In definitiva questo"Gambit"(1966, Ronald Neame), concetto mutuato dagli scacchi, è un film nel quale la grande parade organizzata da un ladro internazionale, con la compilicità di una bella ragazza, in realtù anche colta(i due straordinari Michael Caine e Skirley Mac lain, lui very british, lei jankee ma intelligente(contro il luogo comune della superiorità brittannica sull'ex colonia, non a caso il film è comunque gringo...)riesce ma... non si poteva plaudire all'immoralità del furto, se pure a danno di un super-tychoon... Giocato (è il caso di dirlo con intelligenza)con guanti di velluto, senza violenza e con grande signorilità, non sottacendo un finale"inno to love", "Gambit"è film che non annoia mai, anzi avvince, rinunciando alle troppe"sparate d'azione", che oggi vediamo sempre, a dimostrazione che, negli anni Sixties, si sapeva fondere humor, suspense, savoir faire senza mai eccedere anzi mantenendo un alto"livello medio", una sorta di aurea medietas(che non è= mediocrtias), valorizzando la bellezza, anche delle opere d'arte"copiate"8qualcuno ha scritto con intelligenza, a livello estetico, anche su ciò), C'è l'immortale ebattuta"E'una mancia?" "No, un tentativo di corruzione", che è tutto un programma e l'amore è tema dominante: La Mc Laine, addobbata all'orientale, ricorda al ricchissimo "da derubare"la compianta moglie come anche la statua antica che sembra riprodurre la scomparsa "first lady".
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In definitiva questo"Gambit"(1966, Ronald Neame), concetto mutuato dagli scacchi, è un film nel quale la grande parade organizzata da un ladro internazionale, con la compilicità di una bella ragazza, in realtù anche colta(i due straordinari Michael Caine e Skirley Mac lain, lui very british, lei jankee ma intelligente(contro il luogo comune della superiorità brittannica sull'ex colonia, non a caso il film è comunque gringo...)riesce ma... non si poteva plaudire all'immoralità del furto, se pure a danno di un super-tychoon... Giocato (è il caso di dirlo con intelligenza)con guanti di velluto, senza violenza e con grande signorilità, non sottacendo un finale"inno to love", "Gambit"è film che non annoia mai, anzi avvince, rinunciando alle troppe"sparate d'azione", che oggi vediamo sempre, a dimostrazione che, negli anni Sixties, si sapeva fondere humor, suspense, savoir faire senza mai eccedere anzi mantenendo un alto"livello medio", una sorta di aurea medietas(che non è= mediocrtias), valorizzando la bellezza, anche delle opere d'arte"copiate"8qualcuno ha scritto con intelligenza, a livello estetico, anche su ciò), C'è l'immortale ebattuta"E'una mancia?" "No, un tentativo di corruzione", che è tutto un programma e l'amore è tema dominante: La Mc Laine, addobbata all'orientale, ricorda al ricchissimo "da derubare"la compianta moglie come anche la statua antica che sembra riprodurre la scomparsa "first lady"... Da apprezzare in tutto, anche negli inserti di ballo e negli accompagnamenti musicali, con tanto di "potlach"tra le diverse culture, anche se l'ambientazione dovrebbe essere egiziana... ma, diremmo che non importa, almeno non troppo. Anche il tychoon Herbert Lom è bravissimo, come tutti gli/le interpreti di questo film che segue la scia di altri grandi rapine cinematografiche, dove naturalmente, come accennato, non si può mettere in scena un inno al furto.... El Gato
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