Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini

di Cristina Nori


Iniziamo con una domanda: c’è davvero bisogno di libri che ricordino le donne che hanno determinato cambiamenti nella storia e nella società?
Beh, se la metà delle donne ricordate per svariati motivi da Serena Dandini in questo libro vi è sconosciuta, allora la risposta è sì.

Saggio, opera di attualità e cronaca mondana

Per me è decisamente un sì, perché questo libro, riuscitissimo innesto fra un saggio, un’opera di attualità e una cronaca mondana d’altri tempi, mi ha fatto scoprire delle storie di emancipazione e rivoluzione che meritavano di essere conosciute e raccontate.

È facile per una donna essere valorosa. Il salto mortale per tentare di mettere insieme casa, lavoro (sempre se si riesce a trovarne uno), magari figli e cure sparse a parenti vari… già dovrebbe far scattare una decorazione al merito. Il piccolo inconveniente da secoli è che non c’è nessun podio o inno pronto ad accogliere queste vincitrici, né tantomeno una medaglia da appuntar loro al petto.

È interessante sfogliare questo catalogo per capire che cosa l’autrice identifichi come “valore”. Cosa la porta ad accomunare Angela Davis, Miriam Makeba, Ilaria Alpi e Sophie Scholl, per citare alcune delle più conosciute?
Dalla lettura emerge che il “valore” è un insieme di qualità, non una caratteristica innata e nemmeno un mantello di cui queste donne si sono volontariamente adornate.
È una conquista affinata giorno per giorno, grazie all’intraprendenza, alla libertà di pensiero, alla curiosità, al rigore e alla forza d’animo e di volontà.

In questo libro incontriamo partigiane, giornaliste, attiviste che non si sono girate dall’altra parte e non hanno accettato soluzioni di comodo, ma hanno lottato per i diritti e la libertà di espressione.
Il valore però non è solo lotta, è anche arte, talento e genialità.
In questo campo troviamo le scoperte più interessanti del catalogo che Serena ci propone.
Conoscevate, ad esempio, la cantante francese Barbara o la messicana Chavela Vargas? Ricordavate Josephine Baker?
Se tutti ricordano almeno il nome di Grazia Deledda, unica scrittrice italiana insignita del Premio Nobel per la letteratura, pochi (non mentite!) hanno letto almeno uno dei suoi libri.
Qui infatti iniziamo a capire la ragione profonda che sottende a questo libro, ovvero un ostracismo, a volte manifesto, altre volte più subdolo e nascosto, verso i grandi risultati che queste donne hanno raggiunto. Così come i libri della Deledda furono bollati come “primitivi”, venne quasi cancellata la memoria della matematica Ipazia e di una delle pioniere dell’industria cinematografica, Alice Guy.

Se ho definito questo libro un innesto fra generi differenti è anche per sottolineare una caratteristica che rende la lettura de Il catalogo delle donne valorose ancora più curiosa e interessante: ad ogni donna ricordata l’autrice associa una rosa, creata ad hoc oppure adatta a ricordare la protagonista per il suo nome o le sue caratteristiche.
Una fra tutte, la Rosa Monica Vitti, dedicata alla grandissima attrice, “rifiorente dalle corolle di un luminoso colore che vira dal rosso fuoco all’arancio intenso, creando un piacevole contrasto con il fogliame verde scuro. È la rosa ideale per creare grandi mazzi”.

L’autrice Serena Dandini

Serena Dandini è scrittrice, conduttrice e autrice per la televisione.
Ha realizzato programmi come “La TV delle ragazze”, “Avanzi” e “Parla con me”.
Come autrice ha pubblicato “Dai diamanti non nasce niente” (2011), “Grazie per quella volta” (2012), “Ferite a morte” (2013), da cui è stata tratta una fortunata pièce teatrale.
Il catalogo delle donne valorose è stato pubblicato da Mondadori nel 2018, con la collaborazione di Andrea Pistacchi, che ha realizzato i collage a introduzione di queste storie straordinarie.

La musica ne Il catalogo delle donne valorose

Abbiamo lasciato alla fine del nostro percorso le artiste che l’autrice cita nel libro, perché a loro sono legati i  molti brani musicali menzionati.
La Francia è stata terra di adozione per la creola Josephine Baker, cantante, ballerina e attivista, che al Paese dedica J’ai deux amours, e terra natale per la cantautrice Barbara, la prima donna a proporre i suoi brani d’autore al livello dei grandi chansonnier francesi, la cui canzone più famosa Ma plus belle histoire d’amour c’est vous è dedicata proprio al suo pubblico.
Lo spagnolo invece è la lingua in cui si esprime Chavela Vargas, l’interprete più profonda dello spirito messicano, di cui riportiamo El ultimo tango, La llorona e Macorina.
Forse l’artista più famosa del catalogo è Miriam Makeba, vellutata voce africana e indomita attivista, che ha viaggiato per il mondo portando messaggi di pace e uguaglianza e duettando con artisti come Harry Belafonte e Paul Simon in Under african skies.
La musica classica diventa protagonista nelle storie della ballerina Anna Pavlova, leggenda della danza e interprete indimenticata de La bella addormentata e La morte del cigno, e della violoncellista, scomparsa troppo presto, Jacqueline Du Pré, la cui esecuzione più famosa fu il Concerto per violoncello e orchestra di Edward Elgar.
L’ultima curiosità è legata ad un personaggio femminile che non è una vera donna, ma un cartone animato. È l’ironica, irriverente, Betty Boop, la ragazza tutta curve che negli anni 30 ha dato una spallata al rigido moralismo che voleva le donne confinate in casa e dipendenti dalla guida maschile. La sua scanzonata Boop oop a doop, cantata da Helen Kane, è ancora oggi sinonimo di allegria e spensierata sensualità.

La nostra playlist è su Spotify: Il catalogo delle donne valorose – Serena Dandini
Buona lettura e buon ascolto.

La tracklist de Il catalogo delle donne valorose

  1. J’ai deux amours – Josephine Baker
  2. Boop oop a doop – Helen Kane
  3. Minnie the moocher – Cab Calloway
  4. Concerto per violoncello e orchestra – Edward Elgar
  5. Banana boat song – Harry Belafonte
  6. Pata pata – Miriam Makeba
  7. Under african skies – Miriam Makeba e Paul Simon
  8. La bella addormentata (Valzer) – Petr Ilic Cajkovskij
  9. Il carnevale degli animali (La morte del cigno) – Camille Saint – Saens
  10. Ma plus belle histoire d’amour c’est vous – Barbara
  11. La dame brune – Barbara e Georges Moustaki
  12. Dis, quand reviendras tu? – Barbara
  13. El ultimo trago – Chavela Vargas
  14. Macorina – Chavela Vargas
  15. La llorona – Chavela Vargas

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