Discorso di Re Carlo III: cos'ha detto, dal saluto a Elisabetta alla guerra - La Stampa

Il discorso del Re, il primo di Carlo III, in cui doveva dimostrare alla sua Inghilterra, ma anche al mondo, di avere un carattere e nello stesso tempo di non contraddire le regole istituzionali che lo vogliono portatore della politica del governo. Arriva in divisa, alle 11,30, sul cocchio dorato, insieme alla regina Camilla Carlo vestita di bianco e con la tiara sul capo, sembra un replay dell’incoronazione di maggio. Quanto è lontana questa rappresentazione arcaica, dal paese reale, quello che sta attraversando una crisi economica e sociale profonda. A scortarli verso il Parlamento c’è la principessa Anna, nel ruolo di scorta personale del re. Quando entrano nell’aula del Parlamento il re indossa la Corona Imperiale con le sue 2.901 gemme, il favoloso diamante Cullinam II, lo zaffiro di Sant’Edoardo e quello Stuart, e il favoloso spinello, creduto per secoli un rubino, il Black Prince’s Ruby. È il King’s speech più atteso da quando ha raccolto il testimone di sua madre.

Anche per Rishi Sunak è una prima volta, il primo discorso del Re come leader del paese visto che l’ultimo è stato 18 mesi fa quando a Downing street c’era ancora Boris Johnson. Il momento non è facile con il paese in grandi difficoltà, con una crescita stagnante, mutui alle stelle, prezzi alle stelle e scuole e ospedali fatiscenti. L’occasione di mandare un chiaro messaggio politico alla nazione a un anno, o poco più, dalle elezioni generali che al momento vedono favoriti i laburisti. Per cui occorre mostrare una linea che diverga decisamente da quella del labour molto più attenta alle politiche di contrasto al cambiamento climatico e quindi contrario alla riesumazione dei combustibili fossili.

In questa cornice gli inglesi attendevano Carlo al varco per capire se la sua cifra sia la continuità rispetto alla madre, o invece la rottura come ha fatto pensare durante i suoi lunghi anni da pretendente al trono. E non è stato facile per Carlo visto che ha dovuto annunciare misure che vanno contro i suoi principi e le sue lotte ambientaliste portate avanti da sempre, come il via a concedere ogni anno nuove licenze di esplorazione di petrolio e gas nel Mare del Nord per rafforzare la sicurezza energetica del Regno Unito riducendo la dipendenza dalle importazioni dall’estero. Le sue prime parole sono per la madre, la regina: «Memore dell’eredità di servizio e devozione lasciata a questo Paese dalla Mia amata Madre, la defunta Regina, che pronuncio questo discorso», dice. «L’impatto del Covid e della guerra in Ucraina hanno creato sfide significative a lungo termine per il Regno Unito. Ecco perché la priorità del mio governo è prendere le decisioni difficili ma necessarie a lungo termine per cambiare questo Paese in meglio».

Nessun riferimento alla Brexit, in linea con i conservatori che continuano a rivendicare l’uscita dalla Ue come un successo. «Il mio governo, continua Carlo, cercherà, sotto tutti gli aspetti, di prendere decisioni a lungo termine nell’interesse delle generazioni future. I miei ministri affronteranno l’inflazione e i fattori che determinano la bassa crescita….I miei ministri metteranno la sicurezza delle comunità e della nazione al di sopra dei diritti di coloro che la mettono in pericolo. Prendendo queste decisioni a lungo termine, il mio governo cambierà questo Paese e costruirà un futuro migliore». Verso la fine le parole «ambientaliste» che contraddicono le intenzioni programmatiche delle future leggi, ma che servono alla credibilità di Carlo e anche alla credibilità internazionale del governo. «Il mio governo continuerà a guidare le azioni volte a contrastare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, a sostenere i paesi in via di sviluppo nella loro transizione energetica e a far sì che gli altri paesi rispettino i loro impegni ambientali. Il Regno Unito continuerà a guidare le discussioni internazionali per garantire che l’intelligenza artificiale sia sviluppata in modo sicuro. Il mio governo ospiterà il Global Investment Summit, la Comunità politica europea e la Conferenza sull’energia, conducendo conversazioni globali sulle sfide più urgenti del Regno Unito».

Ci vorrebbe un analista facciale per decifrare l’espressione di Carlo, cupa e tirata, in linea con l’umore del paese.

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