Stuart. Giorgio I non era interessato alla Gran Bretagna e non parlava inglese, essendo nato in Germania. Durante il suo regno, però, vennero iniziate importanti riforme politiche e militari, plasmando l’attuale sistema politico.
Dinastia Hannover
A Giorgio I salì al trono Giorgio II nel 1727. Il governo era guidato da Sir Robert Walpole tra 1730 e 1742, migliorando il sistema costituzionale. Insieme alla Prussia, la Gran Bretagna rafforzò le colonie nei Caraibi e Nord America, prendendo il Canada alla Francia. Nel 1760 succede Giorgio III, famoso per aver perso 13 colonie dopo la guerra d’indipendenza americana tra 1775 e 1783. Forma così il Secondo Impero, tra Africa, Asia e India. Inoltre, prese parte alle guerre rivoluzionarie francesi e alle guerre napoleoniche, terminando a Waterloo nel 1815 con la sconfitta di Napoleone, con il figlio, il principe di Galles.
Da 1811 al 1820 ci fu l’età della reggenza, in quanto adempiva ai compiti del genitore malato. In questo periodo dell’inglese storia fiorirono arti e costumi, con la figura del dandy, come Beau Brummell. Inoltre, nasce il romanticismo inglese, con autori come Walter Scott e Jane Austen, ma ci furono anche rivolte sociali per via dell’inizio dell’economia industrializzata. Nel 1819 avvenne il tristemente noto massacro di Peterloo.
Gli anni della reggenza
Nel 1820, con la morte di Giorgio III, succede Giorgio IV dal 1820 al 1830. Il monarca ebbe uno stile di vita stravagante e dispendioso, ottenendo una popolarità negativa. Atti notevoli in questo periodo della storia inglese furono nel 1829 il Roman Catholic Relief Act, con cui i cattolici potevano nuovamente far parte dell’esercito e delle amministrazioni. Gli successe il fratello Guglielmo IV, che lavorò con il parlamento approvando nel 1832 il Reform Act, disegnando il sistema elettorale e influenzando le forze industriali. Anche lui senza eredi, alla sua morte successe la nipote, Alexandrina Victoria.
La Rivoluzione industriale
Sotto Giorgio III durante la storia inglese ci fu anche la rivoluzione industriale dal 1760. Con i commerci internazionali durante il ‘700, crebbe anche la produzione manifatturiera, portando all’evoluzione economica dei sistemi agricoli, commerciali e artigianali, industrializzando ogni fase. Si utilizzavano macchine a energia meccanica, nuove fonti energetiche, come i combustibili fossili. Il cambiamento interessa soprattutto il settore metallurgico e tessile, portando a una trasformazione irreversibile e profonda del sistema sociale ed economico.
Nasce durante il riassunto della storia in breve dell’Inghilterra la classe operaia, il salario e la fabbrica. Ma anche i borghesi, gli imprenditori e il capitalismo. Con le fonti di energia trasportabili, le fabbriche sorgevano in città e ci fu l’emigrazione dalla campagna dei contadini, migliorando anche le strade. Nel 1784 nascevano nuove tecnologie, come il sistema di puddellaggio di Henry Cort e il telaio meccanico di Edmund Cartwright. Vennero inoltre realizzati nel paese i primi ponti sospesi.
Dal liberismo al luddismo
Nel XVIII secolo ci fu un commercio ispirato al liberismo. Dopo le guerre napoleoniche il paese era sotto l’inflazione e il governo conservatore nel 1815 passò la Corn Laws. Vennero imposti dazi elevati per preservare l’economia britannica, favorendo i proprietari terrieri. Gli imprenditori borghesi furono risentiti, trovando difficoltà e restrizioni per i commerci. Le legge sul mais durò fino al regno di Victoria, abolendola nel 1849.
Dall’operaio Ned Ludd, nasce il luddismo durante la storia inglese: una rivolta economica e sociale. Con le macchine a vapore e le condizioni precarie degli operai crebbe il risentimento, accendendo la rivolta. Le prime furono nel 1811 a Nottingham, poi Yorkshire, Derbyshire e Leicestershire. Solo nel 1816 si placarono, con le prime leggi di previdenza sociale.
L’Età Vittoriana
La Victorian era fu una delle fasi più complesse della storia del paese, dal 1837, fino alla morte della regina nel 1901. Dopo quella georgiana e prima dell’edoardiana, coincide anche con l’inizio della Belle Époque europea. Fu un periodo di pace, grazie anche al Congresso di Vienna, di incremento economico e di fiducia nazionale. Periodo testimone anche della resistenza al razionalismo, del romanticismo, di valori sociali, artistici e del misticismo.
