Club di Ferrara. Le comunità energetiche e la salvaguardia del Creato

Le comunità energetiche e la salvaguardia del Creato

L’enciclica Laudato si’ è stata scritta con l’obiettivo di promuovere un cambiamento delle politiche e dei comportamenti che sono alla radice della crisi socio-ambientale che stiamo vivendo. Se tutta la dottrina sociale della Chiesa ha un carattere pratico, questo è particolarmente vero per la Laudato si’, che ribadisce continuamente l’urgenza di trovare una soluzione per evitare la catastrofe”. Lo ha ricordato l’arcivescovo Gian Carlo Perego nel corso del partecipato convegno che si è svolto nel seminario arcivescovile di Ferrara, dedicato alle “comunità energetiche” e alla salvaguardia del creato, per iniziativa del Serra club e dell’Ucid l’associazione che raccoglie gli imprenditori e i dirigenti cristiani.

In apertura, il segretario generale della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna Mauro Giannattasio ha descritto lo scenario produttivo della provincia con le criticità in corso (declino demografico e calo delle imprese) ma anche con le opportunità individuabili, ad esempio, proprio nell’investimento green (più forte tra le imprese grandi) che “consente un guadagno di produttività del 9%” e dunque conviene, come del resto la spinta verso la digitalizzazione. Essere green, poi, si traduce in una maggiore attenzione verso il capitale umano e si è anche più pronti a cogliere i vantaggi del PNRR.  

Sul tema specifico delle comunità energetiche sono poi intervenuti Simone Toffanin e Ivano Malaguti titolari di PFF group, una società nata per sviluppare un sistema innovativo capace di aiutare concretamente l’efficientamento energetico e, appunto, di supportare le nascenti comunità energetiche che possono coinvolgere enti pubblici, aziende, privati, parrocchie. A questo riguardo, il vescovo, in conclusione, citando di nuovo la Laudato si’ ha osservato: “La liberazione dal paradigma tecnocratico imperante avviene di fatto in alcune occasioni. Per esempio, quando comunità di piccoli produttori optano per sistemi di produzione meno inquinanti, sostenendo un modello di vita, di felicità e di convivialità non consumistico”.

Alberto Lazzarini