Volo Ryanair dirottato in Bielorussia: allarme bomba sul Boeing 737 trappola per Protasevich- Corriere.it

Volo Ryanair dirottato in Bielorussia: cos� Minsk ha organizzato la trappola per l’oppositore politico

di Leonard Berberi

Il �Corriere� ha ottenuto in esclusiva il rapporto dell’Icao, l’agenzia Onu per l’aviazione. Tra e-mail finte, video spariti e silenzi cos� � stato arrestato il dissidente Protasevich

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Il Boeing 737 di Ryanair fermo a Minsk. A fianco la cover dell’inchiesta Icao

Uno dei pi� grandi misteri � come faceva il controllore dello spazio aereo bielorusso, quel 23 maggio 2021, a sapere che altri cinque aereoporti europei avevano ricevuto una e-mail con l’allarme bomba sul Boeing 737 di Ryanair. Non poteva tecnicamente saperlo perch�, semplicemente, quel messaggio i destinatari l’hanno letto la prima volta ore o giorni dopo. E perch� quella stessa comunicazione � arrivata s� alla casella di posta elettronica dello scalo di Minsk, ma mezz’ora dopo aver lanciato l’allarme, quando il velivolo con a bordo 126 passeggeri era gi� in fase di discesa in Bielorussia. � questo uno dei dettagli pi� incredibili che emerge dalla lettura delle 62 pagine del rapporto d’indagine del team investigativo dell’Icao, l’agenzia Onu per l’aviazione civile, sul volo Ryanair FR4978 Atene-Vilnius fatto dirottare a Minsk e poi decollare senza pi� l’oppositore politico locale Roman Protasevich, la fidanzata Sofia Sapega e altri tre viaggiatori mai identificati.

Il documento

Il Corriere della Sera ha ottenuto in esclusiva copia di quel documento che sar� discusso il 31 gennaio dai membri dell’Icao che dovranno poi decidere se adottare sanzioni nei confronti della Bielorussia. Il �Fact-finding investigation team� dell’Icao — costituito dai massimi esperti dell’agenzia Onu in materia di aviazione civile — non lancia esplicitamente delle accuse. Ma l’incrocio dei documenti raccolti, il resoconto su tutte le omissioni delle autorit� di Minsk, la sparizione misteriosa dei testimoni oculari e delle informazioni testo, audio e video �cruciali ad avere il resoconto pi� dettagliato�, nonch� la ricostruzione contraddittoria della catena degli eventi indicano che a inviare la comunicazione siano stati proprio i bielorussi per poter arrestare l’oppositore politico inviso al presidente Aleksander Lukashenko.

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L’e-mail con le minacce

Quando decolla dall’aeroporto di Atene, la mattina del 23 maggio 2021 (una domenica), il Boeing 737 del volo Ryanair FR4978 conta 126 passeggeri a bordo, scrive il rapporto. Tra loro ci sono anche Protasevich e la fidanzata. Alle 9.26.42 (tempo coordinato universale, le 11.26 in Italia) quando il velivolo si sta avvicinando allo spazio aereo bielorusso viene avvisato dal centro di controllo d’area di Lviv, Ucraina, che dovr� cambiare frequenza. Un minuto prima — sostiene Minsk — un certo ahmed_yurlanov1988@protonmail.com scrive alla casella di posta generica info@airport.by una e-mail con oggetto �Allahu akbar�: reca la firma dell’organizzazione palestinese Hamas (che ha smentito ogni coinvolgimento, ndr) e annuncia la presenza di una bomba a bordo che sar� detonata sopra Vilnius. Per questo alle 9.30.49 i controllori di volo bielorussi contattano la cabina del Boeing 737: �Ryanair, per vostra informazione, abbiamo notizia dai servizi speciali che avete una bomba a bordo e che pu� essere detonata sopra Vilnius�. �Da dove arriva questa minaccia? Dove avete trovato questa informazione?�, chiede il pilota della low cost alle 9.32.59. �Dalla sicurezza aeroportuale, ci hanno detto di aver ricevuto una e-mail�, � la risposta quasi un minuto dopo. �L’aeroporto di Vilnius o lo staff in Grecia?�, interroga ancora il pilota. �� un’informazione condivisa con diversi aeroporti�, risponde il controllore.