Con la supremazia della Royal Navy ci fu la pace tra le grandi potenze, la Pax Britannica, favorendo anche l’espansione coloniale. Con la guerra di Crimea, dal 1853 al 1856, la Gran Bretagna inizia la sua espansione globale, soprattutto in Africa e Asia, rendendo quello britannico il più grande impero di sempre. L’indirizzo politico fu sempre il liberalismo, attuando riforme politiche, ampliando il suffragio elettorale e modificando la demografia, raddoppiando la popolazione del Galles. Solo in Irlanda non aumentò, a causa della Grande carestia e ciò portò anche numerosi migranti in Inghilterra.
Ascesa della regina Vittoria
Vittoria sale al trono a 18 anni, nel 1837. Il suo regno è noto per il lavoro minorile in miniere e fabbriche, portando la seconda rivoluzione industriale e le opere di Charles Dickens. I bambini più piccoli, invece, erano impiegati come spazzacamini, anche la prostituzione delle giovani era un grave problema sociale. Vittoria sposa nel 1840 il cugino principe di Sassonia-Coburgo-Gotha, Alberto. Vittoria si allea con il partito conservatore e la sua popolarità in tutte le classi sociali era elevata. Ancora oggi è un simbolo di moralità e dedizione alla famiglia. Il suo regno fu prospero come non mai. Nel 1851 si tenne la Grande esposizione universale di Londra, la prima esposizione universale. Qui, fa la sua comparsa la fotografia. Inoltre, in questo periodo della storia inglese si mettono in risalto artisti come John Everett Millais.
L’Età Edoardiana
Vediamo nel nostro riassunto la storia dell’Inghilterra in breve il periodo edoardiano, dal 1901 al 1910, sotto Edoardo VII. Con la morte di Vittoria nel 1901 gli succede il figlio che, al contrario della madre, Edoardo amava la vita sociale e crea un élite modaiola, influenzato dall’arte continentale e la sua passione per i viaggi. Durante il suo regno ci furono nella storia inglese anche mutamenti politici e della società, politicizzando gli operai e le donne. Il periodo edoardiano, storicamente viene esteso fino all’affondamento del Titanic, nel 1912, fino al 1914, con l’inizio della I Guerra Mondiale, o nel 1918 con la fine della guerra.
In questo periodo storico, iniziava a esserci sempre più scontento popolare anche per la divisione in classi, causato dall’esposizione ai mezzi di comunicazione. Ci fu un maggiore interesse per il socialismo e per il suffragio femminile dopo la prima guerra mondiale. In questo momento, inoltre, si sviluppò la commedia musicale e il cinema inglese. Nel 1908, a Londra, si tennero le IV Olimpiadi.
La Prima Guerra Mondiale
Durante il XX secolo della storia dell’Inghilterra nel riassunto, il Regno Unito era al centro delle potenze mondiali. La diplomazia inglese aiutava gli equilibri tra di loro, vedendo l’affermazione nel continente della Germania. Per contrastarla il Regno Unito entra nella Triplice Intesa con Russia e Francia, contrapposta a Italia, Austria e Germania. Winston Churchill, per evitare lo scontro, propose un accordo tra Berlino e Londra e una tregua al riarmo, ma il Kaiser Guglielmo II rifiutò. Il 28 giugno 1914 avvenne l’attentato a Sarajevo, iniziava la I Guerra Mondiale. Il 5 agosto l’Inghilterra invia una dichiarazione di guerra agli imperi centrali. La battaglia di Ypres segna la fine della guerra di movimento, iniziando quella di logoramento. Dopo numerose perdite nel 1918 è firmato l’armistizio di Compiègne. La Gran Bretagna, seppur con numerosissimi morti e feriti, esce vittoriosa. In politica, il malcontento del popolo porta all’affermarsi del partito conservatore.
Dal 1920 al 1930
La storia inglese sotto il governo di David Lloyd George dei liberali dal 1918 inizia riforme finanziarie, facendo fiorire il capitalismo a Londra. L’Inghilterra post conflitto soffre però delle perdite delle colonie e dell’aumento del debito pubblico. Nel 1926 un grande sciopero fu il campanello d’allarme della crisi economica e sociale che ha colpito l’Inghilterra durante la depressione economica. Ci fu un’epidemia di tubercolosi e una forte mortalità infantile. Nel 1929 il crollo di Wall Street peggiora l’economia inglese durante la sua storia, aumentando la disoccupazione.
