Vlad Tepes, scopriamo il vero volto di Dracula - FocusJunior.it

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Vlad Tepes, scopriamo il vero volto di Dracula

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Lo sapevate che il leggendario Signore dei Vampiri è ispirato a un personaggio storico realmente esistito? Leggi con Focus Junior la sua storia intrisa... di sangue!

Chi non conosce il Conte Dracula? Certo, tutti ne hanno sentito parlare, il principe dei vampiri, colui che succhia il sangue, vive solo di notte ed è allergico all’aglio. Ma quanti conoscono veramente la storia di Dracula? Ti stupirà sapere che Dracula è esistito davvero, sì, ma non è quel che pensiamo! 

Dracula è esistito davvero?

Dracula è una leggenda oppure no? Non esiste una sola risposta: il Dracula a cui pensiamo noi, il vampiro succhia sangue, è frutto dell'immaginazione dello scrittore irlandese Bram Stoker, che nel 1897 pubblicò un romanzo il cui anti-eroe era un antico signore della guerra trasformatosi in un Non-Morto assetato di anime.

Tutta fantasia? Non proprio, perché per delineare i tratti del Principe delle Tenebre, Stoker si ispirò ad un personaggio del XV secolo molto importante per la tradizione dell'Est Europa, Vlad III Dracula, vissuto in Romania. Lo scrittore, infatti, si ritrovò a consultare di documenti su questo personaggio e a lui si ispirò per dare vita al famoso vampiro, arrivando a descriverne nei minimi dettagli anche il maniero (che, piccolo spoiler, non ha niente di vampiresco!).

Chi era davvero il Conte Dracula

Ma se Dracula non era davvero un vampiro, chi era? Tale Vlad III (1431-1477) fu un voivoda ("principe" nella lingua locale) della regione chiamata Valacchia (altra regione romena) e non della Transilvania, come suggerisce Stoker.

Il nome Dracula viene dal padre Vlad II, che assunse il titolo di Dracul quando entrò a far parte dell'Ordine del Drago, un'organizzazione militare segreta creata per proteggere il Cristianesimo. Dracula dunque significa proprio "figlio di Dracul".

Vlad visse gli anni dell'adolescenza alla corte dell'Impero Turco, poiché il padre lo aveva inviato insieme al fratello come ostaggio per poter mantenere il trono, minacciato fortemente dalle armate musulmane che premevano ai confini. Durante questo periodo, Dracula alimentò un odio inestinguibile per i Turchi e per la vita umana in generale, affinando uno stile di leadership basato sulla brutalità e l'assenza pressoché totale di pietà.

Quando ritornò a casa, il padre di Vlad era stato ucciso dai rivali ungheresi, e l'intera regione romena era scossa da conflitti sanguinosi. Vlad non ci mise molto a mettersi alla testa di un esercito e a riconquistare il regno.

La storia sanguinosa i Vlad III, il vero Conte Dracula

Purtroppo per Vlad però, il suo potere era ancora troppo instabile e in pochi mesi si ritrovò nuovamente in esilio. Rifugiatosi in Moldavia, il principe valacco riabbracciò il Cristianesimo (senza però abbandonare i suoi metodi crudeli) e decise di difendere il suolo patrio dagli invasori islamici.

Grazie alla conoscenza del nemico Turco, Vlad entrò nelle grazie del re d'Ungheria, che pur in passato gli era stato avverso, il quale lo sguinzagliò contro i suoi avversari cristiani e musulmani.

Nonostante i grandi bagni di sangue con cui Dracula otteneva le sue vittorie, la forza turca non faceva che aumentare e dopo il 1453, quando Costantinopoli cadde definitivamente, gli fu impossibile impedire che l'esercito turco si abbattesse sull'Ungheria. Da spietato stratega qual era però, Vlad approfittò della situazione di confusione per tornare in Valacchia,  uccidere il suo rivale Vladislav II e riappropriarsi del trono!

Durante il suo secondo regno, Dracula instaurò un regime duro e dedito alla violenza, soprattutto nei confronti dei nobili locali (i boiardi) che ne misero in discussione l'autorità. Chi gli intralciava la strada non faceva una bella fine.

Continuò inoltre una feroce guerra contro i turchi, i quali erano ormai convinti che dietro le sortite che decimavano le loro truppe ci fosse nient'altro che il Figlio del Diavolo.

Alla lunga però il piccolo regno romeno nulla poté contro il colosso turco e benché alcune strabilianti vittorie avevano elevato Dracula in tutta Europa a difensore della Cristianità, il principe valacco fu nuovamente privato del comanfo.

Particolarmente doloroso per Vlad fu il fatto che tra i ranghi dell'armata turca si trovava anche il fratello Radu, che a differenza sua era rimasto fedele al Sultano.

Imprigionato per la seconda volta, Vlad fu però liberato nel 1474 e quando l'anno dopo il fratello Radu morì, si dichiarò per la terza volta signore di quella terra che gli apparteneva per diritto di nascita. Durante la riconquista però, Dracula cadde infine in battaglia in circostanze ancora poco chiare.

In Romania, Dracula è un salvatore

Per la tradizione dell'Est Europa dunque, Dracula viene ricordato come un eroe nazionale che difese la Croce e l'intera Cristianità dall'avanzata turca. La sua crudeltà però gli valse anche quella fama sinistra che contribuì a creare il personaggio ideato da Stoker.

Se infatti da un lato l'Europa applaudiva il suo salvatore, dall'altro voci e storie lugubre ammantavano Vlad III di un'aura davvero maligna.

I suoi metodi terribili di applicazione della legge alimentarono la storia che nella piazza della città in cui sorgeva il suo castello, Dracula fece mettere una coppa d'oro in bella vista, senza che guardie o soldati ne sorvegliassero l'integrità.

Il signore romeno era così convinto che la paura della punizione avrebbe scoraggiato qualsiasi ladro!

Altre storie poi contribuirono alla leggenda del vampiro: Vlad infatti passò alla storia con l'appellativo di Tepes, "l'impalatore", perché soleva impalare i propri nemici a monito per chiunque volesse sfidarlo.

Una volta impalò un'intero esercito sulla strada che i Turchi dovevano percorrere per raggiungere il suo accampamento e fece apparecchiare la tavola in mezzo a tutti quei corpi mutilati per mangiare godendosi lo spettacolo!

Il castello di Dracula in Transilvania

Ma quindi il castello di Dracula, in Transilvania, non esiste? Eccome se esiste, e si tratta del famoso Castello di Bran, dal nome della deliziosa cittadina in cui sorge. Ma visitandolo si può rimanere delusi: nessun riferimento al famoso vampiro, ma soltanto alla storia del maniero e della Romania tutta e in particolare dei suoi reggenti. A dimostrazione che quella di Dracula è un’operazione di marketing più diffusa all’estero che nel paese di origine del conte Vlad! In ogni caso, se hai letto il libro di Stoker noterai che il castello da lui descritto è proprio quello: oggi è l’attrazione più visitata di tutta la Romania. Un paese bellissimo che vale la pena visitare anche senza andare alla ricerca di vampiri!

Ecco svelato il mistero del conte Dracula: Vlad Tepes, chiamato l’impalatore, era un sovrano sanguinoso e spietato a cui Stoker si è ispirato per creare il suo personaggio !

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