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Roman Protasevich era a bordo del volo Ryanair dirottato

L’indirizzo della casella

Qui, secondo i documenti raccolti dalla commissione investigativa, si presenta la prima stranezza. L’e-mail con le minacce � stata mandata all’aeroporto di Vilnius alle 9.25, di Atene alle 9.26, di Sofia alle 9.27 e di Bucarest alle 9.28: due di queste — Atene e Kiev — non sono mai arrivate. Controllando i server svizzeri di Protonmail gli esperti non trovano traccia dell’e-mail inviata alle 9.25 ai bielorussi — quella che d� origine alla serie di eventi — e n� questi riescono a fornire l’originale, ma solo una copia cartacea perch� dopo un po’, spiegano, il sistema ripulisce le caselle di posta elettronica. Dell’e-mail a Minsk per� c’� traccia, ma risulta inviata alle 9.56, quasi mezz’ora dopo aver comunicato al volo Ryanair la presenza di una bomba a bordo. Non solo. L’indirizzo ahmed_yurlanov1988@protonmail.com secondo Protonmail � stata creata il 14 maggio 2021, nove giorni prima, dall’indirizzo IP 193.189.100.195: il documento non approfondisce la questione, ma le verifiche effettuate dal Corriere collocano l’utenza dalle parti di Stoccolma, in Svezia. Con ogni probabilit� � stato usato un sistema — ce ne sono anche di gratuiti — che modifica l’IP collocando l’autore in un luogo diverso da quello reale. L’ultimo accesso alla casella risale alla mattina del 25 maggio. Poi il silenzio.

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I sospetti

Mentre il Boeing 737 prosegue nello spazio aereo bielorusso, dopo l’allarme comandante e primo ufficiale iniziano ad avere qualche sospetto. Poco prima, alle 9.31.42, il centro di controllo d’area invita il volo Ryanair ad atterrare d’emergenza a Minsk �per motivi di sicurezza�. Subito dopo i piloti chiedono di contattare il loro centro operativo, ma senza successo. Alle 9.41 i controllori locali comunicano il codice dell’aeroporto per l’atterraggio, �MSQ�, cio� Minsk. Alle 9.41.58 dall’aereo cercano di sapere chi ha consigliato di scendere a Minsk, se � stata Ryanair o le autorit� aeroportuali di partenza (Atene) o arrivo (Vilnius). Il controllore risponde: �� una nostra raccomandazione�. In seguito, e sono le 9.44.52 i piloti chiedono la classificazione della minaccia se cio� � verde, gialla, arancione o rossa. E da Minsk rispondono: �Rossa�. Non avendo la possibilit� di raccogliere informazioni certe da altre fonti alle 9.47.12 il volo Ryanair lancia il �mayday�, inserisce il codice transponder d’emergenza 7700 e comunica l’intenzione di �dirottare a Minsk�. Alle 9.48 il centro operativo di Ryanair — all’oscuro di tutto — si accorge sui suoi monitor che seguono tutti gli oltre 400 velivoli della flotta che uno dei loro Boeing sta deviando dalla rotta prestabilita. Scopre da una societ� partner a Vilnius che l’aereo sta deviando per una minaccia bomba.

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La comunicazione a Ryanair dell’allarme bomba (foto Corriere)

I tentativi di Ryanair

Il documento dell’Icao nota che tra le 10.01 e le 12.17 Ryanair ha provato �almeno 12 volte� ad avere da Minsk informazioni dettagliate sulla presunta minaccia, ma senza ottenere molte informazioni, nemmeno copia dell’e-mail. In fase di discesa — dieci minuti prima di toccare terra — il comandante annuncia alla cabina il dirottamento a Minsk. Gli assistenti di volo si preparano all’atterraggio quando �uno dei passeggeri si alza e urla a un’assistente che non pu� atterrare a Minsk�, ricostruisce il team investigativo: �Sono ricercato qui, mi uccideranno�, dice il viaggiatore. � Roman Protasevich. Alle 10.15 il Boeing atterra lungo la pista 31 destra di Minsk e alle 10.17.51 i piloti chiedono alla torre di controllo se la compagnia � stata informata della vicenda. �S�, affermativo�, � la risposta. �Non ci sono in realt� prove che Ryanair fosse stata informata sugli eventi o sulle fasi dell’emergenza in quel momento�, mettono nero su bianco gli investigatori dell’Onu. Alle 10.24 l’aereo si ferma, alle 10.30 le porte si aprono e otto minuti dopo i passeggeri iniziano a scendere in gruppi da cinque. L’operazione dura mezz’ora, un po’ troppo per un velivolo con a bordo un esplosivo. I bagagli vengono tutti depositati sull’asfalto. Alle 10.43 gli specialisti del ministero degli Affari interni arrivano per l’ispezione e tutti vengono trasportati al terminal. Alle 17.48 l’aereo riparte per Vilnius con 121 (113 adulti, 8 minori) dei 126 passeggeri decollati da Atene. Protasevich e la fidanzata restano, contro la loro volont�, a Minsk. Della bomba non c’� traccia.