I laburisti, guidati da Ramsay MacDonald non poterono molto e diede le dimissioni nel 1931. Neville Chamberlain dal 1937 guidò la ripresa economica, grazie soprattutto al settore edile. La Germania nazista viola nel 1936 il trattato di Versailles, aumentando le tensioni. L’Inghilterra procede quindi a incrementare la sua aviazione e i sistemi di difesa radar. Nel 1939 l’esercito tedesco invade la Polonia, infrangendo i patti e il 3 settembre il Primo Ministro inglese, dopo tentativi di compromessi, dichiara guerra alla Germania.
La Seconda Guerra Mondiale
Dopo la vittoria in Norvegia della Germania, Chamberlain da le dimissioni e arriva Winston Churchill a guidare il governo di larghe intese contro i tedeschi. La Germania inizia la Campagna di Francia, travolgendo i britannici alla battaglia di Dunkerque, salvandosi solo grazie a un’evacuazione navale. La Luftwaffe nel 1940 inizia i bombardamenti aerei nelle principali città del Regno Unito, ma la Royal Air Force inglese durante la storia dell’Inghilterra fu la svolta del riassunto, scongiurando l’invasione tedesca. Gli inglesi spostano il campo nel Mediterraneo, sbarcando in Normandia e vedendo a favore gli alleati. Adolf Hitler si suicida nel suo bunker e Alfred Jodl firma la caduta della Germania. La vittoria della guerra portò a favore il partito Laburista, iniziando il processo di nazionalizzazione dell’Inghilterra.
La decolonizzazione e il post-guerra
I lasciti della guerra, durante la storia inglese, portarono anche a una crisi finanziaria e all’aumento del debito pubblico, svalutando la sterlina. Il prestito Usa con il piano Marshall aiutò a rivalutare i commerci e le infrastrutture. Ma la crisi fu anche la prima causa del processo di decolonizzazione, iniziato in India nel 1947. Nel 1960 praticamente tutte le colonie erano indipendenti, mettendo l’Inghilterra in difficoltà da dopo la crisi di Suez nel 1956. Dal 1950, con la ricostruzione del dopo guerra, l’economia cresce e si sviluppa un movimento culturale che arriva in tutto il mondo. Harold Wilson con i laburisti torna al governo nel 1964, terminando i 13 anni del governo conservatore, lasciando il posto poi a James Callaghan. Il 6 febbraio 1952, succedendo al padre Giorgio VI, sale al trono Elisabetta II, sposandosi poi con Filippo di Edimburgo, precedentemente di Grecia e Danimarca; nipote di Costantino I.
Storia inglese tra il XX e inizio XXI secolo
Nel riassunto storia dell’Inghilterra, nel 1979 Margaret Thatcher viene eletta primo ministro ed è ricordata come una figura controversa, che modernizzò però l’economia. A causa della deindustrializzazione molte industrie vennero chiuse, ma ci fu anche un boom economico grazie alla liberalizzazione dei mercati azionari e privatizzò le industrie statali. La presa di potere della Thatcher è un simbolo del termine dell’economia malata inglese in Europa.
La sua politica portò anche a tensioni, come lo sciopero dei minatori del 1985. Questo periodo storico fu anche l’apice del conflitto nordirlandese e degli attentati in Inghilterra. Il primo ministro affrontò il conflitto delle Falkland e l’invasione alle isole del Regno Unito da parte dell’Argentina. Si dimise nel 1990, seguirono John Major e Tony Blair. Il Regno di Elisabetta II, invece, è durato 70 anni, diventando il più longevo della storia d’Inghilterra. Elisabetta morì l’8 settembre 2022.
La storia inglese Oggi
Oggi, l’Inghilterra è tra le quattro nazioni costitutive del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, la sola a non essere un’entità amministrativa e non ha un governo autonomo. Il suo capoluogo, anche capitale del Regno Unito, è Londra. Confina a nord con la Scozia e a ovest con il Galles. Dopo la riforma del 2009 è divisa in 48 contee cerimoniali, 27 amministrative e 6 aree metropolitane. L’economia inglese oggi è tra le più importanti al mondo ed è un paese altamente industrializzato. Il 1 febbraio 2020, l’Inghilterra ha lasciato, con il Regno Unito, l’Unione europea con la Brexit. Attuale capo di Stato e monarca è re Carlo III, succeduto alla madre Elisabetta II nel 2022.
Grazie alla storia dell’Inghilterra, come abbiamo visto in questo riassunto, sono moltissimi i siti storici e culturali da vedere qui. Terra che ha dato i natali ai Beatles, a Shakespeare e ad altri importanti personaggi che hanno cambiato la storia mondiale. Un paese moderno, mix di cultura, tradizioni e popoli. Un viaggio incredibile in Inghilterra vi sta aspettando!
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