Kate “the brave”, come ora la chiamano tutti, la coraggiosa. Pochi minuti, ieri sera, per raccontare il suo dramma, la malattia, pronunciare quella parola così difficile: cancro. Seduta su una panchina del giardino della sua casa, l’Adelaide Cottage nella tenuta di Windsor, il volto pallido e smarrito, la principessa del Galles ha parlato con la voce rotta dall’emozione a tutti colore che in questo tempo di assenza si sono chiesti cosa le fosse successo. Un vortice di voci che ha portato con sé teorie cospirative di ogni tipo anche quella che ci fosse una sosia accanto a William nel video di qualche giorno fa quando la coppia è stata ripresa in un farm market vicino casa.
Kate Middleton è stata costretta a condividere questo momento così difficile e privato anche perché alla London clinic hanno tentato di accedere alla sua cartella sanitaria (tre impiegati sono stati sospesi). Tutto questo ha imposto un esercizio di sincerità e di forza. «A gennaio ho subito un importante intervento chirurgico addominale a Londra e all’epoca si pensava che la mia condizione non fosse cancerosa», ha spiegato la principessa. «L’intervento ha avuto successo. Tuttavia, i test successivi all’operazione hanno rivelato che era si trattava di un cancro. Così mi sto sottoponendo a un ciclo di chemioterapia preventiva e ora sono nelle fasi iniziali del trattamento».
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Dopo Carlo anche Kate combatte con quello che è considerato il male del secolo, una coincidenza che appare come una maledizione, un’ulteriore prova in anni molto complicati per la monarchia con la morte della Regina, lo strappo di Harry e Meghan, lo scandalo che ha travolto il principe Andrea. Kate spiega il perché del silenzio, quel vuoto che ha permesso alle speculazioni di moltiplicarsi. «Questa notizia ovviamente è stato un enorme shock e William e io abbiamo fatto tutto il possibile per elaborare e gestire tutto questo in privato per il bene della nostra giovane famiglia. Come potete immaginare, ci è voluto del tempo. Mi ci è voluto del tempo per riprendermi da un intervento chirurgico importante e per iniziare il mio trattamento. Ma, soprattutto, ci è voluto del tempo per spiegare tutto a George, Charlotte e Louis in un modo appropriato per loro, e per rassicurarli che andrà tutto bene». Kate “the brave” mostra quella determinazione che tutti le hanno sempre riconosciuto. E se fino ad oggi quel carattere solido era sembrato a molti un limite, troppo perfetto, oggi la narrazione cambia. E Kate diventa per gli inglesi, per il mondo, la figlia, la sorella, la madre che tutti vorrebbero, capace di rassicurare anche nella difficoltà: «Come ho detto anche ai miei figli divento più forte ogni giorno concentrandomi sulle cose che mi aiuteranno a guarire, nella mente, nel corpo e nello spirito».
E ancora: «Volevo cogliere l’occasione per ringraziarvi, personalmente, per tutti i meravigliosi messaggi di supporto e per la vostra comprensione mentre mi stavo riprendendo da un intervento chirurgico. Sono stati due mesi incredibilmente difficili per tutta la nostra famiglia, ma ho passato dei momenti fantastici. Il team medico si è preso molta cura di me, cosa di cui sono grata». E poi c’è William apparso negli ultimi mesi, distante, assente, costretto a sostituire il padre, re Carlo, impegnato con le cure. L’assenza di Kate, il mistero sulle sue condizioni, hanno fatto nascere gossip e crescere le insinuazioni, come quella che voleva la coppia in crisi, e un tradimento da parte di lui con Rose Hanbury, ex modella e moglie di Lord Cholmondeley che ha dovuto smentire ufficialmente questa “liaison”.
Kate rimette le cose a posto, e stronca ogni illazione: «Avere William al mio fianco è anche una grande fonte di conforto e rassicurazione». Il principe avrebbe saputo della diagnosi della moglie il giorno in cui a Windsor nella cappella di San Giorgio, il 27 febbraio, si celebrava la messa a un anno dalla morte di Costantino di Grecia. Per questo non c’era. Un’assenza che aveva sollevato critiche e domande.
Adesso è il momento di lasciare spazio a Kate, come chiede lei stessa: «Ci auguriamo che comprenderete che, come famiglia, ora abbiamo bisogno di tempo, spazio e privacy mentre completo il trattamento. Il mio lavoro mi ha sempre portato un profondo senso di gioia e non vedo l’ora di tornare, ma per ora devo concentrarmi sul recupero completo». E poi parole di conforto per chi come lei sta combattendo: «Penso a tutti coloro la cui vita è stata colpita dal cancro. Per tutti coloro che affrontano questa malattia, in qualunque forma, dico non perdete la fede e la speranza. Non siete soli».
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