Le omissioni

Quando il team investigativo dell’Icao chiede copia delle due e-mail con le minacce le autorit� locali forniscono soltanto copia del testo e non i file. Il motivo? La casella di posta elettronica memorizza i messaggi soltanto per sette giorni, poi li cancella, � la versione. Quanto gli investigatori internazionali cercano di ricostruire la catena delle comunicazioni dall’inizio alla fine della vicenda viene risposto che il tutto � avvenuto attraverso le telefonate �ma le registrazioni, i numeri, gli orari e le durate delle conversazioni non vengono forniti�, sostiene il gruppo di lavoro: i bielorussi spiegano che non si pu� perch� lo proibisce l’articolo 28 della Costituzione. La norma stabilisce che �ciascuno ha diritto alla protezione contro le interferenze illecite nella sua vita privata, comprese le violazioni della riservatezza della sua corrispondenza e delle comunicazioni telefoniche e di altro tipo, e del suo onore e dignit�. Il team segnala anche che non c’� stata trasparenza tra il personale bielorusso e i piloti del volo, le informazioni fornite sono state scarse e non sempre chiare, in qualche caso contraddittorie e raramente � stato rispettato il protocollo internazionale previsto in queste circostanze.

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Le conversazioni tra i piloti di Ryanair e il centro di controllo d’area (foto Corriere)

I video mancanti

Non solo. Il �Fact-finding investigation team� dell’Icao durante l’ispezione all’aeroporto di Minsk �ha identificato diverse telecamere a circuito chiuso i cui filmati avrebbero potuto aiutare a confermare la catena degli eventi dopo lo sbarco dei passeggeri�. Ma le autorit� locali non hanno fornito nemmeno un secondo di video di almeno cinque telecamere d’interesse �perch� � stato comunicato che le registrazioni non c’erano pi� visto che era passato del tempo dall’evento pur trattandosi di materiale importante per l’indagine�. Eppure — confermano gli investigatori — �alcuni estratti di quei filmati richiesti dal team sono stati utilizzati per un documentario mostrato dalle autorit� proprio al team�.

Il dipendente sparito

E ancora: �Non siamo riusciti a incontrare e a intervistare il controllore di Minsk che ha seguito il volo Ryanair dall’ingresso nello spazio aereo nazionale� si legge ancora. � quello che ha comunicato l’allarme bomba ai piloti. �Le autorit� della Bielorussia hanno informato che l’individuo non si � pi� fatto vivo dopo le ferie estive, non ci sono informazioni su dove possa essere e non c’� modo di contattarlo�. � probabile che si tratti della stessa persona di cui ha scritto di recente il New York Times che sarebbe scappato in Polonia — camuffandosi da migrante e passando la frontiera — dove starebbe collaborando da settimane con le autorit� locali sul dirottamento (l’aereo di Ryanair � registrato in Polonia che cos� diventa Paese coinvolto direttamente). Una volta che l’aereo � atterrato in sicurezza a Vilnius Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, ha parlato di �sequestro di Stato� da parte di Minsk. Non solo. �Sembra che l’intenzione delle autorit� fosse quella di far uscire Protasevich e la persona che viaggiava con lui�, ha spiegato. Per questo �crediamo che all’aeroporto di Minsk siano sbarcati agenti del Kgb (come si chiama il servizio segreto bielorusso, ndr)�. Di sicuro qualcuno seguiva i movimenti del dissidente e sapeva del volo gi� nove giorni prima. Forse qualcuno tra gli altri tre rimasti a Minsk: un bielorusso, un russo e un greco. Alle 9.30.25 del 23 maggio 2021 Protasevich e la fidanzata erano ormai senza scampo: in questo preciso istante il Boeing 737 � entrato nello spazio aereo bielorusso.

lberberi@corriere.it

20 gennaio 2022 (modifica il 20 gennaio 2022 | 09:43)