Gaudí, Antoni in "Enciclopedia dei ragazzi" - Treccani - Treccani

Gaudí, Antoni

Enciclopedia dei ragazzi (2005)

Gaudí, Antoni

Fabrizio Di Marco

L'architetto che si ispirava alla natura

L'architetto catalano Antoni Gaudí realizzò, tra fine Ottocento e primi Novecento, i suoi progetti rifacendosi alle forme della natura, con invenzioni di spazi e decorazioni che avrebbero costituito uno stile unico e irripetibile. Forme plastiche e ondulate, rivestimenti colorati in ceramica, decorazioni in ferro battuto: queste le caratteristiche dei suoi principali edifici, come il parco Güell, le case Batlló e Milá, la cattedrale della Sagrada Familia, simboli della Barcellona moderna

Dall'attività giovanile alla fase matura

Antoni Gaudí, nato nel 1852 vicino Barcellona, è uno degli architetti più noti del primo Novecento: tutte le sue opere maggiori si trovano a Barcellona e sono apprezzate per le originali forme plastiche. La prima fase della sua attività è caratterizzata dall'uso di stili architettonici del passato, come il gotico e il barocco, con richiami alla tradizione araba, ma già sono presenti particolari soluzioni decorative e costruttive che poi saranno tipiche della sua architettura: per esempio le ceramiche colorate e le fantasiose cancellate in ferro battuto.

Gaudí è considerato il maggior esponente del modernismo catalano, il movimento artistico-architettonico che si sviluppò nella Catalogna, inserendosi nel filone dell'art nouveau. Dal 1888 si nota in Gaudí il passaggio a uno stile caratterizzato da forme naturali, che egli studiò osservando la struttura delle piante e delle rocce, soffermandosi specialmente sulla loro geometria. Queste forme, spesso strane e irrazionali, caratterizzano le opere della sua maturità, comprese tra il 1890 e il 1914, che ci stupiscono per le soluzioni bizzarre e i colori squillanti: il suo stile diventò personalissimo e inconfondibile!

Le grandi opere della maturità

Nel parco Güell (1900-05), situato su una collinetta di Barcellona, Gaudí esprime al massimo livello la sua abilità di architetto paesaggista: egli sfrutta le pendenze del terreno per adattarvi i suoi percorsi, caratterizzati da viadotti, portici, grotte e terrazze. Il cuore del parco è rappresentato dal piazzale coperto del tempio dorico: questo strano spazio è caratterizzato da 86 colonne doriche che sostengono un soffitto a cupolette, alcune delle quali realizzate in ceramica e cristalli colorati. Sopra il teatro si apre la vasta terrazza delimitata da un lungo sedile a forma di serpentina, rivestito in tessere di ceramica dai colori sgargianti.

Casa Batlló (1905-07) è un piccolo edificio, noto per la caratteristica di cambiare colore a seconda della luce esterna: la facciata ondulata è infatti rivestita in mosaico di ceramica con sfumature dal verde all'azzurro, realizzata per contrastare le aperture regolari di finestre e balconi, alcuni dei quali hanno parapetti metallici a forma di maschera. La copertura della casa denota ancora una volta la fantasia di Gaudí; è composta da una torretta asimmetrica e da un tetto curvilineo rivestito da tegole colorate a forma di squame: sembra veramente il dorso di un drago!

Rispetto alla piccola e colorata casa Batlló, la casa Milá (1905-10) si presenta come un blocco di pietra irregolare, dalla massa imponente e continua: per questo venne soprannominata Pedrera (cava di pietra). In realtà la struttura portante dell'edificio è realizzata da tradizionali pilastri e muri in mattoni, ai quali vennero ancorati centinaia di blocchi in pietra, appositamente disegnati da Gaudí per comporre superfici ondulate concave e convesse. I parapetti dei balconi sono realizzati con lastre in ferro e ognuno presenta forme diverse, che richiamano piante o animali. Sul tetto-terrazza sono collocati i camini, le torri di aspirazione, i volumi dei corpi scala: come sculture, presentano forme ondulate e a spirale.

La cattedrale della Sagrada Familia

Gaudí dedicò tutta la sua vita professionale al progetto della cattedrale della Sagrada Familia (1883-1926), dedicata a Gesù, Giuseppe e Maria: dal 1883, quando giovanissimo iniziò questo incarico, al 1926, quando morì dopo essere stato investito da un tram nei pressi del cantiere della cattedrale. Il suo ambizioso progetto venne eseguito solo in parte e la grande chiesa è tuttora in costruzione.

Il progetto di Gaudí si ispirava alle grandi cattedrali gotiche e simbolicamente ripercorreva la vita di Gesù: le tre facciate dovevano infatti rappresentare la Natività, la Passione e la Gloria. Di queste è stata realizzata solo quella della Natività, dove si nota ancora il naturalismo nelle quattro torri traforate e a forma di fuso, coronate da cuspidi colorate.

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