Aste, dai beni più strani ai professionisti del settore: le curiosità sul mondo dell’incanto - la Repubblica

Economia

Aste, dai beni più strani ai professionisti del settore: le curiosità sul mondo dell’incanto

Aste, dai beni più strani ai professionisti del settore: le curiosità sul mondo dell’incanto

In tutto il mondo si celebra il National Auctioneers Day, la giornata mondiale delle aste

2 minuti di lettura

I capelli di George Washington, le ceneri di Truman Capote, la protesi dentaria di Winston Churchill, il sangue di Ronald Reagan e i calcoli renali di William Shatner, l’attore che ha interpretato il primo Capitano Kirk in Star Trek. La storia delle aste è ricca di curiosità, compresi i corpi di defunti famosi. In un’occasione è finito all’asta un intero impero, nientemeno che quello romano. Accadde nel 193 d.C. in seguito all’omicidio dell’imperatore Pertinace, con Marcus Didius Julianus che si vide aggiudicare quello che oggi definiremmo un prestigioso asset e salì al trono, scatenando una guerra civile.

A svolgere il ruolo di banditore fu la Guardia pretoriana, che viene ricordata come l’antesignana di una professione che nel corso del tempo ha acquisito un prestigio via via crescente, tanto che il 18 aprile di ogni anno negli Stati Uniti e in altri Paesi anglosassoni si celebra il National Auctioneers Day, caratterizzato da un ricco cartellone di eventi, con i protagonisti per lo più impegnati in aste di beneficenza. Anche perché, con l’avvento di internet, buona parte degli incanti si svolgono online.

Resistono quasi esclusivamente gli appuntamenti organizzati dalle case d’asta internazionali, che conservano tutto il fascino messo in risalto da libri e film a tema. Come “Intrigo internazionale” di Alfred Hitchcock, con Cary Grant guastatore durante un’asta con il chiaro intento di farsi arrestare per avere salva la vita, o “La migliore offerta” di Giuseppe Tornatore, incentrato proprio sulla figura di un banditore d’aste (interpretato da Geoffrey Rush), pellicola vincitrice di sei Nastri d’Argento e sei David di Donatello. Mentre tra i romanzi, uno dei più noti sul tema è “Il Banditore” di Joan Samson, più volte indicato da Stephen King come uno dei libri che più lo hanno appassionato, ovviamente tra quelli scritti da altri.

I professionisti

Per svolgere la professione occorrono innanzitutto conoscenze approfondite dei beni messi all’incanto, oltre a possedere una grande capacità narrativa. L’auctioneer (la parola inglese deriva dal latino “augeo”, che significa letteralmente “aumentare”) è tanto più bravo quanto più riesce a creare il senso di urgenza tra i partecipanti e – al tempo stesso – a garantire una procedura ordinata e trasparente. Le principali società di settore formano al loro interno i professionisti, con innesti centellinati per sostituire chi va in pensione.

Le case d’asta

La casa d’aste più antica al mondo è l’Auktionsverk di Stoccolma, creata nel 1674 e ancora in attività. Qui sono stati aggiudicati articoli a clienti illustri come i re Carlo XI e Gustavo III, il bardo nazionale svedese Carl Michael Bellman e gli autori August Strindberg e Selma Lagerlöf.

Le aste oggi

Al giorno d’oggi è possibile acquistare e vendere all’asta molte tipologie di prodotti: i beni di lusso come gioielli e automobili, le opere d’arte come dipinti e sculture e le proprietà immobiliari, fino a francobolli e libri rari. “La storia insegna che non c’è limite a ciò che si può acquistare all’incanto”, racconta Enrico Poletto, real estate manager e ceo di App (Aste Private Professionali). “Collezionisti, musei e facoltosi appassionati di tutto il mondo investono somme importanti di denaro in opere d’arte, beni di lusso e reperti storici”.

Secondo i dati raccolti da Report Prime, nel 2023 il valore globale del mercato delle aste si è attestato intorno a 5,3 miliardi di dollari e si prevede che crescerà fino a 8,6 miliardi di dollari entro il 2028, con una crescita annua composita del 7%. Secondo l’analisi di Statista Research Department, lo scorso anno la Cina e gli Stati Uniti sono stati i principali mercati a livello mondiale per le vendite all’asta, rappresentando ciascuno il 31% del mercato globale.

La somma più alta di una vendita all’asta appartiene al “Salvator Mundi” di Leonardo da Vinci “Salvator Mundi”, aggiudicato nel 2017 per oltre 450 milioni di dollari all’erede al trono saudita Mohammed bin Salman, dopo un’estenuante serie di rilanci con un ignoto concorrente del Qatar. Una vittoria dal forte sapore geopolitico, almeno nelle intenzioni di Mbs, dato già pochi mesi dopo l’asta numerosi esperti d’arte ne hanno messo in dubbio la paternità del genio rinascimentale. Così, la prospettata fila di musei occidentali pronti a chiederla in prestito non si è mai concretizzata e l’opera è esposta a Riad.

I commenti dei lettori