Morto Gastone Moschin, ultimo degli Amici Miei. La figlia su Fb: «Per me eri tutto»

Morto Gastone Moschin, ultimo degli "Amici Miei". La figlia su Fb: «Per me eri tutto»

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"Addio papà, per me eri tutto", Emanuela Moschin annuncia così su Facebook la morte del padre Gastone Moschin. L'attore è scomparso oggi pomeriggio nell'Ospedale Santa Maria di Terni dove era ricoverato da qualche giorno. 



Per i fan resta l'indimenticabile Melandri nella combriccola di "Amici Miei", il film di Mario Monicelli, ma il suo nome è legato anche ad altre pellicole e ad altri personaggi della commedia all'italiana. Nato come attore di teatro aveva raggiunto la notorietà, infatti, con registi come Anton Giulio Majano, Damiano Damiani. 
Nel 1959 esordisce nella commedia all'italiana con il film "Audace colpo dei soliti ignoti", ma il ruolo che lo farà emergere sarà quello del codardo Carmine Passante nel film "Gli anni ruggenti" del 1962. 



Moschin, che già da alcuni anni era seguito dall'equipe di Cardiologia dell'ospedale Santa Maria di Terni, era stato ricoverato lo scorso 30 agosto a seguito di un peggioramento di una grave cardiopatia cronica e il 31 agosto era stato trasferito dalla Cardiologia all'Unità di terapia intensiva cardiologica (Utic), dove si è spento questo pomeriggio poco prima delle 18.

Approda al cinema per ragioni alimentari nel '55 con la regia di Anton Giulio Majano («La rivale») e poi sarà ospite fisso dei grandi sceneggiati televisivi dei primi anni '60. Intanto però, nel 1959, ha una seconda opportunità sul grande schermo e non la spreca, ultimo arruolato nella compagnia dei «Soliti ignoti» con il secondo capitolo della saga con la regia di Nanni Loy. Il pubblico e i registi si innamorano di lui per la sua capacità mimetica di «nascondersi» dietro i primi attori per poi spuntare con un memorabile controcanto ironico, la sua arma vincente. Ecco allora in rapida sequenza: «Anni ruggenti» per Luigi Zampa, «La rimpatriata» per Damiani, «La visita» con Pietrangeli, perfino l'epico «Cento cavalieri» con Cottafavi. Capisce presto che i personaggi negativi, un pòcodardi, un pò marpioni possono dargli spazio per una vasta gamma di tipizzazioni dell'italiano medio ma il suo vero pigmalione sarà Pietro Germi con «Signore e signori» del 1964.

Dalla gavetta teatrale ha imparato l'uso disinvolto degli accenti dialettali con una predilezione per la sua lingua madre, il veneziano di Carlo Goldoni (spesso suo cavallo di battaglia in palcoscenico): il trionfo del capolavoro di Germi è anche il suo. Così nel 1965 gli propongono finalmente una parte da protagonista nei «Sette uomini d'oro» di Marco Vicario: è una parodia (presa sul serio) del cinema d'azione tra i modelli americani e 007. Il film è un inatteso campione d'incassi e per Moschin, nella parte di un genio criminale, ha il suo momento di gloria. Ma continua a praticare la sua arte di cesello sui personaggi minori tra «Le stagioni del nostro amore» di Vancini «L'harem» di Marco Ferreri e «Sissignore» diretto da Ugo Tognazzi che fin troppo spesso gli ha rubato (involontariamente) lo spazio e la parte. Il cinema d'autore degli anni '70 lo considera ormai un'icona come fa Bertolucci con «Il conformista», subito dopo che Sergio Corbucci lo aveva fatto montare a cavallo per un tardo western spaghetti come il sottovalutato «Gli specialisti».

Lo ingaggia perfino Francis Coppola per la seconda parte del «Padrino», ma è nel 1975 con «Amici miei» di Mario Monicelli che compie il capolavoro della sua maturità: eterno bambino, trascinato dal cane e dalla moglie fino alla rovina, disegna un personaggio indimenticabile che riproporrà cinque anni dopo nel secondo capitolo e poi in quello conclusivo a firma di Nanni Loy.

L'ultima apparizione ha il marchio della serialità televisiva con un cammeo in «Don Matteo» nella stagione 2000/2001 mentre il teatro lo ha visto protagonista fino all'ultimo.
Era un uomo buono, eternamente impegnato a giocare a nascondino con la sua vera immagine che celava sotto mille maschere davanti alla cinepresa o per il suo pubblico di ogni sera.

Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Settembre 2017, 10:39
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